di Paolo Scattoni
Alcuni giorni fa, consultando per caso l’albo pretorio del Comune, ho trovato un titolo riguardante un anticipo del finanziamento di 158.000 euro a bilancio per la Fondazione Orizzonti d’Arte. Leggendo la delibera di Giunta ho scoperto che non era un vero e proprio anticipo perché con quello si esaurivano quasi completamente i 158.000 euro in bilancio.
Per approfondire sono così andato sul sito della Fondazione, ma alla voce bilanci di “amministrazione trasparente” ho trovato il vuoto. L’ho segnalato e giorni dopo ho visto che erano stati inseriti i bilanci fino al 2017. Ai primi di agosto, con soltanto un anno e mezzo di ritardo, viene pubblicato il bilancio 2018. Quello del 2019 non pervenuto.
Ho così letto il il bilancio 2018. Si può scaricare dal sito della Fondazione o da questa pagina. Non sono un esperto, ma a quel poco che mi è dato di capire il deficit è di più di 200.000 euro. Non ho capito però se i vecchi debiti nei confronti dei debitori siano stati saldati e se vi siano altri debiti accumulati con le banche. Ripeto non so leggere un bilancio, l’impressione che si ha è che la situazione sia critica.
Tutti quelli che sanno leggere sono invitati a dare una mano vediamo se insieme riusciamo a venirne a capo.
Oggi si è chiuso il festival Orizzonti, cinque giorni di spettacoli condotti principalmente dalle eccellenze locali che sono notevoli. Alcuni pochi interventi sui social raccontano di un sostanziale successo. Non ho motivo di dubitarne e faccio i miei complimenti.
Rimane invece aperta la questione principale. Quanto è costata e quanto costa la Fondazione?
Rispetto a passato sembra che i finanziamenti che c’erano stati (Fondo Unico dello Spettacolo e Regione Toscana) non ci siano più e comunque gli ultimi ottenuti per il 2019 ammontano a circa 15.000 euro. Cifra trascurabile rispetto ai debiti accumulati (sempre ovviamente che la nostra lettura abbia fondamento).
Siamo sicuri poi che le spese di funzionamento siano commisurate ai risultati? Se sommiamo i costi per il personale fisso (65.890 euro) e il costo della consulenza fiscale (7.585) arriviamo a poco meno della metà dello stanziamento comunale.
Quello che un cittadino Chiusi ambirebbe vedere è una tabellina semplice semplice dove siano riportate chiaramente entrate e uscite. Quanto si paga per i debiti pregressi e per quanto tempo.
X Roberto Donatelli. Ce lo domandiamo in tanti. Soprattutto ci domandiamo quanto ci costino il debiti pregressi.
Ebbi una breve conversazione con il Sig. Cigni, l’allora D.A. del Festival. Mi assicurò che gli artisti erano a costo ZERO. Mi domando, da dove sono venuti i 300mila Euro di debiti che la Bocconi mise in evidenza?