La trasparenza nella pubblica amministrazione spesso è un’araba fenice, per dirla con il Metastasio “che ci sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa”.
Il comitato ARIA nella sua attività sulla proposta ACEA del carbonizzatore alle Biffe si è anche interessato al problema del depuratore Bioecologia, che sorge a confine con l’area dell’impianto in questione.
Bioecologia è stato comprata da ACEA già prima della presentazione ufficiale del progetto del vicino impianto di carbonizzazione.
Quasi per caso il Comitato si è imbattuto su una diffida della Regionec del 1° ottobre 2018 (sic!!!) che chiedeva di provvedere alla eliminazione delle cause dello sforamento di parametri ambientali. La documentazione a supporto non viene allegata nella pubblicazione della diffida.
Il Comitato decide allora di fare una regolare richiesta di accesso agli atti. La USL risponde tempestivamente affermando di non aver prodotto quell’informazione. L’ARPAT, quasi a scadenza dei trenta giorni, invia l’informazione richiesta.
Il comitato, una volta analizzati quei dati procede a un nuovo accesso agli atti per capire quale siano state le conseguenze della diffida. ACEA ha provveduto alle misure richieste? In caso di risposta positiva quali sono state queste misure? C’è stato in questo senso un via libera ufficiale con comunicazione scritta?
A quella richiesta dopo ben 70 giorni (!!!) non è stata data risposta, o almeno non è pervenuta. Di conseguenza si è dovuto procedere in data 12 ottobre a una diffida perché i dati richiesti debbano essere inviati. Il Comitato fa presenza che ” (…) in difetto sarà presentato un esposto alla competente autorità giudiziaria” .
Questo dell’informazione sulla diffida della Regione a Bioecologia è davvero un caso paradigmatico. Da una parte c’è una multinazionale multiutility con miliardi di fatturato annuo, una Regione con uffici legali ben strutturati, dall’altra un Comitato locale senza risorse. Se fosse stato un singolo cittadino come sarebbe potuto arrivare a qualche risultato?
Ma se questo succede in Toscana, in regioni come la Calabria cosa potrebbe succedere?
Ho iniziato con una citazione del Metastasio, concludo con una di Giuseppe Giusti: “Viva arlecchini e burattini, viva le maschere d’ogni paese….”
“Ma io veglio sempre, perciò insistete, voi lo potete, ridomandate,
tornate ancora se lo volete, non vi stancate…” questa citazione invece è da una canzone di Guccini che riprende un verso di Isaia.
Purtroppo serve essere duri e non stancarsi.
Non rispondere sta diventando un vezzo?
Malgrado tutte le Amministrazioni si dichiarino “trasparenti” e tutte abbiano dei percorsi collaudati per rispondere ai cittadini, in realtà informarsi è sempre assai complicato e talvolta (come in questo caso) servono pazienza e perseveranza a non finire.
Insomma, informarsi stanca. Come sempre.