Le travi e la pagliuzza

di Giorgio Cioncoloni

I nostri elettori stiano pure tranquilli, “La Primavera di Chiusi” non sta affatto abbassando la guardia, né si sta ricredendo, né ha esaurito la propria spinta anzi, il bello deve ancora venire.

Quello che è stato fatto in questi pochi mesi, e che nessuna opposizione aveva mai fatto negli ultimi mandati, caratterizzati per la sottomissione al “principe” di turno, è solo un assaggio di quello che sarà il futuro quando la propria organizzazione, avvenuta in modo affrettato, in funzione della campagna elettorale, sarà completata.

Nel frattempo vogliamo far notare a chi, nell’intervista del sindaco al Corriere di Siena, non ha saputo notare che la pagliuzza del rapporto con le opposizioni, quelle che sono invece le travi che, forse strumentalmente o forse per incapacità di giudizio, sono passate in secondo piano.

La grande rivoluzione della macchina amministrativa è consistita solo nell’aver spostato di ufficio qualche dipendente e nell’aver abolito la segretaria del sindaco, risparmiando un migliaio di euro di indennità e, di contro, nell’aver creato nuovi dirigenti e nuovi vice dirigenti con relativo aggravio di costi. Altro che risparmio con cui sono stati finanziati parchi giochi per bambini!

Il risultato della grande rivoluzione è che l’ufficio tecnico continua ad essere aperto al pubblico solo due giorni alla settimana e contemporaneamente sia per i tecnici che per i cittadini; il regolamento edilizio non è stato ancora riformato ed i cittadini continuano a vedersi recapitare sfilze di prescrizioni; per qualsiasi necessità si continua a fare ricorso ad incarichi esterni con determinazione dei compensi addirittura senza preventivo ma decisi dopo l’affidamento, a discrezione dei responsabili; la polizia municipale continua ad alleggerire le tasche dei cittadini e dei turisti; i parcheggi a pagamento sono stati aumentati di prezzo e di numero con notevole disagio per chi si deve fermare solo pochi minuti per qualche acquisto veloce.

Invece che ai suoi fan di facebook o alla claque della festa de l’Unità, il sindaco lo chieda ai cittadini che hanno a che fare con l’ufficio tecnico o con la polizia municipale se lo rivoterebbero, altro che 80%!

Le realizzazioni più importanti, tanto sbandierate, in realtà non sono che conclusioni di procedure iniziate dalle passate amministrazioni e che chiunque sarebbe stato in grado di concludere perché si trattava solo di formalizzare l’ultimo atto.

I 40 posti auto in via XXVI giugno non sono che il risultato della presa in carico di una lottizzazione, il cui iter, durato oltre venti anni, si è chiuso nella passata amministrazione, altro che fantasia creativa!

Per quanto riguarda la messa a sistema della promozione turistico-culturale, al di là della semplice enunciazione, di qualche incontro con le associazioni e del sostegno dato a terzieri e contrade per l’organizzazione delle rispettive feste, non risulta esserci ancora nessun serio progetto di sviluppo economico.

Non tutti gli assessori sono a tempo pieno e alcuni continuano ad alternare la loro presenza in comune con il loro lavoro. Niente da eccepire, scelta pienamente legittima e condivisibile, viste le indennità percepite, ma perché enfatizzare una situazione inesatta? Così come abbiamo molti dubbi, per gli stessi motivi, che lo stesso sindaco opti per il tempo pieno.

Alla fine l’unica cosa esatta e bella dell’intervista risulta essere l’arrivo di un bambino per il quale facciamo al sindaco i più sinceri auguri.

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16 risposte a Le travi e la pagliuzza

  1. marco lorenzoni scrive:

    La rivoluzione scaramelliana? sarò un nostalgico vetero comunista, ma io ho un altro concetto di rivoluzione…

  2. pscattoni scrive:

    Insomma,. Nel suo “Il tevere è più largo” mi pare del 1970 pare molto accomodante con l’altra sponda.

  3. carlo sacco scrive:

    Questo è difficile a dirlo ma ritengo che comunque quel signore in bianco e tutto il suo enturage avrebbero preferito ben altri che lui.Anche perchè la sua laicità era arcinota ed abituati come erano ad essere culo e camicia per 45 anni con la DC-d’altronde concepibilmente espressione loro -un po’ di spazio glielo lo avrebbe rosicchiato.Gradimento dell’oltre Tevere è una cosa, altro è avere un contendente che caparbiamente li eviti ed eviti di fare i loro interessi coi soldi dello Stato che sono ti tutti. Questo è quanto penso da persona della strada, ma se si facesse riferimento alle Logge Massoniche, si vedrebbe probabilmente che anche il vecchio di Pian de’ Giullari forse non disdegnava di andare a braccetto con tali personaggi, collegati con l’oltre Tevere dal momento che non era un ” piccolo abitante di creta” e sapeva bene che mettersi contro di loro sarebbe stato meglio scalare il Monte Bianco da ignudi…..Se non puoi battere il nemico devi alleartici, ed il bibliofilo fiorentino era una vecchia volpe.

  4. pscattoni scrive:

    E secondo te Spadolini poteva essere primo ministro senza il gardimento di oltretevere?

  5. carlo sacco scrive:

    Con tutti i suoi limiti Spadolini era dichiaratamente atlantico, laico, ma l’etica politica la conservava molto di più di certuni che erano in polica al tempo suo e che avevano i conti in Svizzera.Una persona estremamente colta che aveva fatto della laicità dello Stato una delle sue punte di diamante.Guarda oggi come destra e sinistra, per non dire il centro come pendono tutti dalle labbra del Vaticano.A destra si preoccupano del finanziamento delle scuole cattoliche con la scelta degli insegnanti totalmente decisa dai preti, a sinistra per non disturbare le componenti danno un colpo al cerchio ed uno alla botte senza mai intaccare i privilegi di Santa Romana Chiesa in tema di ICI ecc ecc,e quando si profilano queste possibilità fanno da sordi per non turbare gli equilibri interni; al centro con l’etica della famiglia di Casini in buona compagnia di Fini si privilegia ciò che la Chiesa chiede.Questa è l’Italia.Si ritorna sempre al potere vero : quello del Vaticano. Ma non era laico lo Stato ?La riforma della scuola per le future generazioni sarà un suicidio, così come il futuro dei giovani.Se vorranno studiare i nostri figli dovranno andare a battere cassa dai genitori a suon di decine di migliaia di euro all’anno. Come nella democratica America. Ma lì almeno le tasse si pagano e se non le paghi vai in galera. Quì sei un furbo.Di strada ce n’è tanta da fare ma di questo passo se la gente non si sveglia e butta a mare chi governa sarà destinata a ripetere gli errori del passato. Sai quanti Craxi decisionisti che si profilano all’orizzonte in questa Italietta della P2, P3, P4, mentre Bersani sono 3 anni che dice ”basta” invischiato negli equilibri del suo partito…

  6. pscattoni scrive:

    Se è per questo c’è stato anche Spadolini …

  7. carlo sacco scrive:

    Se per caso ti riferissi a Craxi, quello fu il personaggio che la DC fu costretta ad allevare onde evitare il Governo delle Sinistre,spartendoci un potere che come peso di rappresentatività elettorale non era certo dei più normali quello che gli avrebbero poi consentito di assumere…Ma il prezzo da pagare era quello, e lui lo sapeva. Ti ricordo il CAF e che non era certo il prodotto di quello che allora era il PCI.Questo tanto per ribadire che le responsabilità del degrado di quest’Italia che vediamo intorno a noi oggi non sono proprio tutte euguali come qualcuno tenta di far passare.Pensa che i suoi amici, gli odierni Brunetta, Sacconi, Cicchitto e tanti altri oggi anche nel sottogoverno sono sempre al loro posto con la destra e si dicono Socialisti. Pensa te…..ma più il tempo passa e gli altri che gli si oppongono gli somigliano sempre di più, se non altro per etica politica.

  8. pscattoni scrive:

    Se è per questo ce n’è stato uno anche negli anni ’80.

  9. Caro Luciano Fiorani ci sono personaggi che sulla propaganda hanno creato le proprie fortune politiche, anche se poi hanno portato l’Italia alla rovina. Uno nel periodo 1922-1943 e un altro nel periodo 1994-2011 e forse anche di più. Nel primo caso gli oppositori lo hanno combattuto con metodi completamente alternativi ed hanno vinto. Nel secondo caso hanno cercato di combatterlo con l’emulazione e, trovandosi bene, hanno cambiato obiettivo: non più mandarlo a casa ma approfittarne per crearsi ciascuno la propria fetta di potere. Nel primo caso è nata la democrazia, nel secondo la ricerca del consenso immediato basata sulla falsa rappresentazione della realtà per cui non conta più ciò che si è ma ciò che si fa credere di essere.

  10. lucianofiorani scrive:

    Ora è chiaro, ma tutti quelli che come me hanno letto l’intervista del sindaco hanno capito un’altra cosa.
    E cioè che con un’operazione di riorganizzazione della “macchina comunale” erano saltati fuori i soldi per comprare i giochini per i bambini. Elementare e di sicuro effetto.
    Sapevo che le variazioni di bilancio (spostare i soldi da un capitolo all’altro) necessitano di atti formali, ma quando uno legge il giornale non è che le sta a pensare tutte.

  11. x Luciano Fiorani. I giochi per i bambini sono stati comprati usando i normali fondi di bilancio stanziati per tali attività perché, oltretutto, anche se ci fossero stati, non sarebbe stato tecnicamente possibile utilizzare i risparmi del personale per acquisti di arredo urbano senza una variazione di bilancio, trattandosi di due capitoli diversi.

  12. Mi dispiace che Fabrizio Giannini abbia interpretato male le critiche, che non erano sopra le righe, ma chiare e dirette e non erano rivolte a chi compie il proprio dovere controllando l’applicazione delle regole, ma a chi le regole le emana. Il malcontento dei cittadini non si riduce non facendo rispettare le regole, perché, oltretutto, si cadrebbe nella discrezionalità, che sarebbe un male ancora peggiore, ma modificando quelle regole che lo producono e questo è ciò che gli amministratori avevano promesso e che ancora non hanno fatto, nonostante si vantino di aver messo in atto una rivoluzione. Per essere precisi allora il significato delle mie critiche era questo: “la polizia municipale continua ad alleggerire le tasche dei cittadini e dei turisti e l’ufficio tecnico continua ad inviare sfilze di prescrizioni a causa di regolamenti e disposizioni che l’amministrazione non è stata ancora capace di modificare”. Altro che rivoluzione della macchina amministrativa. Quella attuata non è nemmeno una sommossa, anzi nemmeno un’adunata sediziosa. Ciò che intendevo criticare era soprattutto questa autocelebrazione propagandistica, basata sull’inconsistenza, per cui lo spostamento di qualche dipendente da un ufficio all’altro diventa una rivoluzione della macchina amministrativa, tipica di chi non ha provedimenti concreti da vantare ma in ogni caso si vuole vantare di qualche cosa.
    Ad maiora.

  13. lucianofiorani scrive:

    E allora i risparmi sui costi del personale per finanziare i giochini dei bambini da dove uscirebbero fuori?
    Perchè questo ha detto il sindaco: “Ho rivoluzionato la macchina amministrativa. Ho riorganizzato il lavoro e il personale e con i risparmi ottenuti ho fatto finanziare dei parchi giochi per bambini in tutto il comune”.

  14. x Luciano Fiorani. Sono stati nominati un nuovo responsabile di servizio ed un nuovo vice responsabile con un aumento di costi per le relative indennità di circa 9.000 euro ed in più è stato bandito un concorso per ricoprire un posto vacante in pianta organica al servizio cultura che, se ricoperto, costerà, a regime, circa 10.000 euro all’anno in più rispetto ad oggi.

  15. Intervengo per rettificare le affermazioni sopra le righe relative all’operato della Polizia MUnicipale e dell’Ufficio Tecnico.Per quanto riguarda la Polizia MUnicipale se fosse vero che essa alleggerisce le tasche dei cittadini lo farebbe più che legittimamente dato che fino a prova contraria sono quasi sempre gli alleggeriti che hanno violato le regole e si meritano di pagare di tasca propria. Ma non è vero come dimostrano i dati relativi al decremento delle violazioni. l’Ufficio Tecnico del pari applica le regole che esistono e non mi risulta che tenga comportamenti arbitari…
    Sarebbe bene che i rappresentanti del popolo si facessero portatori di valori morali e del rispetto della legalità piuttosto che assumere posizioni acritiche e generiche sulle lamentale dei propri rappresentati, specialmente quando queste ledono la dignità umana e professionale di persone che fanno solo il loro dovere e non hanno possibilità di difendersi!
    Giannini Fabrizio

  16. lucianofiorani scrive:

    Come sarebbe a dire nuovi dirigenti con aggravio di costi?

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