Piano Strutturale: questa sera si apre una nuova fase? (parte V)

di Paolo Scattoni

Questa sera alle 16 si svolgerà un Consiglio comunale di mezza estate che dovrebbe, almeno si spera, chiudere una fase dell’urbanistica chiusina iniziata più di nove mesi fa con un comunicato del partito Sinistra Ecologia e Libertà che fa riferimento a un documento riservato nel quale si riporterebbero le previsioni del Piano strutturale. Previsioni “folli” che indicano in 1.800.000 metri cubi il volume edificabile. Così concludeva quel comunicato:

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“Di fronte a queste notizie, il Circolo di Chiusi di Sinistra Ecologia Libertà, chiede che venga aperto un dibattito pubblico che coinvolga tutta la cittadinanza per comprendere (condividere o meno), i motivi che portano ad una previsione edificatoria di tale entità e quali sono le motivazioni che permettono di individuare nelle due zone prima indicate una così alta quantità di costruzioni (esempio: nuova area di Querce al Pino con oltre 250.000 metri cubi di solo industriale e commerciale), su cosa si basano le previsioni di un incremento demografico di oltre 2.200 abitanti, quali scelte sono state fatte per migliorare la mobilità e le misure di salvaguardia relativamente alla sicurezza idraulica ed in generale all’assetto del territorio”.

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Il dibattito, però, non c’è mai stato, neppure in campagna elettorale e neppure nel nuovo Consiglio. Anzi si è sempre stati attenti a non dire nulla sul valore e l’attendibilità del documento.

Proprio questo silenzio ci ha permesso di concludere che non fosse inventato e che fosse circolato da più parti senza che la cittadinanza ne avesse cognizione. Quelle previsioni però ci hanno permesso di capire che ci sono punti assai “sensibili” sui quali l’autore e i committenti di quel documento si muovono. Intanto, come afferma il documento di SEL, un assurdo sovradimensionamento delle previsioni. Riconfermare quelle del vecchio PRG è di per sé un insulto all’urbanistica, figuriamoci i 600.000 mc in più. Se però, come penso, quel documento è circolato anche in Provincia e Regione quelle previsioni sono state certamente ridimensionate. Accettarle significherebbe discredito e diverrebbero un “caso” a livello regionale.

Ci sono poi altri punti sensibili sui quali sembra che si voglia operare. Di Querce al Pino abbiamo già ampiamente dibattuto. Prevedo che, almeno a breve, si dovrà soprassedere anche perché la previsione del Piano Territoriale di Coordinamento che l’avrebbe resa possibile ancora non c’è e probabilmente non ci sarà. Abbiamo discusso anche delle insostenibili previsioni per Montallese e su quelle assai pericolose sulle aree rurali.

Personalmente sono assai curioso (e anche preoccupato) per quello che succederà nell’area di Porto di Mezzo (incluso il discorso del campo sportivo) e a Santa Caterina. Nel documento apocrifo si ipotizza lo status di Unità Territoriale Organica Elementare, al pari di Chiusi Città, dello Scalo di Montallese etc. Creare UTOE così circoscritte sembra voler dire che le scelte debbano essere assai precise e con pochi margini di interpretazione nelle successive previsioni del Regolamento urbanistico. E perché mai? Forse stasera non ce la racconteranno tutta, ma ci dovrà pur essere un dibattito fra la gente.

(Fine)

Gli articoli precedenti:

Previsioni realistiche per favore

Le nuove urbanizzazioni: http://www.chiusiblog.it/?p=4055

 Quanti e dove i nuovi abitanti

Previsioni realistiche contro lo sviluppo?



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