“…ora mi butto sotto un treno”

di Claudio Provvedi*

Domenica 7 agosto,  Chiusi scalo, mattinata un po’ afosa, la gente comincia a uscire di casa… un po’ alla spisciolata, tutto tranquillo come sempre.

Al 113 arriva una telefonata: “Non ho più un soldo in tasca, non so dove sbattere la testa, ho perso casa e lavoro… ora mi butto sotto un treno!”.

Non si tratta di un mitomane, è un chiusino di cui non facciamo il nome per rispetto alla riservatezza. I poliziotti lo incontrano, con umanità e professionalità cercano di non ridurre la vicenda a “caso di ordine pubblico” e telefonano ad una ex collega ora amministratrice della nostra “Foresteria di vicinato” di Chiusi scalo.

La foresteria è piena (8 persone in un appartamento di poco più di 100 m.) ma intanto il nostro amico è accolto in casa per un pasto e due chiacchiere. Si cerca una soluzione. Un giro di telefonate ed ecco la disponibilità di un altro poveruomo che viene tutti i martedì alla caritas a ritirare il pacco alimentare, ma che dispone di un tetto da condividere. Per un po’ andiamo avanti così ci dice, poi vedremo.

Da questa vicenda vogliamo cogliere due considerazioni: 

1) Il nostro amico ospitante è sempre stato considerato a Chiusi un “problema”, uno da assistere. Oggi mostra di essere una risorsa per gli altri! 

2) Situazioni simili a quella narrata, a Chiusi, si ripetono al ritmo di una ogni due/tre mesi circa, se prendiamo tutto il territorio della Valdichiana siamo a uno ogni 20 giorni.

Ancora qualche anno e la “questione povertà” da fatto assistenziale diventerà fatto di decoro e ordine pubblico.  Un fenomeno sociale così importante merita uno sguardo politico positivo!  Domando e dico, se ci sono paesi che fanno businnes con il riciclaggio dei rifiuti (Peccioli, in provincia di Lucca), quanto sarà più rilevante il “riciclaggio umano”?

Noi siamo al pezzo e… aspettiamo segnali di attenzione. Enti locali, imprese, banche, famiglie, …possiamo iniziare un cammino importante!

Intanto a fronte del mancato contributo di Banca Valdichiana e della riduzione a sole 100 euro annue di quello del Comune di Chiusi, è partita fra i lettori del blog una sottoscrizione che ha raggiunto circa 700 euro in pochi giorni. Fra i sottoscrittori Massimo Giulio Benicchi, Anna Duchini, Luciano Fiorani, Rita Fiorini Vagnetti, Carlo Giulietti, Giorgio Marchetti, Maurizio Patrizi, Bruna Roso, Carlo Sacco, Barbara Scaccini, Beppe Scarpelli.  

 claudioprovvedi@gmail.com (3279912705)

*Responsabile fraternità Renè Hagen

 

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