Piano strutturale: le nuove urbanizzazioni (II parte)

di Paolo Scattoni

Nell’articolo di ieri abbiamo scritto sulle previsioni complessive. In  questo secondo articolo ci soffermeremo soprattutto sulla parte di “nuova urbanizzazione”, previsioni che SICURAMENTE andrebbero a incidere sul territorio aperto, quello oggi destinato agli usi agricoli.

Una pratica che la legge regionale sostiene debba essere evitata se il recupero di aree già urbanizzate permettono di rispondere alla domanda. Le previsioni contenute nel documento “apocrifo”, del quale abbiamo scritto ieri, ci fornisce un’immagine degli usi del suolo che permettono di rispondere tranquillamente alla domanda.

Partiamo dal commerciale-media distribuzione. La tabella allegata all’apocrifo ci dice che si prevedono 218.550 metri cubi, un’enormità. A queste si aggiungono ben 232.650 metri cubi di nuova urbanizzazione, quindi in aree oggi agricole. Come vedremo la maggior parte di queste ultime previsioni si collocano a Querce al Pino e Montallese. E’ possibile che Querce al Pino vedrà previsioni minori perché il sindaco, in campagna elettorale, ha promesso che le previsioni di Querce al Pino sul commerciale verranno cancellate. Staremo a vedere. Comunque, anche con i tagli, sono previsioni assolutamente irrealistiche.

Passiamo ora alle previsione per le aree industriale e artigianali. Le aree recuperate

(per esempio i 250.000 metri cubi dell’ex centro carni, da anni dismesso) e quelle residue del Piano regolatore vigente sono un’enormità (quasi 600.000 metri cubi) ai quali però se ne vogliono aggiungere altri 276.000 di nuova urbanizzazione.

Forse leggendo bene le analisi del quadro conoscitivo si scopre che queste sono quantità assolutamente irrealistiche.

Infine le previsioni per l’edilizia residenziale. Le previsioni totali sono di poco meno di 300.000 metri cubi per un totale di più di 2.000 nuovi abitanti! Di questi circa 60.000 di nuova urbanizzazione. Quest’ultimo dato, di fronte a tanto tripudio di nuove previsioni potrebbe sembrare “moderato”. Purtroppo la localizzazione è in in zone paesaggisticamente pregiate. Ma di questo scriveremo nelle prossime puntate.

(continua)

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4 risposte a Piano strutturale: le nuove urbanizzazioni (II parte)

  1. pscattoni scrive:

    Come non essere d’accordo con Maurizio (Patrizi)? Nell’articolo sul Piano che segue questo riporto i dati degli ultimi 60 anni (non solo 40). La popolazione è stabile e non giustifica alcuna previsione ni nuove urbanizzazioni per le residenze. Il recupero basta e avanza.
    Ma perché il mezzo milione di metri cubi per il commercio hanno un senso? Dove sono le analisi che giustificano queste amenità?
    Probabilmente succederà come nel 1974, Chiusi buon ultimo fra i comuni a dotarsi di un nuovo piano urbanistico proponendo queste incredibili quantità. Vuoi per sfinimento, vuoi per le raccomandazioni in regione si avrà un piano sovradimensionato che avrà effetti nefasti nel tempo.

  2. Auspico anche io che intorno al “Piano Strutturale” si realizzi una “vera” discussione dalla quale scaturiscano le necessità urbanistiche del nostro Comune, tenendo conto del fatto che il vigente PRG prevede la possibilità di edificare migliaia di mc. per nuove costruzioni, ragion per cui la necessità di ampliare le zone da edificare debbono essere limitate a casi contingenti o vere occasioni che potrebbero presentarsi cammin facendo. D’altra parte se a distanza di 37 anni dall’adozione del PRG i mc. ancora disponibii non sono stati utilizzati significa che non vi é richiesta di utilizzazione perchè la popolazione di Chiusi é ferma a poco meno di 9.000 abitanti da circa 40 anni e se da tanto tempo la demografia di Chiusi é quella che é non si vede come nei successivi cinque anni dall’adozione del Piano strutturale, si possa aumentare di 2000 nuovi cittadini per cui la conclusione da trarre é una soltanto: a Chiusi non vi è la necessità di sottrarre nuovo territorio all’agricoltura se non per migliorare la viabilità comunale (non solo per marciapiedi o rotonde che a Chiui vengono sempre strette). Ciò premesso, sono personalmente fiducioso che la discussione andrà nel senso che ho auspicato e sono persuaso che la presenza in Giunta di un rappresentante di SEL farà andare le cose nel verso giusto. D’altra parte prima della campagna elettorale tale partito che già era in maggioranza, con volantini diffusi fra la popolazione, auspicava quanto ho prima evidenziato. Maurizio Patrizi

  3. pscattoni scrive:

    Daria (Lottarini) mi ringrazia per il lavoro di informazione. Ci dobbiamo però rendere conto che mi sto basando sul cosiddetto “documento apocrifo”, quel documento che, da novembre a poco prima delle elezioni, è circolato in ambienti ristretti. Poi, una volta pubblicato su questo blog, nessuno ha avuto il coraggio né di smentire né di confermare 🙂
    Questo dopo 13 anni dal (primo) avvio del procedimento!!!
    Concordo, probabilmente qualcuno vorrà approfittare della drammatica congiuntura economica per previsioni irrealistiche. Ancora una volta si argomenterà che previsioni ampie portano sviluppo. Vedremo se ci sarà ancora una volta il coro degli “interessati e degli sprovveduti” a sostenere questa assurda tesi.

  4. Daria Lottarini scrive:

    Spero veramente che la discussione sul piano strutturale coinvolga tutti i cittadini.
    Personalmente credo che sia irrealistico prevedere un aumento di nuove costruzioni che vada al di la di effettive esigenze contingenti.
    Purtroppo la grave crisi economica che stiamo attraversando, oltre alle pesanti ripercussioni sulle nostre vite, non sara’ una buona consigliera in questa discussione. Secondo me il dibattito non puo’ prescindere dalle considerazioni sul patrimonio edilizio esistente e sulla sua destinazione.
    Mi auguro anche che si inneschi un dibattito serio e sereno senza voglia di fare crociate.
    p.s. grazie a Paolo per il suo lavoro di informazione

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