Un piano energetico locale partecipato. Il mini fotovoltaico fatto in terrazza

di Paolo Scattoni

La mancata riscossione di quasi mezzo milione di euro dalla ditta salernitana SDM maturati in otto anni e mezzo fa sospettare una cattiva gestione. I contratti sottoscritti fra SDM e Amministrazione comunale avrebbero permesso dopo un anno di mancata corresponsione prevedono una risoluzione e il ritorno delle aree in diritto di superficie e di quanto vi insiste al Comune. Ma non è stato così.

Quasi mezzo secolo fa un gruppo di ambientalisti locali in piena crisi energetica sognava un piano energetico per Chiusi. Ricordo fra gli altri il contributo di Massimo Benicchi. Illusi certamente, ma oggi quell’idea andrebbe rispolverata. La transizione energetica avrebbe bisogno di riscoprire la dimensione locale. La vicenda SDM non farebbe ben sperare. Ci sarebbero molti “tetti” di proprietà pubblica, al di fuori delle aree vincolate dove la Soprintendenza è restia a concedere autorizzazioni, che potrebbero essere utilizzati, come ad esempio quello delle scuole elementari. Un’analisi accurata ne potrebbe individuare molti. 

Se però, l’azione del “pubblico” sembra difficile, occorre pensare al privato. Sino ad ora, seppure in presenza di facilitazioni e sussidi, le istallazioni in edilizia residenziali a Chiusi sono state rarissime. Nei condomini è difficile trovare accordi e quando si trattano questioni di tetto l’accordo non arriva. D’altra parte è difficile che tutti i condomini siano disponibili ad investire.

Recentemente ho trovato un’iniziativa importante che faciliterebbe la istallazione di mini impianti “da balcone” .Se si ha una terrazza esposta a sud si potrebbe istallare un impianto da uno o due pannelli senza bisogno di autorizzazioni. Per due pannelli si spenderebbero circa mille euro con un taglio in bolletta del 25%. Viene da pensare quanti impianti si potrebbero realizzare con i 500.000 euro dei mancati pagamenti di SDM e di quanta energia si potrebbe produrre. Basterebbe la consulenza di EnelX e il lavoro di un normale elettricista.

È un progetto in itinere, ma vale la pena leggere quanto scrivono i proponenti e rimanere sintonizzati per conoscere gli sviluppi. https://www.informazioneambiente.it/pannello-solare-solidale-di-cosa-si-tratta-e-come-funziona/

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