Chiusi, anni 60-70. Arturo Cavalli, Piero Pierini, re Gustavo Adolfo di Svezia e altri protagonisti del periodo da ricordare

di Carlo Giulietti

Arturo Cavalli, pittore che all’epoca aveva un discreto successo, era solito trascorrere il periodo estivo di degli anni 70 a Chiusi, insieme alla compagna Rosa Scalini, artista anch’essa, in un antico podere della nostra campagna. Abitualmente, vari ospiti locali e forestieri, appassionati di arte e collezionismo, frequentavano l’abitazione.

La casa in cui abitavano a Chiusi, a fine anni ottanta, fu acquistata da me e mia moglie e adesso è lì che viviamo. Un po’ di giorni indietro, mi tornò alla vista un libretto di presentazione dell’artista, visibile da questo link ( https://photos.app.goo.gl/bH6LRrFAGR7nPLCTA ), che era tra le cose lasciate nell’abitazione e lo condivisi volentieri sul mio profilo Facebook ( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3200711653508246&id=100007083287518 )

per “ricordare una persona che contribuì a far parlare di Chiusi” e farlo conoscere, anche se superficialmente, almeno ad alcuni di coloro che non ne avessero mai sentito parlare.

Come scrissi allora, non so come Arturo Cavalli e Rosa Scalini fossero arrivati a scoprire la nostra cittadina, un’ipotesi che mi sono fatto è che li abbia guidati l’interesse alla storia degli Etruschi di cui so essere stati grandi appassionati.

Ovviamente un mio post non ha avuto modo di raggiungere molte persone, sicuramente neppure gran parte gli amici che ho, per cui, visto che lo scopo principale era di lanciare un’idea relativa alla creazione di un’occasione con la quale ricordare, appunto, oltre a lui, altri personaggi del secolo scorso che in quel periodo avevanofrequentato e intrecciato legami con la nostra cittadina, ho pensato di approfittare dello spazio del blog, il quale, forse permette di raggiungere più persone che potrebbero contribuire a far prendere in considerazione l’idea.

In primo luogo, oltre al pittore milanese, avevo proposto un altro suo collega, PIERO PIERINI, pittore di rilievo già nello stesso periodo, concittadino di adozione, del quale si conservano numerose opere da lui donate, nel comune di Chiusi e che qui fondò anche un’accademia artistica.

A questo proposito, nel post su Facebook, Stefano Bistarini precisò che le opere donate, da Pierini prima, e successivamente la sua morte dalla moglie, non sono mai state adeguatamente valorizzate e a parte le prime, che dovrebbero essere appese alle pareti degli uffici comunali, le altre non sono visibili, nonostante lui e l’ex sindaco Giancarlo Laurini abbiano più volte avanzato richieste a tal fine. Questo è stato un ulteriore stimolo a farmi proporre l’iniziativa.

Altro personaggio di rilievo, noto frequentatore del nostro museo, Il re di Svezia Gustavo Adolfo (il re archeologo), che negli anni sessanta era venuto più volte nella nostra cittadina, al museo e alle tombe, mi pare anche recandosi alle terme di Chianciano.

In un precedente post su questo blog, sulla stazione di Chiusi, ricordai un aneddoto che lo riguardava ( http://www.chiusiblog.it/?s=+carlo+Giulietti+re+di+svezia ).

Il Re aveva contribuito all’epoca alla fondazione dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, divenuto celebre per l’etruscologia, oltre che base dell’attività archeologica svedese in Italia e partecipò a varie campagne archeologiche anche nella Tuscia Viterbese.

Nel 2012 a Stoccolma, si tenne una mostra sugli Etruschi dove era presentata anche una ricostruzione 3D della nostra tomba della scimmia.

E chissà quali altri personaggi potrebbero essere individuati, adesso a me non vengono alla mente, ma anche solo su questi tre potrebbe essere realizzato un evento interessante.

Riuscire a portare i reali di Svezia a Chiusi a rivedere i luoghi di frequentazione del vecchio sovrano, potrebbe essere un’occasione promozionale importante, ma soprattutto, l’insieme, farebbe rivedere o conoscere uno spaccato di vita di un’epoca passata ai cittadini di Chiusi.

Nella foto sono ritratti, in primo piano, Arturo Cavalli a sinistra, Piero Pierini al centro e mi pare, l’avvocato Pierini a destra

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2 risposte a Chiusi, anni 60-70. Arturo Cavalli, Piero Pierini, re Gustavo Adolfo di Svezia e altri protagonisti del periodo da ricordare

  1. carlo sacco scrive:

    Per rispondere a Carlo Giulietti dirò che il pittore Cavalli durante la sua frequentazione di Chiusi fù molto amico del Sig. Otello Cambi con il quale scambiava piacevolmente discorsi riguardanti l’arte. Per quanto riguarda le opere del pittore Pierini, sò che una cospiqua mole di tele fu regalata da questi al Comune di Chiusi (circa un centinaio se mi ricordo bene) ed oggi qualcuna di queste è esposta nella scala che porta alla Saletta del Teatro ed anche altre che credo facciano parte degli arredi degli uffici comunali.Non sò il rimanente dove sia ma è di sicuro un patrimonio da conservare e proteggere. Il Pierini era una persona molto apprezzata e non dipingeva solo tele ma anche lavorava nella pittura degli affreschi murali per conto della committenza di aziende che all’epoca si interessavano delle ristrutturazioni degli ambienti.Dico questo con certezza poichè ricordo che intorno alla metà degli anni ’50 dipinse in casa del mio babbo il muro interno del salotto quando abitavo in Via Leonardo da Vinci al primo piano proprio sopra all’attuale edicola dei giornali e credo che ancora probabilmente il muro riporti quella pittura che ricordo fatta con linee geometriche trasversali e sfumate,ma sono passati circa 70 anni ed i ricordi nella memoria si confondono.Sò per certo che nel mio archivio fotografico esiste una foto di Pierini ripreso a tavola durante una gita nel Nord italia fatta con la ex Cassa Rurale ed Artigiana.

  2. pscattoni scrive:

    Di quelli citati da Carlo (Giuletti) ho conosciuto il pittore Piero Pierini che era un amico di famiglia. Concordo sulla necessità di riscoprire e valorizzare le personalità di quell’epoca che hanno contribuito a far conoscere e valorizzare Chiusi.

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