ACEA e dintorni. Il dovere di informarsi

di Rossella Rosati

Muovendosi dal principio che l’informazione alimenta gli argomenti in discussione e che è corretto formarsi delle opinioni utili al dibattito, vorrei porre l’accento su alcuni elementi interessanti, in maniera asettica e priva di qualsiasi connotazione di giudizio fornendo anche il link alle rispettive fonti.

Il 4 novembre 2019, Acea emetteva un comunicato stampa dal titolo : ACEA A ECOMONDO PRESENTA NUOVI MODELLI DI SOSTENIBILITA’ : DAI MINI IMPIANTI PER IL COMPOST A CHILOMETRO ZERO ALLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA RISORSA IDRICA.

Nel piano di sostenibilità 2019-2022 l’Azienda ha programmato investimenti per 1,7 miliardi nei settori Energia, Acqua ed Ambiente oltre che sull’economia circolare.

L’impianto previsto a Chiusi è descritto come un impianto di recupero innovativo – per il quale l’azienda ha previsto un investimento di 7,4 milioni di euro, cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Toscana per circa 2,3 milioni. Si riporta ,a seguire, la dichiarazione resa:

“Alla base del progetto di ricerca c’è proprio la nuova tecnologia di carbonizzazione idrotermica (HTC) brevettata da Ingelia. ACEA ha già avviato l’iter autorizzativo presso la Regione Toscana per la realizzazione di un impianto di recupero con una capacità di trattamento pari a 80.000 tonnellate annue di fanghi di depurazione nel proprio sito di Chiusi (SI). Sarà il primo impianto in Italia e il più grande d’Europa, quindi molto più grande rispetto a quelli già esistenti in Spagna, Belgio e Inghilterra.

Il processo di carbonizzazione idrotermica, che avviene in reattori Chiusi, e l’uso di tecnologie innovative garantiranno, inoltre, la totale assenza di odori ed emissioni. L’impianto produrrà circa 8 mila tonnellate annue di biolignite, un combustibile con un ridotto contenuto di zolfo, di origine biologica e rinnovabile, che consente di evitare l’emissione di 16.280 tonnellate annue di CO2 e che permetterebbe di riscaldare in modo sostenibile 4.000 famiglie. Lo stesso impianto produrrà circa 6 mila tonnellate annue di fertilizzante organico, una quantità che consentirebbe di fertilizzare circa 20.000 ettari di terreno, pari a circa 25.000 campi di calcio.

Con questo sito e con quello di Monterotondo Marittimo, situato in provincia di Grosseto e abilitato al trattamento di 25.000 tonnellate annue, ACEA tratterà un totale di 105mila tonnellate di fanghi, pari quasi all’intera quantità prodotta dalla Regione Toscana.”

Nello stesso comunicato stampa, l’allora Presidente di Acea s.r.l. annunciava la presentazione del contratto di rete AIRES così qualificato : “in Toscana il primo Centro di ricerca e sviluppo industriale italiano del settore dell’economia circolare AIRES che si propone di promuovere iniziative e progetti comuni in materia di energia e ambiente, sicurezza alimentare, trattamento innovativo dei rifiuti, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere un approccio basato sullo sviluppo sostenibile.”

AIRES è l’espressione di un contratto di rete senza soggettività giuridica e con potere di rappresentanza riconosciuto a Sei Toscana, per la promozione di iniziative e progetti comuni in materia di energia ed ambiente. Il contratto di rete Aires si pone in continuità con il precedente contratto di rete tra Sei Toscana s.r.l. e Acea Ambiente s.r.l., stipulato il 7 febbraio 2019 e che vedeva un cofinanziamento tra Mise e Regione Toscana di € 4.776.940,63 per la proposta progettuale denominata “ Beyond the landfill 4.0” finalizzata allo sviluppo di proposizioni innovative.

Nel corso dei primi mesi di lavoro, le due imprese promotrici, SEI Toscana Srl e ACEA Ambiente, collaborando anche con REA Impianti, hanno presentato dei progetti a valere sui Bandi del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), nel Capitolo Fabbrica Intelligente, promossi all’interno del primo Contratto di Rete. Il primo progetto è stato presentato in data 24 febbraio 2019, denominato “Beyond the Landfill 4.0” con SEI Soggetto Capofila e ACEA Ambiente e REA Impianti soggetti co-proponenti; tale progetto è stato approvato, co- finanziato dal MISE e dalla Regione Toscana con cui in seguito è stato stipulato in data 18/12/2019 l’Accordo di Innovazione.

Il finanziamento riguardava progetti di partenariato tra Sei Toscana, Acea e Rea.  Tre i progetti che erano cofinanziati, fra i quali quello dell’impianto sperimentale per la fitorimediazione del percolato prodotto dalla discarica di Cornia nel, comune Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena. Tale impianto ha avuto l’autorizzazione della Regione Toscana , è stato realizzato da Sei Toscana in collaborazione con Pnat, lo spinoff dell’Università di Firenze fondato dal neurobiologo vegetale di fama internazionale Stefano Mancuso e ha come obiettivo quello di smaltire in modo del tutto naturale il percolato, uno dei residui liquidi più difficili da depurare sia per il carico inquinante che per la sua variabilità nel tempo

Per Acea Ambiente veniva presentato e finanziato il progetto “Sludge Mining” incentrato sull’applicazione della tecnologia HTC (carbonizzazione idrotermale) per facilitare il recupero di carbonio organico e altre materie definite dalla commissione UE “Critical raw Materials”.

Mettendo insieme le diverse dichiarazioni a mezzo stampa sembrerebbe deducibile che per il progetto del carbonizzatore idrotermale proposto da Acea, su tecnologia Ingelia, ad oggi non portato a termine , sia stato previsto, con provenienza dal Mise e dalla Regione Toscana, un finanziamento da 2.3 milioni di euro.

Link utili:

Da ACEA

Da AIRES

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5 risposte a ACEA e dintorni. Il dovere di informarsi

  1. pscattoni scrive:

    Mezz’ora fa l’ex sindaco Bettollini mi ha telefonato confermando il dubbio di Rossella Rosati sulla non autenticità del messaggio. Purtroppo ci sono idioti che si divertono così. Pubblico l’ IP da cui è partito il falso messaggio.

    Jury Bettolini (Indirizzo IP: 176.207.7.62, 176.207.7.62)
    Email: J.bettolini2@gmail.com

  2. Rossella Rosati scrive:

    A Juri Bettollini o Jury Bettolini ? Premesso che c’è una discrasia sul nome Jury Bettolini o Juri Bettollini? E’ la stessa persona ? Oppure c’è qualcuno così “risentito” da scrivere a nome di un altro? Detto ciò, certamente chi ricostruisce la storia non può averne la stessa conoscenza di chi ne ha vissuto tutte le sfumature o di chi contesta che si possa far riferimento alle dichiarazioni dell’una e/o dell’altra parte .Chi l’ha vissuta non sarebbe male che una volta tanto ne fornisse la propria dettagliata versione , dall’inizio alla fine, così come chi pensa di conoscerla sotto altra luce.

  3. pscattoni scrive:

    Ho come sempre pubblicato quello che arriva. Ogni autore è responsabile dei contenuti che esprime. sarebbe però beene entrare nello specifico della “disinformazione”

  4. Jury Bettolini scrive:

    Sei sempre il solito nel creare caos e fare disinformazione. Hai fatto un copia incolla ?

  5. pscattoni scrive:

    Non è semplice chiarire quello che è accaduto e potrebbe accadere con la vicenda ACEA. Questo articolo di Rossella Rosati aggiunge interessanti elementi a quanto via via apparso su chiusiblog.
    Oggi sappiamo dai social che il Comitato ARIA ha chiesto un’interlocuzione con l’Amministrazione Comunale. Intanto poco o niente si sa degli incontri della coalizione di centro sinistra sul tema. Sarà interessante capire (meglio prima che poi) se c’è un accordo interno su un tema che prima delle elezioni amministrative vedeva posizioni non coincidenti sul tema.

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