Vendita ad ACEA. Atto primo

di Rossella Rosati

La PUBBLICA AMMINISTRAZIONE si esprime per atti ……..tutto il resto non è detto che sia efficacie: ancora una volta il caso dell’ex Centro Carni (1)

Sono organi di governo del Comune il Consiglio, la Giunta, il Sindaco

Il Consiglio Comunale è organo di indirizzo e di controllo politico ed amministrativo.

Il Sindaco è responsabile dell’amministrazione ed è il legale rappresentante del Comune.

La Giunta è organo di impulso e di gestione amministrativa e collabora con il Sindaco al governo del Comune.

Pertanto i poteri di indirizzo e controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica compete in via esclusiva ai dirigenti.

La vicenda “ex Centro Carni/Acea” può esser esaminata alla luce di tali principi normativi.

Con la delibera consiliare N° 60 del 31/07/2017 si varia l’area “ex Centro Carni” da patrimonio indisponibile, come indicato con delibera nel gennaio dello stesso anno , a patrimonio comunale disponibile. Si può così procedere alla redazione ed emanazione del bando di vendita. Nella delibera consiliare del 31/07/2017 ci si richiama ad una precedente delibera del 14/10/2013 ove si prevedeva che agli acquirenti dell’area si richiedessero garanzie occupazionali. Contestualmente si dà atto dell’esecuzione dei lavori di demolizione e bonifica approvati dalla Giunta Comunale il 30/04/2014, collegati all’importo di € 500.000,00 concessi dalla Regione Toscana per la bonifica dell’ area. I 500.000,00 euro concessi dalla Regione erano scaturiti dalla rinuncia, da parte dell’allora Sindaco Scaramelli, alla realizzazione, all’interno dell’area ex Centro Carni ,di strutture da inserirsi nella filiera agroalimentare.

La determina del servizio del Lavori Pubblici N° 208 da atto che in data 26/06/2017, quindi nel mese antecedente alla variazione dell’area “ex Centro Carni” da patrimonio indisponibile a disponibile, si approvi il “Certificato di Regolare Esecuzione relativo ai lavori di riqualificazione dell’area ex Centro Macellazione Carni per l’Italia Centrale – Fase A Demolizione e Bonifica”, mentre già nel mese di ottobre 2014 era stato stipulato il contratto di alienazione dei lotti 1 e 2 in favore di Bioecologia.

Cosa fanno le opposizioni nel Consiglio Comunale del 31/07/2017, posto che la determina relativa alla conclusione dei lavori di riqualificazione dell’area Fase A – Demolizione e bonifica verrà pubblicata nel mese di ottobre 2017, e quindi non era di loro diretta conoscenza?

Fanno ciò che possono fare. Votano contro l’assunzione da patrimonio indisponibile dell’area ex Centro Carni a patrimonio disponibile , adducendo le seguenti motivazioni : non c’è chiarezza in merito alle garanzie occupazionali ( numero di dipendenti …etc ) perseguite , ci sono degli errori nell’identificazione delle particelle da alienare in quanto una non è di proprietà del Comune e non ci sono precisazioni in merito a cosa s’insedierà nell’area. Esercitano pertanto una funzione di controllo essendo interdetta sostanzialmente la funzione d’indirizzo politico, di fatto attribuita alla maggioranza detentrice dei voti …in maggioranza appunto.

Cosa risponde il Sindaco alle obiezioni delle opposizioni? Risponde che l’errore d’indicazione di particella è un refuso (ed infatti nella delibera di Giunta successiva si provvederà all’eliminazione di tale particella). Per ciò che riguarda l’aspetto “lavoro” il Sindaco dichiara che “la fase della cessione dell’area “ex Centro Carni “ è fondamentale perché il territorio ha bisogno di risposte che si chiamano “lavoro” pertanto il bando sarà vincolato alla capacità occupazionale che sarà prodotta “ . Per quanto concerne “cosa s’insedierà nell’area” , il Sindaco risponde “ oggi c’è uno strumento urbanistico che da la possibilità di uno sviluppo dell’area di carattere industriale , commerciale e artigianale”

In effetti , nella perizia allegata alla delibera consiliare il valore del terreno è definito in base all’edificabilità dell’area in relazione alle metrature artigianali/industriali , commerciali e direzionali.

Il valore del terreno è determinato in base alla differenza tra i costi di costruzione e valori di vendita successivi alla trasformazione edificatoria di 12.000 mq di area artigianale/industriale , 4.500 mq di area commerciale 1.500 mq di direzionale secondo il seguente criterio :

COSTI DI COSTRUZIONE € € 14.746.648

VALORE DI MERCATO DOPO LA TRASFORMAZIONE :

Artigianale/Industriale mq12000 x €/mq 674,00 € 8.088.000

Commerciale mq4500 x €/mq 1.622,00 € 7.299.000

Direzionale mq1500 x €/mq 1.560,00 € 2.340.000

Totale valore dopo la trasformazione (VF) € 17.727.000

Valore del terreno

VA = VF – CC = €17.727.000 – 14.746.648 = € 2.980.352

A detrarre € 350.002 quali spese di demolizione e bonifica seconda fase

Valore terreno : 2.630.152,00

Che per la superficie di 82.474 equivalgono ad € 31,89 mq che attualizzati vengono riportati ad € 30,00 mq

Allo stesso tempo il Sindaco dichiara “I lavori di demolizione e bonifica hanno trovato il loro compimento nella prima fase “ ….ed infatti dalla perizia, redatta in data 25/07/2017, emerge che l’importo di alienazione è stato abbattuto per circa € 350.000,00 euro stante i lavori di bonifica (seconda fase) ancora da porsi in atto.

Se da una lato le parole pronunciate e le situazioni presenti non potevano certo far presagire l’avanzata di Acea, soggetto ancorché sconosciuto al momento, dall’altro lato non si è avvertita, in questa fase, una voce che potesse esser di ausilio alle opposizioni al fine di iniziare a porre sotto i riflettori la vendita di un terreno che, stante i criteri ed i valori di perizia, coinvolgeva la somma di € 2.500.000,00 . Forse ingenuamente molti l’hanno pensata come me “Con questi chiar di luna sai chi compra un’area che importa un costo di costruzione per € 14.746.648 per superfici direzionali , commerciali e/o artigianali !”

Nello stesso dibattito consiliare ci sono ulteriori affermazioni di un certo interesse da parte di un Consigliere della maggioranza a cui, evidentemente, non era sorto alcun dubbio in merito alla fattibilità complessiva e dichiara “ che si tratta di una piccola soddisfazione nel prevedere questo tipo di bando e che vi sarà ancora più piena soddisfazione nel momento della piena alienazione dell’area

Detto ciò sarebbe molto interessante conoscere la data della riunione dei 40, cui il Sindaco ha partecipato, e cosa ha intenzionalmente pagato Acea. Se al posto delle opposizioni in essere ci fossero stati gli attuali candidati , cosa avrebbero fatto in più o in meno , immutate le condizioni di conoscenza al 31/07/2017 ?

Considerati i criteri di calcolo del valore del terreno , se al medesimo fossero state attribuite altre destinazioni, il valore attribuito sarebbe stato da considerarsi congruo ?

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Una risposta a Vendita ad ACEA. Atto primo

  1. pscattoni scrive:

    Sempre preziose queste analisi di Rossella Rosati su fonti di archivio. Questo studio rappresenta la premessa di una lunga serie di atti che poi hanno seguito quelli descritti in questo studio.
    Rappresentano una sorta di premessa di tanti interventi su chiusiblog che si sono poi susseguiti dal dicembre 2017. http://www.chiusiblog.it/?page_id=33857
    Sicuramente l’autrice potrà integrare quei passaggi con altra documentazione.

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