Possiamo: la gestione dell’emergenza Covid a Chiusi

Ricevuto da Daria Lottariniti chiederei di pubblicare questo testo. Grazie

In questo momento il numero dei contagi da Covid-19 nel nostro comune è preoccupante, invitiamo i cittadini a sottoporsi alla campagna di screening gratuita per la ricerca dei casi positivi che avrà inizio lunedì 8 in Piazza 26 giugno.                                       

Vorremmo però evidenziare che, da quando i numeri sono iniziati a crescere, l’emergenza sanitaria è stata affrontata dalla nostra amministrazione con un atteggiamento poco ponderato, il sindaco ancora una volta ha assunto il ruolo di gestore unico e solitario. Ci è stato detto per giorni che la situazione non destava preoccupazione, ma probabilmente oggi paghiamo le conseguenze dei mancati interventi di controllo, che dovevano essere fatti prima per prevenire il peggioramento. Ci chiediamo infatti se riguardo al focolaio dell’asilo le misure precauzionali siano state adeguate, e se siano state sottovalutate altre criticità in luoghi di assembramento. Per il futuro dobbiamo pensare a un miglior coordinamento tra le forze dell’ordine,  anche per le caratteristiche del nostro paese, essendo zona di confine e sede di stazione ferroviaria. Altra scelta che desta perplessità è l’inserimento di Chiusi in zona rossa, perché a Sinalunga, ,che ha un numero elevato di contagiati,  le istituzioni regionali non hanno ritenuto necessario intervenire? È importante  che l’ informazione istituzionale sia più puntuale e concisa, senza impaurire i cittadini,  ma cercando di invitare a comportamenti responsabili e rispettosi di tutti.

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4 risposte a Possiamo: la gestione dell’emergenza Covid a Chiusi

  1. Luca Scaramelli scrive:

    https://www.sienanews.it/toscana/siena/covid-territori-sicuri-fa-tappa-a-sinalunga/
    A Sinalunga lo screening è terminato ieri senza giornalate.

  2. ma di che vi lamemtate? E’ un classico approccio alle cose di questa Amministrazione Comunale

  3. Luca Scaramelli scrive:

    Siamo sempre più in mano ad un uomo solo al comando che fa e disfa in assoluta autonomia da tutto e tutti: dichiara di dimettersi dal partito che lo ha candidato poi afferma che non si è dimesso, visti i risultati della consultazione interna al pd dichiara che a seguito di quella consultazione farà sapere a breve le sue decisioni ma dopo due settimane ancora non comunica niente, convoca un consiglio comunale non accompagnato da alcun documento per la discussione del punto all’ordine del giorno poi annulla il consiglio comunale e nessuno sa cosa avrebbe detto in quel consiglio. Prende misure contro il covid, a quanto pare senza consultare il capogruppo della maggioranza perché il capogruppo stesso dichiara che è da un mese che non si parlano. Se non fosse per la gravità della situazione legata all’epidemia, e non solo all’epidemia, ci sarebbe da ridere, purtroppo stante la situazione non c’è niente di cui ridere. Infine una considerazione: ma se quando avevamo 5 soli casi positivi al covid, la stampa amica e i fans sui social gli dicevano bravo, e ora che i casi sono decine gli continuano a dire bravo, i casi sono due o non è così bravo o il covid purtroppo se ne infischia della propaganda.

  4. ROSATI ROSSELLA scrive:

    Ciò che piu’ lascia perplessi è l’esaltazione di un tipo d’informazione propagandistica che genera la disinformazione fino a sfociare nel mancato rispetto. L’esigenza dello screening di massa si pone quale “territorio cuscinetto” stante la diffusione nei territori circostanti della variante brasiliana , lato umbro, ed inglese lato toscano . Tali varianti non sono più mortali ma più aggressive. Il fatto che si porti il Comune di Chiusi anche sui canali nazionali , addirittura volendo fare di quest’occasione “un caso esemplare” mi sembra abbastanza irrispettoso sia nei confronti di tutto il personale sanitario e para sanitario che fino ad adesso si è sottoposto a grandi sacrifici personali pur di rispondere all’esigenze di tutta la popolazione , sia nei confronti dei malati oncologici , cardiopatici e comunque di quanti sono da mesi nelle liste di attesa al fine di ricevere cure assolutamente necessarie. Invece di mettere in onda “Il Grande Fratello” sarebbe stato meglio adoperarsi per una puntata di “Report”.

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