La matita di un richiedente asilo

di Paolo Scattoni

In questi giorni seguo il dibattito alla Camera sulla “cancellazione” del decreto Salvini su sbarchi e richiedenti asilo.

È un dibattito che per toni e contenuti non fa onore al nostro Parlamento. Alcune forze politiche cercano un vantaggio fomentando la paura verso il diverso, prospettando un paese invaso da criminali. È una posizione strumentale basata sull’ignoranza.

Ho sempre pensato che il miglior rimedio per queste paura sia la consapevolezza delle storie di queste persone. La comunicazione non è sempre facile anche per la non conoscenza della lingua, la nostra da parte loro e la loro da parte nostra. Una via alternativa è quella di scrivere quelle storie e farle conoscere.

Su questo blog, a suo tempo, è stato presentato un libro scritto dal nigeriano George Onuorah che risiede a Chiusi da quattro anni. Da ieri su Amazon è possibile aquistare un libretto di appena 34 pagine, ma molto ben illustrate. Il titolo è di per sé significativo: “Una matita. Dalla Nigeria all’Italia. È l storia di un giovane artista nigeriano, Kevin Friday, che oggi risiede a Chianciano. Vorrei tanto che i nostri deputati lo leggessero prima di intervenire su realtà che sembrano non conoscere proprio.

La storia raccontata da Kevin ha avuto un seguito. Oggi segue ben due corsi professionali, uno all’alberghiero di Chianciano e l’altro per parrucchiere a Siena. Un giorno sarà un cittadino come tutti. Speriamo che certi politici allora non si siano dimenticati le enormità che oggi affermano e si vergogneranno un po’.

Nel frattempo condividiamo il più possibile queste storie.

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2 risposte a La matita di un richiedente asilo

  1. pscattoni scrive:

    x Maria Spina. Non solo fra Chiusi e Chianciano! Grazie.

  2. Spina Maria scrive:

    Bellissima notizia! Congratulazioni a Kevin e a tutto il gruppo che, fra Chiusi e Chianciano, aiuta questi ragazzi a realizzare i loro progetti. Maria Spina

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