La catastrofe fra paura e possibilità di novità

di Rossella Rosati

Questa mattina, da parte di una delle giovani menti brillanti che si sono trasferite in altri luoghi , mi è arrivato un link relativo all’Università di Bologna, ove la Dott.ssa. Lanzillo, Professoressa di Storia delle Dottrine Politiche all’Alma Mater, affronta il tema della “catastrofe fra paura e possibilità di novità” ( https://www.facebook.com/unibo.it/videos/2483281435258946/?vh=e&d=n ). Ne emerge che appartiene al concetto di “ECONOMIA DEL DOPO” l’osservare “la catastrofe” quale idea di “capovolgimento”, “rivolgimento”. Il tempo dell’attesa può diventare anche il tempo per comprendere il nostro presente.

L’etimo della parola catastrofe ha una doppia dimensione: quella di perdita dolorosa ma anche di possibilità di cambiamento e d’immaginazione di un nuovo mondo comune. Riflettere sulla catastrofe significa confrontarsi con problemi essenziali per l’esistenza, per ordinare e riordinare “l’ambiente” ed imprimere alla storia un andamento progressivo.

“L’attuale catastrofe umana”, ove la natura appare ribellarsi al dominio delle scelte politiche, imprimendo una svolta a quelli che erano considerati cardini esistenziali, può rappresentare anche un momento di riflessione ed approfondimento sulle questioni sollevatesi in merito a Bioecologia , Ingelia, Acea e carbonizzatore.

Nell’area considerata la natura si riflette nell’ambiente su cui ha largamente inciso l’opera dell’uomo, per cui si sono verificati eventi , in un periodo che va dal 2010 al 2020, che hanno trovato la loro manifestazione in un’area da bonificare , inquinamento delle falde, emissioni odorigene: tutti fattori lesivi del supremo interesse alla salute, in primis di chi abita nelle vicinanze.

La natura è stata pertanto domata e dominata dall’ECONOMIA DEL PASSATO E DEL PRESENTE su cui vale la pena riflettere. L ‘essenziale domanda, soprattutto a fronte dello scontro tra salute ed economia , è “Cui prodest ?”

A chi hanno giovato le scelte che dovevano determinare uno sviluppo economico? A quali “ enti economici” s’intendeva demandare tale sviluppo?

Nei carteggi prodotti da Acea , così come in altri precedenti , esiste un esame delle realtà economiche aziendali limitrofe rivolto più al passato che al presente ; non viene mai annoverata, infatti , un’azienda che appariva avere a disposizione capitali elevatissimi e che prometteva uno sviluppo economico “strabiliante”: Energitek s.p.a.

Eppure la CCIAA di SIENA pone quale data di cessazione d’ufficio, su segnalazione del Registro delle Imprese della sede legale, la data dello 01/03/2018.

La sede amministrativa è dichiarata in Chiusi, Via Mazzini 125, Loc. Le Biffe, ove sostanzialmente era stata trasferita da Chianciano Terme nel 2010

Il capitale risultante conferito in natura è di € 56.383.501,00 ( cinquantaseimilioni.383mila501).

Per avere un termine di paragone, Luxottica, che nel 2012 è risultata essere la prima azienda italiana nel campo della moda per fatturato, con i marchi Ray-Ban, Oakley, Vogue Eyewear, Persol, Oliver … etc etc, è partita negli anni ’60 da un garage con capannone, messo a disposizione gratuitamente per iniziative industriali dal comune di Agordo ( 4000 abitanti nel 2017) . Nel 2017 Luxottica presentava un capitale sociale di € 29.100.961,18 (ventinovemilioni100mila961) , quindi la metà di quello di Energitek , ed 85.000 dipendenti. Fatturato 2017: 9.157 miliardi. I dipendenti sono anche titolari del capitale azionario. La risposta, in questo caso, alla domanda “Cui prodest?” è quasi ovvia.

Anche nella nostra ottica territoriale il diritto alla salute e l’economia sono le due grandi barriere che si stanno fronteggiando in questo momento, al tempo della paura. Le aziende sono come le persone, sono tenute a rispettare le regole ed hanno necessità di ossigeno per sopravvivere, occorre constatare a chi si dà o si è dato ed a chi si toglie o si è tolto, e perché.

E’ un invito a riflettere sulla catastrofe. Il tempo dell’attesa può diventare anche il tempo per comprendere il nostro presente.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

3 risposte a La catastrofe fra paura e possibilità di novità

  1. pscattoni scrive:

    Mah, che un evento del genere determinerà novità nel nostro modo di vivere è assai probabile. Quali saranno le caratteristiche nella pratica non è dato sapere. Se qualcuno vuole fare previsioni si accomodi a me però ora non interessano. Quello che possiamo fare ora è sperimentare ciò che è sperimentabile. Per questo condivido la seconda parte del post come pure quello precedente di Carlo Giulietti.

  2. carlo sacco scrive:

    Ho ascoltato con estremo interesse le considerazioni della Prof.Lanzillo e ne condivido passaggi e soprattutto le conclusioni.Il superamento della paura alla fine segna la caratterizzazione umana come un complesso di regole dell’interpretazione razionalistica del mondo, che l’uomo ha prodotto nel suo divenire da essere primitivo alla condizione di cittadino di questo mondo.La forza con la quale possa dominare la paura sia della natura ma anche quella scaturita dai sistemi che si è dato e che vive a cospetto dei propri simili, alla fine è l’indice che contiene in se la speranza ma anche l’umiltà intesa come forza che riesce a dare a se stesso non solo espressa nei confronti della presenza della contemplazione da un punto di vista religioso e sublimale della vita dove sia contemplata la ”sovrastruttura”, ma anche una forza caratterizzata da una razionale interpretazione delle possibilità che gli vengono offerte di poter cambiare il proprio status esistenziale al cospetto dell’esperienza materiale e morale arrecata dalla catastrofe.E’ come forse per certi versi l’osservazione di una necessità di ritorno alla natura che comprenda appieno le ragioni normali della vita umana,dove al cospetto di quella visione del globo terrestre visto dallo spazio venga indotto il ragionamento che si possa migliorare tutti se pensiamo che quella palla sospesa possa essere la casa di tutti e non solo di pochi.Ecco perchè nessuno può essere felice da solo.

  3. pscattoni scrive:

    A me sarebbe piaciuto conoscere quella realtà imprenditoriale come altre caratterizzate da innovazione e tecnologia avanzata. Chissà forse si riuscirà a far circolare informazione anche su questo.

I commenti sono chiusi.