Possiamo: la nostra iniziativa per la stazione

stazione-vecchia-fotodi Luca Scaramelli

Ad Aprile come gruppo “Possiamo”, presentammo una mozione in Consiglio Comunale, Il testo era frutto di un lavoro svolto anche con alcuni esponenti del comitato dei pendolari, credevamo e crediamo che concentrare tutti gli sforzi sulla fermata di due “Freccia Rossa”, non affrontasse in nessun modo il vero problema del trasporto ferroviario legato alla nostra stazione ossia le peripezie di chi quotidianamente si sposta verso Roma o Firenze per lavoro. Ora apprendiamo che l’ennesimo specchietto per le allodole si è frantumato, un altro tormentone propagandistico è andato in fumo, la fermata di un “Freccia Rossa” ci sarà, forse, nella stagione estiva e non è nemmeno sicuro questo. Ribadiamo la necessità di lavorare per i veri problemi dei cittadini smettendola con questa eterna campagna elettorale.

Di seguito il testo della mozione che ripresenteremo nel prossimo consiglio comunale.

———————————————————————————————————————–

MOZIONE

Al Presidente del Consiglio Comunale di Chiusi

Il trasporto ferroviario ha rappresentato da sempre una grande occasione di sviluppo economico e sociale per il nostro territorio e la stazione di Chiusi, per il suo posizionamento strategico, collocata a metà della tratta tra Roma e Firenze costituisce un fondamentale centro nevralgico.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una progressiva dequalificazione della nostra stazione e ad un peggioramento del servizio con particolare riguardo ai tempi di percorrenza nelle tratte Roma-Chiusi-Firenze.

Siamo convinti sostenitori dell’importanza del trasporto pubblico ferroviario, anche in considerazione dell’impatto ambientale, riteniamo necessario che tale servizio debba rispondere al meglio (secondo criteri di efficienza ed economicità) alle esigenze della maggior parte dei cittadini utenti, in particolar modo dei pendolari e degli studenti che utilizzano quotidianamente il treno nelle tratte medio-brevi.

L’ex vice ministro dei trasporti Nencini ha dichiarato, durante la recente inaugurazione dei lavori di ristrutturazione alla stazione di Chiusi (27 febbraio 2018), che nel prossimo dicembre a Chiusi avremo la fermata dei treni dell’Alta velocità, ad oggi però non ci risulta siano stati presi impegni precisi in tal senso da parte di rappresentanti di RFI, mentre l’assessore regionale Ceccarelli ha annunciato non meglio specificati miglioramenti sui treni regionali e nella linea Siena-Chiusi.

Il futuro dei trasporti nei nostri territori appare incerto e per questo chiediamo con forza un urgente e non più differibile cambio di rotta nelle politiche che determineranno le scelte riguardo alla rete ferroviaria, in tal senso crediamo sia essenziale lavorare per mettere in campo azioni unitarie, organizzando al meglio ed utilizzando il peso di tutto il sistema istituzionale economico e sociale, per ottenere un trasporto ferroviario adeguato ai bisogni del territorio.

Auspichiamo un reale confronto comuni, regioni, Dirigenza RFI e Ministero dei trasporti, affinché si superino i localismi e si trovino soluzioni equilibrate per tutto il comprensorio interessato.

Di seguito le nostre considerazioni e valutazioni in merito alle richieste da proporre.

L’Alta velocità costituisce sicuramente un eccellente servizio, ma riteniamo che non possa essere la risposta alle esigenze della maggior parte di coloro che usano il treno.

Siamo favorevoli alla fermata di treni “Freccia” a Chiusi anche per l’importanza che rivestono ai fini dei flussi turistici, a patto che:

  • Siano un servizio aggiuntivo all’esistente e non sostitutivo di alcunché (cioè, se la “freccia” sostituisse il 581, il treno con cui i pendolari si recano a Roma la mattina, creerebbe solo un aggravio dei costi per questi ultimi, migliorando solo marginalmente la loro situazione dato che attualmente si servono comunque di un IC, un treno di qualità);
  • Non siano penalizzanti per l’orario dei treni attuali (sempre prendendo ad esempio il 581, se la Freccia ne modificasse l’orario facendolo giungere a Termini più tardi, causerebbe solo un danno ai pendolari)

Riteniamo fondamentale sostituire gli attuali regionali veloci che effettuano la tratta Firenze SMN-Roma Termini e viceversa con treni che effettuano meno fermate (Roma Termini, Roma Tiburtina, Orte, Orvieto, Chiusi, Terontola, Arezzo, Firenze CM, Firenze SMN) riportando la percorrenza Chiusi-Roma e Chiusi-Firenze ad un 1h e 20’. Tali treni dovranno avere le caratteristiche degli IC (La velocità massima a 200 km/H, materiale predisposto all’attrezzaggio con il nuovo sistema di segnalamento ERTMS, trainato da locomotive bi-tensione 3000V CC – 25000V AC, in modo che in futuro possano circolare nei tratti di DD che sarà interessata da un miglioramento tecnologico entro il 2022), crediamo sia inoltre necessario:

  • Il taglio delle fermate nel Valdarno a questo tipo di treni, sostituendoli con regionali che raggiungano Arezzo o Firenze (attualmente San Giovanni Valdarno durante il giorno ha ameno 2 treni l’ora che la collegano a Firenze o Arezzo , quindi considerando che a Chiusi ne abbiamo uno ogni 2 ore, la richiesta ci sembra ragionevole e razionale). Tali treni Regionali servirebbero i centri minori, permettendo ai viaggiatori di prendere gli IC Firenze-Roma nelle stazioni di fermata elencate sopra.
  • rimanere su un obiettivo minimo di almeno 3 coppie di IC RomaFirenze , in fasce orarie cruciali;
  • che Il tratto della Direttissima non sia a servizio prioritario dei treni Alta Velocità, ma serva a diminuire i tempi di percorrenza dei treni nelle tratte medio-brevi.

Queste crediamo possano essere delle richieste ragionevoli e attuabili, che vogliamo avanzare come contributo e proporre all’attenzione di coloro che saranno chiamati a governare le scelte del trasporto ferroviario.

Ribadiamo la necessità di costruire una massa critica con i cittadini di tutti i territori interessati dal tratto ferroviario in questione, a tal fine:

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta.

1-A farsi promotori di una sinergia con tutti i Comuni sedi di stazioni comprese nella tratta Firenze-Roma interessati ad un piano di sviluppo del trasporto ferroviario che tenga conto delle considerazioni sopra esposte

2- Ad inviare il presente ordine del giorno:

-ai Sindaci dei comuni interessati;

-ai Presidenti delle Regioni Toscana Lazio e Umbria e ai rispettivi Assessori regionali;

-ai Presidenti dei Consigli Regionali di Toscana, Lazio e Umbria;

-ai responsabili d RFI Direzione regionali.

Chiusi, 07/04/2018

Il gruppo consiliare “Possiamo Sinistra per Chiusi”

Questa voce è stata pubblicata in ARTICOLO21, ECONOMIA, Senza categoria, TERRITORIO. Contrassegna il permalink.

9 risposte a Possiamo: la nostra iniziativa per la stazione

  1. pscattoni scrive:

    Negli ultimi diecianni sono state tante cose, tutte nella direzione di “nascondere” la gravità della situazione. Mi riservo un intervento su come costruire un piccolo archivio. Intanto godetevi questa perla: http://www.sienafree.it/chiusi/27874-mezzora-di-viaggio-in-meno-da-chiusi-a-siena-con-i-regiostar

  2. pscattoni scrive:

    Hanno detto che quella muratura era dovuta alla sicurezza.Se avessero previsto un paio di telecamere collegate con gli uffici della Polfer si sarebbe speso meno. Tutti quei lavori avrebbero dovuto prevedere tornelli a sfare che non credo saranno messi in funzione. Quelli sì richiederebbero un bel po’ di risorse.

  3. Daniele Fiaschi scrive:

    Conosco bene la mozione, avevo partecipato attivamente alla sua stesura… Poi non avevo sentito più niente, chiesi lumi a luglio a chi mi aveva convocato ad un incontro in merito, ma sembrò che tutto fosse finito nel vuoto.
    Per questo mi fa piacere che sia risollevato il problema e la mozione RIproposta in consiglio.
    Ma siccome nel titolo si parla di STAZIONE, mi preme richiamare un fatto che negli ultimi 5-6 mesi ha gentilmente allungato i tempi del pendolarismo di 5 minuti, casomai ci fosse stato bisogno: ovvero la MURATURA dell’ingresso al binario 3, per cui c’è da fare, in ingresso dal parcheggio posteriore ben noto ai pendolari, tutto il giro. Fate voi 2 conti… se sono in vena di correre forse in 4 minuti ma non meno…! E’ una delle poche stazioni “paesane” che NON ha un accesso diretto dal lato parcheggio (ad esempio mi viene in mente Castiglion Fiorentino per dire un posto vicino).
    Sarebbe stata veramente POCA COSA, nelle more dei (7?) milioni spesi per l’ammodernamento della stazione, prevedere una passerella pedonale sopraelevata leggera di attraversamento con passaggio, per esempio, dal giardino del centro RFI. Qualcuno ci ha pensato? Gli amministratori locali diranno che è proprietà e giurisdizione di RFI, la quale, specialmente se NON stimolata e/o sollecitata dagli “addetti al servizio del territorio” si guarda bene dal pensarci… Purtroppo però si torna lì: i rappresentanti delle istituzioni territoriali conoscono davvero i problemi del…

  4. Daria Lottarini scrive:

    Sì, ammetto che siamo stati degli illusi. abbiamo accettato di rimandare la discussione sulla mozione approfondendo l’esame in commissione, convinti che una posizione unanime del Consiglio comunale rafforzasse le nostre richieste. Ci siamo illusi che alla maggioranza interessasse ascoltare e dare risposte a tutti coloro che usano il treno, ci siamo illusi che la questione del rilancio della nostra stazione fosse una priorità degli amministratori locali. Continuiamo a pensare che sia miope fare una battaglia concentrata sole sulle Freccie e soprattutto una battaglia che non coinvolga comuni limitrofi e categorie economiche.

  5. Luca Scaramelli scrive:

    Hai assolutamente ragione

  6. pscattoni scrive:

    La mozione non sarebbe stata poi messa in atto anche se votata in Consiglio. Quando mai le ultime tre aministrazioni (Ceccobao, Scaramelli e Bettollini) si sono mosse seriamente per il trasporto locale. Questa storia va rcostruita attentamente e i sei mesi di esame in commissione ambiente sarà uno dei capitoli.

  7. Luca Scaramelli scrive:

    Pensavamo che l’invito a ridiscutere la mozione in commissione e ripresentarla così una che fosse votata unanimemente in consiglio comunale potesse dare maggior forza alla mozione stessa e al nostro intento di lavorare non per avere consenso ma per poter andare incontro alle esigenze dei pendolari. Non è stato così, siamo stati ingenui o illusi?, probabilmente si, da parte mia non ho problemi ad ammettere l’errore, e ho cerato di riparare ripresentando la mozione nel prossimo consiglio.

  8. luciano fiorani scrive:

    Un buon lavoro finito nel dimenticatoio.
    E’ l’ennesima prova provata che a Bettollini, e i suoi cari, poco importa di affrontare i problemi (in questo caso ferroviari) tesi come sono alla continua ricerca dell’annuncio propagandistico.
    Ma è anche la conferma che le opposizioni non possono stare ai comodi e ai tempi del sindaco.
    Le battaglie in Consiglio devono essere accompagnate dal coinvolgimento dei cittadini, almeno di quei pochi ancora interessati alle sorti di questa città.

  9. pscattoni scrive:

    Ricordo bene la mozione. Fu portata in Consiglio e i presentatori accettarono di ritirarla per discuterla prima del consiglio in commissione ambiente. Invito il consigliere Scaramelli a fare un semplice calcolo 5 (anni di mandato) moltiplicato 12 che sonoi mesi n un anno. Il risultato è 60. La mozione è stata presentata più di sei mesi fa, un tempo che è più del 10% della durata dell’intero mandato. Ci può dire il consigliere Scaramelli, quante volte la commissione si è riunita per discuterla? In queste, voglio sperare numerose, discussioni che cosa è venuto fuori? È così che si fa opposizione? Questo ricorrere alle commissioni, che non sono pubbliche e di cui non si pubblicano verbali, è un metodo inaccettabile. Siamo ormi a metà mandato, non sarà il caso di fare un primo bilancio? D’altra parte su come non si dovrebbe fare maggioranza ho scritto più volte.

I commenti sono chiusi.