Lars Rock Fest 2018 Chiusi (Siena) Settima edizione da record Tre giorni di musica rock con grandi gruppi internazionali

ricevuto da Giannetto Marchettini

Dodici concerti, ma non solo: tanti altri eventi nella tre giorni Chiusina : Disegnatori, Fumettisti, Mercato del vinile, Fiera dell’Editoria Indipendente, Mostre Fotografiche, Laboratori per Bambini, Mercatino Etnico e dell’ Handmade, Ristorante, Pub, Birreria

6-7-8 LUGLIO FREE ENTRY – 3 days of Love & Music

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Quella che inizia Venerdi sarà una edizione da record per qualità artistica e per i tanti eventi che daranno vita alla Settima Edizione del Lars Rock Fest

Presentato il programma definitivo dei tre giorni: da venerdì 6 luglio a domenica 8

I Giardini pubblici di Via Oslavia a Chiusi (Si) ospiteranno concerti, libri, vinili ed eventi per tutte le età e gusti. L’intera manifestazione è organizzata dal Comune della Città di Chiusi, dalla Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi e dall’ associazione del GEC – Gruppo Effetti Collaterali, ideatrice dell’intero evento che mobilita oltre cento volontari.

Il programma dei Concerti assurge ormai Chiusi ad una vera capitale toscana del rock: la lineup completa è ricca di band internazionali di assoluto valore : venerdì i The Pop Group “Noise Set” (storica band inglese tra le piu importanti della storia del post punk) Hailu Mergia ( leggendario jazzista etiope) Indianizer e James Ritchie in acustico al campfire stage; sabato con Protomartyr (una delle migliori band post punk della scena internazionale) His Electro Blue Voice, Confrontational e An Early Bird (campfire stage); domenica con Japandroids, (power duo canadese di grande timbro sonoro) Delta Sleep (band inglese artefice di un ottimo math rock) e una performance di musica e disegno in diretta con i Becoming X – From art to electro e Daniele “Boda” Rotella (campfire). Tutti i giorni dalle 19 alle 21 dj-set con Outsiders e Saro Newcombe.

Direttore Artistico musicale è il Perugino Alessandro Sambucari

Un festival che vedrà affluire a Chiusi appassionati da tutta Italia che potranno ristorarsi con il menu del ristorante del lars, piatti a base di pesce, tra tagliolini al sugo di lago e brustico, piatto tipico chiusino, carne e piatti vegetariani; il pub, invece, si concentra sullo street food, tra hamburger, hot dog e fritture. Grande varietà di birre e bevande di ogni genere

Tutti i giorni Street Market con oltre venti espositori provenienti da tutta Italia di prodotti di artigianato/handmade artistico e di riciclo

Grande novità quest’anno sarà in apposita area il Mercato di vinili, cd nuovi ed usati con migliaia di prodotti musicali da acquistare scambiare o vendere.

Grande spazio ai vignettisti e fumettisti che disegneranno in diretta su grandi superfici verticali oltre a creare oggettistica con il supporto dell’arte serigrafica di Matterya, che stamperà dal vivo, Cuartonigro PhotoLab, collettivo di fotografi perugini con il vezzo della fotografia lenta e sperduta, Loop-La-Loop, che si impegnano ad insegnare la tecnica dell’uncinetto, per realizzare cappelli, orsacchiotti e altro e This Is Not A Love Song, un progetto che unisce musica, cinema e illustrazione.

In collaborazione con i Flashati Cine Foto Club una retrospettiva delle foto del lars rock fest dello scorso anno

Ma attenzione e spazio anche per bambini e minori con molti laboratori: Rumore Creativo” attività per bambini 0-6 anni con strumenti musicali ricavati da materiali di riciclo, libri musicali e tante canzoni, a cura della Biblioteca Comunale e Informagiovani Città di Chiusi in collaborazione con Coop Centro Italia; “Costruiamo insieme una camera oscura”, in cui si vedrà come realizzare una camera oscura, a cura di Cuartonigro PhotoLab.

Sabato ci sarà il gioco di carte frenetico in cui si battono tanti cinque e ci si dà… la pinna con “Happy Salmon” Domenica 8 luglio il laboratorio “L’orto in bottiglia” ( creazione di un orto in miniatura dove far crescere piccoli frutti, verdure o fiori) in collaborazione con Legambiente Onlus e Coop Centro Italia.

Altro appuntamento culturale da non perdere Sabato 7 luglio alle 20:00 con “LARS TALK – Incontro con Gianluca Gallo”, che presenterà il suo “Finchè regge il cuore” (BUR Rizzoli), e “Nicotinals”, pacchetti di sigarette che non contengono sigarette ma 10+1 brani più significativi del panorama musicale internazionale, reinterpretati graficamente da Gianluca.

Domenica altro evento inedito per queste zone: il lars rock fest ospiterà il primo festival dell’editoria con OPEN BOOK: Festival Editoria Indipendente nel quale alcune case editrici esporranno e venderanno il loro catalogo, dalla musica alle illustrazioni, dallo sport ai romanzi.

Alle 18:00, invece, ci sarà Sympathy for the Devils – Becoming X Live Drawing: il collettivo di disegnatori e artisti Becoming X – From art to electro riempirà i giardini di diavoli etruschi, su piccolo e grande formato. A seguire Lucia Biancalana proietterà dal vivo sul grande schermo del palco con Saro Newcombe e Daniele “Boda” Rotella alla sonorizzazione, per un film animato in presa diretta

Come per gli anni passati ci sarà il Lars Rock Shuttle, la navetta gratuita “a chiamata”: che collegherà stazione e punti d’arrivo con il festival e i luoghi di permanenza ( per info consultare i social del festival)

Tanti eventi e tante proposte per un festival che anno dopo anno cresce e si migliora grazie alla sinergia tra il Comune della Città di Chiusi, della Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi e dell’ Associazione del GEC – Gruppo Effetti Collaterali.

Info:

www.larsrockfest.it

facebook.com/LarsRockFest

instagram.com/LarsRockFest

twitter.com/LarsRockFest

larsrockfest@gmail.com

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7 risposte a Lars Rock Fest 2018 Chiusi (Siena) Settima edizione da record Tre giorni di musica rock con grandi gruppi internazionali

  1. Carlo sacco scrive:

    Se non sbaglio il sistema descritto si basa su quello del foro stenopeico e sulla relativa derivazione di fotografia stenopeica. Si avvale di un principio fisico che è quello della penetrazione della luce in una camera oscura e con l’apposizione sul fondo della parete della scatola di materiale sensibile che viene poi sviluppato con il rivelatore in un’altra area della camera oscura, oppure messo a contatto con altro materiale sensibile con una procedura in parte usata dal bromografo per la stampa a contatto.Mi piace segnalare che un grande italiano esploratore del Tibet, il Prof. Giuseppe Tucci dell’ Ismeo ,aveva nei suoi viaggi fino agli anni 40 del 900 usato tale procedimento che poi integro’ durante i suoi viaggi nello Swat( Pakistan) sviluppando direttamente le lastre dei suoi reperti archeologici con l’aiuto di prodotti chimici di sviluppo e fissaggio servendosi del lavoro coadiuvante della sua assistente D.ssa Patrizia Zolese che usava l’acqua dei fiumi di quella zona per il lavaggio delle stesse lastre.Una storia questa della quale ci sarebbe non poco da parlare poiché fa veramente parte della storia della fotografia giunta ed utilizzata fino ai giorni nostri. La D.ssa Zolese spesso tutt’ora passa una piccolissima parte del suo tempo a Sarteano ed è una archeologa di fama ed esperienza veramente al top nel panorama mondiale.

  2. giannetto marchettini scrive:

    Ci sarà anche una mostra dei Flashati con foto giganti del larsrockfest 2017 e altre cose legati alla fotografia

  3. Carlo sacco scrive:

    Adesso comincio a capire di più.Grazie Giannetto, ho presente la scatola perché ancor oggi spesso viene fatta funzionare nelle strade dell’oriente.C’e’ una bella immagine di Steve Mc Curry su un fotografo di piazza afghano, ma dovrebbe essere degli anni ‘ 80.Poi se si riferisca al concetto di fotografia lenta non lo so’…

  4. Giannetto Marchettini scrive:

    Scusa Carlo ma ho preferito farti il copia incolla e per tutto il resto ti aspettiamo al Lars per questo e tutto il resto

  5. Giannetto Marchettini scrive:

    Da lascatolaoscura.com

    La “Kamra-E-Faoree” sembra sia stata inventata tra Kabul e Peshawar nel secolo scorso da chissà quali saperi, viaggiati insieme alle guerre e alle condutture di petrolio (ma ne abbiamo viste anche a Cuba, in Sudamerica, e anche nel Mezzogiorno d’Italia).

    Consisteva di una grossa scatola di legno capace di essere macchina fotografica e camera oscura nello stesso tempo. Di costruzione artigianale, la si trovava negli angoli delle città afghane col fotografo di strada pronto a fare fototessere e consegnarle al cliente in una decina di minuti.

    Col progressivo abbandono della fotochimica, ma soprattutto a causa del crescente controllo del paese da parte dei talebani che vietarono l’uso delle immagini, i fotografi furono costretti ad abbandonare o a distruggere i loro equipaggiamenti.

    Uomo con macchina per fototessere da strada, foto di Gianni Berengo Gardin, Puglia, 1966

    Come funziona ?

    Una Afghan Box Camera è una grossa scatola, oscura all’interno, divisa in due settori: quello della macchina fotografica, per catturare le immagini; e quello della camera oscura, per svilupparle.
    Il materiale usato è la carta fotosensibile in bianco e nero, in quanto facilmente reperibile e manipolabile. Non viene usata pellicola fotografica perchè troppo difficile e delicata per affrontare una lavorazione in strada, quindi fondamentalmente la produzione dell’immagine procede attraverso due momenti:

    1- Voi vi mettete in posa belli comodi,…

  6. Carlo sacco scrive:

    Giannetto,sono veramente curioso di saperlo.Non vorrei che fosse del tipo di quella che diverso tempo fa non rispettava nessun canone tecnico e realizzava immagini totalmente sfuocate,sottoesposte o sovraesposte e riprendesse oggetti ritratti od altro totalmente fuori di minimi accorgimenti dovuti, forse anche provocati ad hoc per carità, e se l’autore veniva interrogato su opere completamente illeggibili da qualsiasi punto di vista,rispondeva: “ ma io fotografo i miei sogni …..”Mi capitarono 2 volte a San Marino ed a Roma durante dei workshop…fui costretto a rispondere che di sera si mangia leggero sennò si sogna male…” Si misero a ridere, ma con chi maneggia quella
    materia oggi non c’e da scherzare; c’è una generazione che produce anche questo e nell’arte è permessa quasi ogni cosa, ma approfittarne di questo talvolta diventa oltre che fedifrago anche superbo in maniera intollerabile.Ecco perché ero curioso di essere informato su cosa potesse concernere tale tipo di fotografia anche perché lungi da fare i processi alle intenzioni ma con quanto si vede in giro penso sia bene prima osservare e poi giudicare.

  7. Carlo sacco scrive:

    Curiosità: che vuol dire “fotografia lenta e sperduta”?

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