di Paolo Scattoni
Il 2 maggio 2010 sul sito chiusinews.it usciva il primo articolo:
“Questo sito, ancora in costruzione, ha l’ambizione di diventare un diario del dibattito su ciò che avviene a Chiusi e dintorni . E’ aperto a tutti e le regole sono esclusivamente quelle della buona educazione e del rispetto della legge. Per questo, prima della pubblicazione, la redazione si riserva di valutare gli interventi. Provvisoriamente alcuni “comandi” sono in inglese. Questo perché abbiamo utilizzato un software aperto e gratuito. Progressivamente i comandi saranno tradotti. Dobbiamo per ora accontentarci e sapere che “leave a comment” sarà probabilmente tradotto “commenta” o “search” “ricerca”. Un piccolo sacrificio temporaneo che però ci permette di non dovere utilizzare costosi software proprietari. Se volete partecipare attivamente al lavoro della redazione del blog fatecelo sapere. Comunque tutti possono inviare commenti su quanto pubblicato. Se invece volete pubblicare un vostro articolo potete inviarlo in redazione”.
Oltre al sottoscritto lanciava l’iniziativa Luciano Fiorani, con l’aiuto di un giovanissimo informatico romano (Marco Lombardi).
Si trattava di un tentativo di giornalismo di cittadinanza. Di mettere cioè a disposizione uno spazio per tutti.
Poi la minaccia di azione legale da parte dell’ordine dei giornalisti della Toscana indusse a cmbiare nome in chiusiblog un anno più tardi.
I social erano ancora di là da venire. Ma anche dopo il loro avvento chiusiblog ha mantenuto io suo ruolo di spazio comune aperto al contributo di tutti. I tentativi strumentali di omologarlo a questa o quella organizzazione o partito politico sono tutti falliti. Gli articoli son stati migliaia e molti di più commenti.
Certo, è faticoso e non semplice da gestire. Può terminare anche domani, ma per ora continua e vediamo se riusciamo ad arrivare al decennio. Dipenderà dalla partecipazione da parte della cittadinanza che intende servire.
Auguri