Comitato pendolari: «Lasciate ogni speranza voi che pendolate!»

ritardi-treni-pendolari-evidCredo sia interessante leggere e commentare questo comunicato del Comitato pendolari  Roma- Firenze (P.S.)

«Lasciate ogni speranza voi che pendolate!». In questo commento sul gruppo facebook del Comitato pendolari Roma-Firenze sta la sintesi della giornata di ieri e delle ultime settimane. Ieri sera i pendolari delle stazioni di Orvieto e Chiusi, quelli usciti da lavoro per prendere l’IC 598 delle 18.12 da Roma Termini, poi cancellato prima della partenza, e quelli del treno EN 294 delle 18.58 sono arrivati a Orvieto e Chiusi rispettivamente alle 21.35 e alle 22.03.

Tre ore e mezza o quattro per rincasare da lavoro. E non si tratta purtroppo di un’eccezione.

 Nelle ultime settimane si va sempre più aggravando la situazione dei treni in uscita da Roma nel pomeriggio. I disagi, i ritardi, anche clamorosi, come quelli di ieri sera, i guasti, i dirottamenti in linea lenta (che comportano ogni volta un aumento del tempo di percorrenza di minimo 40 minuti) sono all’ordine del giorno.

 Gli utenti delle stazioni di Orvieto e Chiusi, i territori dell’orvietano e della bassa Val di Chiana stanno subendo un disservizio grave e inaccettabile. Per i pendolari, ovvero cittadini che con grande tenacia, è il caso di dire a questo punto, e amore per le proprie città hanno scelto di restare o venire qui, di fare qui la propria vita (quanti in futuro continueranno a fare questa scelta?) e per i turisti, per chi viene in visita, per chi si aspetta di poter arrivare e partire in treno: ieri sera alle 20 c’era un’intera gita di persone al binario 1 della stazione di Orvieto, in attesa di un treno che sarebbe arrivato più di un’ora e mezza dopo.

 Con grande preoccupazione osserviamo il continuo aumentare di tracce AV sulla Roma-Firenze, senza che sia messa in campo – così ci sembra – una  più complessiva e organica riflessione su un utilizzo più razionale della linea Direttissima e del tratto Settebagni-Orte in particolare, che è sempre più sovraccarico di treni. 

La Direttissima – lo ricordiamo – non è una linea dedicata all’Alta Velocità, per il banale motivo che non vi è una linea alternativa in grado di garantire in modo dignitoso ed efficiente il diritto alla mobilità dei nostri territori.

Agli amministratori di comuni e regioni chiediamo innanzitutto di sostenere con noi questo diritto, che non sta, lo abbiamo detto tante volte, nell’ottenere “la freccia” per la propria stazione – un fatto senz’altro importante ma che non risolve certo il tema della mobilità – ma nel garantire ai cittadini un collegamento affidabile ed efficiente.

Orvieto, 17 aprile 2018

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2 risposte a Comitato pendolari: «Lasciate ogni speranza voi che pendolate!»

  1. Luca Scaramelli scrive:

    La mozione che presenteremo nel prossimo consiglio comunale come gruppo Possiamo Sinistra per Chiusi cerca di sollevare proprio questo problema, la fermata di treni ad alta velocità non risolve minimamente i problemi dei pendolari, per assurdo potrebbe anche peggiorarli, ci auguriamo che l’intero consiglio comunale si renda conto di questo e approvi la nostra mozione.

  2. pscattoni scrive:

    Chissà se il viceministro uscente ai trasporti Nencini conosce questa realtà. Questa è la realtà vera del trasporto locale delle nostre zone. È troppo chiedere che venga messa a confronto con la retorica sull’alta velocità a Chiusi?

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