Bettollini tra sicumera e titubanze sulla vicenda Acea

pasticceria-1di Luciano Fiorani

Tempo fa scrissi un pezzo, qui su chiusiblog, che si intitolava: Si scrive Acea si legge Babbo natale http://www.chiusiblog.it/?p=33708

Stasera nell’incontro pubblico sul Bilancio, organizzato dall’Amministrazione comunale presso i locali della Pubblica Assistenza, il sindaco non solo ha confermato quelle impressioni ma si è spinto oltre.

Dopo aver ribadito i termini della vendita del terreno per 2,5 milioni di euro e l’impegno di Acea a bonificarlo e a metterlo in sicurezza idraulica (impegno previsto circa 1,5 milioni), ha specificato che l’investimento complessivo della multiutily sarà di 30 milioni.

Acea si accollerà inoltre (la firma della cessione avverrà nelle prossime settimane) il vecchio depuratore di Sienambiente per dismettere il trattamento di sostanze pericolose e nocive, quali il percolato di discarica; rimarrà in funzione solo il trattamento delle acque reflue di una parte di Chiusi scalo.

En passant, bel colpo di culo anche per Bioecologia che può disfarsi di un impianto obsoleto che continua a dare problemi per le puzze (nella norma, sia chiaro, dice il sindaco). Se poi, come sostiene qualcuno, l’impianto fosse in scadenza nel 2019, non si tratterebbe più di un semplice colpo di culo ma di una cinquina secca.

Ma Acea, dopo aver pagato, tra trippole e trappole, quasi 5 milioni il terreno su cui vuole costruire l’impianto di decarbonizzazione e aver rilevato un depuratore problematico per disfarsene, dovrà poi passare sotto le forche caudine dell’Amministrazione comunale che concederà il benestare alla costruzione dell’impianto solo se: “sarà migliorativo della situazione attuale (dovrà trattare solo rifiuti organici senza far puzze!), se il progetto esecutivo avrà il benestare dell’Arpat (il comune non può spendere in consulenze e dovrà affidarsi a organi istituzionali)”.

Lo storytelling di Bettollini si arricchisce inoltre della disponibilità dell’Amministrazione comunale alla massima trasparenza e condivisione con i cittadini del processo autorizzativo: Ma, ha spiegato ammiccante: intanto 2,5 milioni li abbiamo messi in saccoccia.

Insomma a quei polli di Acea intanto gli abbiamo spillato 2,5 milioni e ora dovranno fare i conti con noi e se non ci piace il loro progetto in quei terreni possono sempre farci una bella pasticceria oltre a trattare le nostre acque fognarie, perchè quelle le dovranno trattare comunque.

Su alcuni aspetti, invece, la sicumera del sindaco si è trasformata in titubanza o addirittura in no comment.

-Perchè la disponibilità a discutere con i cittadini non c’è stata prima della vendita? Non ha risposto.

-Ha detto che non è vero che l’impianto di Capannori era simile a quello che vuol fare Acea qui a Chiusi e che non è vero che non ne esistano altri. Ma, dove sono non lo ha detto.

-Inoltre, sui tempi in cui si è concretizzato l’affare è apparso completamente spiazzato.

Tempo fa, sempre qui su chiusiblog, Paolo Scattoni, aveva posto l’attenzione sulla strana fretta in cui si era sviluppata e chiusa la vicenda della vendita del terreno: http://www.chiusiblog.it/?p=33785 “Il bando per l’alienazione dell’area dell’ex centro carni è del 27 settembre 2017, termine il 31 ottobre. C’è una sola offerta, quella della società ACEA ambiente. L’esame dell’unica offerta è piuttosto veloce. È carente in relazione ai vincoli ambientsli e le previsioni urbanistiche. Nel verbale si dice che il progetto va oltre l’area a bando (l’attuale depuratore di Sienambiente?). In pochi giorni l’integrazione viene inviata. La giunta delibera sui risultati del bando la 271 del 28 novembre, subito dopo la delibera viene posta in approvazione nella seduta del Consiglio comunale del 4 dicembre”.

A fine gennaio, Comune e Acea firmano il contratto di vendita del terreno.

Nell’articolo del Corriere di Siena (Acea spazza via l’incubo Centro carni) a firma Susanna Guarino, mi è sembrato di ricordare che la gionalista parlasse di mesi di trattative tra Acea e Comune di Chiusi. Ho chiesto quindi a Bettollini: quanti mesi è durata la trattativa?

Ha sibillinamente risposto: La frase non è virgolettata. Vale a dire che è un’interpretazione della gionalista e non parole del sindaco.

Si può sempre chiedere alla giornalista come le sia venuto in mente di usare quella espressione per una vicenda lampo.

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Una risposta a Bettollini tra sicumera e titubanze sulla vicenda Acea

  1. pscattoni scrive:

    Giornalista disattenta. Ormai i giornalisti non sono più quelli di una volta.

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