Il premio Goldman Ercolini sul carbonizzatore a Capannori

Schermata-2017-03-10-alle-13.23.05di Paolo Scattoni

Il blitz del sindaco Bettollini sul progetto del carbonizzatore ACEA ha disorientato i cittadini di Chiusi presi alla sprovvista. L’iniziativa del 19 gennaio all’ex cinema Eden ha consolidato la convinzione che al momento la strategia debba essere non un comitato CONTRO a prescindere, ma PER una informazione e documentazione corrette. Abbiamo pertanto cercato di trovare quei riferimenti che potessero aiutarci a costruire informazione e documentazione.

Proprio ieri ho avuto modo di trovare in rete uno di questi possibili riferimenti. Si tratta dell’associazione “zerowasteitaly” Invito tutti a visitare il sito  perché si tratta, almeno a mio avviso, di un eccellenza italiana. L’associazione ha sede a Capannori, provincia di Lucca, ed è presieduta da Rossano Ercolini. È un personaggio conosciuto per essere stato insignito nel 2013 del Goldman Environmental Prize, una sorta di premio Nobel dell’ambientalismo mondiale.

Ho così scritto presentando il problema. Questa mattina ho avuto il piacere di una conversazione con il presidente Ercolini. Conferma di aver seguito il progetto del carbonizzatore proposto proprio per Capannori (e Piombino). Quel progetto è statao sottoposto da parte di Ercolini e dei suoi collaboratori ad un esame molto attento e approfondito. Il risultato è stato quello del ritiro del progetto già in fase di Valutazione di Impatto Ambientale-VIA. Infatti quel progetto presentava criticità gravi difficilmente superabili. Mi ha anche detto che la società Engelia, detentrice del brevetto, è andata in giro per l’Italia a tentare di “piazzare il prodotto” senza successo. Il processo non ha solide referenze industriali, vorrebbe sottrarre spazio al compostaggio e di fatto bruciare le matrici carboniesi che di fatto verrebbero classificate CSS (Combustibile Solido Secondario).

A Capannori, dopo un iniziale confronto non “pregiudiziale” l’opinione pubblica a fronte di un’assenza credibile di “industrializzazione” del progetto ha sempre più dato spazio ai rilievi critici portando poi ad una bocciatura dello stesso. Addirittura si è svolto un tavolo tecnico sullo stesso ma i risultati raggiunti non hanno incoraggiato la prosecuzione concreta dell’impianto proposto. Si è rimasti nel dire che “la tecnologia in oggetto pur meritoria di approfondimenti non trova ancora i presupposti per una sua industrializzazione impiantistica.

Ho ovviamente ringraziato Ercolini per la disponibilità. Spero che gli amici di Capannori possano fornirci utili indicazioni in futuro.

 

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6 risposte a Il premio Goldman Ercolini sul carbonizzatore a Capannori

  1. Romano Romanini scrive:

    L’operazione di sindacati e associazioni di categoria è un bell’esempio di consociativismo. Questo tutti lo sanno ma nessuno lo dice. Clima omertoso e puzzolente per paura, convenienze, interessi diretti e indiretti. Nulla di illecito, tutto stomachevole.

  2. Francesco Storelli scrive:

    ricordiamocene quando andremo a votare

  3. Francesco Storelli scrive:

    è importante ricordarcene quando torneremo a votare

  4. Carlo sacco scrive:

    Proficuo interessamento e corrette constatazioni ma talvolta vista l’attualità mi verrebbe voglia di dire“ buongiorno eh “?.So’ bene che non siete d’accordo ma permettetemi una provocazione che è quella che molte volte il normale procedere di una amministrazione a piccoli passi possa sfociare nello scavarsi la fossa da soli,ma tale provocazione talvolta potrebbe essere più utile e di rottura del consenso che invece altre iniziative.Ci lamentiamo tutti dell’immobilismo della gente di Chiusi ma poi guarda caso a cercare di risolvere i problemi è sempre uno sparuto gruppo di persone che lo fa in maniera disinteressata ed anche non politicizzata e permettetemi di dire nel caso del comitato stesso anche in senso contrario all’appartenenza politica di ognuno ed allora -e so’ bene di essere provocatorio ed oltre la stessa provocazione-perché non facciamo prendere coscienza alla gente che vada tutto bene così come sono state impostate le cose dal Comune almeno se poi la gente sarà costretta ad andare al giro con la mascherina sul naso perennemente si renderà conto di chi remava per la gente o contro di essa visto che non si scuotono nemmeno per una cosa del genere?Il tanto peggio tanto meglio non l’ho inventato io in politica visto che tecnici o scienziati hanno optato per il no ed i politici-quei politici di cui parliamo sempre e che fanno girare qualche volta solamente le balle anche a voi-hanno optato per il si ?

  5. pscattoni scrive:

    Ho consultato un ambientalista conosciuto a livello internazionale. È anche conosciuto per aver “demolito” un progetto gemello di quello di Chiusi per Capannori. Non so cosa si possa fare di più. Ora sindacati e associazioni di categoria ci facciano sapere cosa hanno detto loro i Nobel per la chimica che hanno consultato e organizziamo un bel confronto.
    Non so se Carlo (Giulietti) si è fidat quando quando gli hanno detto (questo Sindaco era in giunta) che il depuratore di Bioecologia era tutto a posto. La credibilità non è in vendita un tanto al chilo nei banchi del mercato.

  6. Carlo Giulietti scrive:

    Verrebbe da dire che, magari, se chi doveva si fosse documentato prima…
    Ma forse quello che serviva è stato fatto, solo che si aspetta a dircelo e quanto è scritto nel post di Paolo (“la tecnologia in oggetto pur meritoria di approfondimenti non trova ancora i presupposti per una sua industrializzazione impiantistica”) è superato, chissà??
    Da cittadino, come faccio a non fidarmi di chi deve tutelare in primo luogo i nostri interessi, la nostra salute?
    Vorrei sostenere che non è possibile non essere fiduciosi, vorrei dire aspettiamo “sereni”,
    purtroppo,
    mi sembra normale anche “cominciare” a dubitare.
    Malauguratamente, i precedenti in cui istituzioni di vario tipo e livello si sono mosse in direzione opposta a quella dell’interesse dei rappresentati, del bene comune, non mancano!

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