Una festa che non dovrebbe dimenticare il referendum

imagesdi Paolo Scattoni

Il PD provinciale ha diffuso il comunicato che riportiamo qui sotto:

Inizierà (…) giovedi 13 luglio il consueto appuntamento estivo con la Festa dell’Unità di Chiusi. “L’anno che abbiamo appena trascorso – commenta il Segretario del PD Chiusino Pamela Fatighenti (foto)-  è stato molto importante per il nostro Partito. Molte le sfide che ci hanno visti partecipi. Da ultimo nei mesi scorsi il congresso per l’elezione del Segretario nazionale del Partito Democratico, che ha  nominato Matteo Renzi alla guida del PD per il mandato 2017-2021. Questi giorni di Festa dell’Unità-, prosegue Pamela Fatighenti- saranno anche l’occasione come tutti gli anni, per  fare un resoconto dell’attività del Comune insieme al Sindaco Juri Bettollini ad un anno dall’ insediamento dei nuovi amministratori e di incontrarci con gli amici e compagni di tutta la provincia per la cena del 17 Luglio, dove  sarà con noi il Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Sanità Toscana Stefano Scaramelli, che ci aggiornerà sulle attività svolte e sui programmi futuri della Regione Toscana.Sarà quindi nuovamente un momento di incontro e dialogo, per stare insieme e divertirsi, come di consueto ci saranno spettacoli, musica e ballo sempre all’ insegna del buon cibo”

Rimane, però, il dubbio che queste siano verifiche poco signifiative e purtroppo molto interne al PD. Pamela Fatighenti cita la rielezione del segretario Renzi, ma non fa cenno al vero evento che ha caratterizzato l’ultimo anno della vita del PD e cioè il risultato del referendum dl 4 dicembre 2016. Un evento rimosso e che dovrebbe invece essere alla base della riorganizzazione di quello che dovrebbe essere il partito della sinistra. Ci sono ancora elementi che caratterizzano una politica progressista da una conservatrice. In quella progressista deve esserci il rispetto dei valori della nostra Costituzione.

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