Possiamo: Orizzonti, un disastro senza trasparenza

possiamo-chiusida Agnese Mangiabene

Nel Consiglio comunale del 19-05-2017 il sindaco Bettollini, rispondendo ad una nostra interrogazione sul Bilancio della Fondazione Orizzonti, ha ammesso lo stato disastroso in cui versano i conti della stessa, confermato dal bilancio pubblicato on-line solamente in questi ultimi giorni.

Dal 2014 siamo tutti a conoscenza del debito della Fondazione; il nostro gruppo ha chiesto più volte chiarimenti e interventi che non sono mai arrivati. Dopo la modifica allo Statuto della Fondazione e l’entrata in scena di Bettollini come presidente, nell’ultimo Consiglio Comunale – a sorpresa – è stato chiesto dalla maggioranza che venissero attuate manovre straordinarie in deroga agli indirizzi; unica motivazione il risanamento del debito. Per la maggioranza, le opposizioni avrebbero dovuto farsi carico non solo di avvallare tale proposta, ma anche di assumerne la RESPONSABILITÀ. La responsabilità di cosa? Non ci sono stati forniti chiarimenti in merito né dettagli degli interventi da intraprendere, nonostante nostra esplicita richiesta. 

Sulla stampa si legge dell’eventualità che il Festival Orizzonti venga annullato. Questa scelta estrema viene fatta passare come unica soluzione possibile e risanatrice. 

Forse Bettollini si dimentica di aver ricoperto il ruolo di assessore al bilancio e poi di Sindaco senza aver mai esercitato controllo e garanzie nei confronti di un ente che stava sperperando fondi pubblici. Forse dovrebbe fare più attenzione nel richiamare alla responsabilità e, come lui, l’assessore alla cultura Lanari e il capogruppo Pd-Psi Annulli, presenti anch’essi in consiglio comunale da quando Orizzonti si è costituita. 

Ci domandiamo se lo stesso metodo di agire venga adottato per tutte le questioni amministrative. 

Qual è il progetto culturale che ha guidato la Fondazione in questi anni? Quali sono i progetti che dovrebbero guidare tutti gli altri aspetti della vita pubblica?

Chiediamo che il Sindaco risponda a tutti i seguenti quesiti: la cancellazione del festival è fondata o meno? Quali interventi saranno programmati da qui all’inizio della stagione teatrale? Come farà la fondazione a pagare tutti i fornitori? Cosa ne sarà della cultura a Chiusi? 

Vista la situazione della Fondazione, vista l’assenza di un direttore al Museo Nazionale, viste le continue proroga del bando per la gestione del Museo civico, della foresteria e della sala San Francesco, non riteniamo opportuno che ruoli così fondamentali vengano ricoperti dalle stesse persone che hanno portato a questa situazione. 

Questa voce è stata pubblicata in ARTICOLO21, CULTURA, POLITICA. Contrassegna il permalink.

7 risposte a Possiamo: Orizzonti, un disastro senza trasparenza

  1. luciano fiorani scrive:

    XStorelli. Non è un rischio è il dettato del sindaco: ripartiremo col volontariato e l’associazionismo.

  2. Francesco Storelli scrive:

    il rischio che tentino di fare “le nozze con i funghi” e ci tocchi un’estate tutta a base di orchestrine delle scuole e recite dei bimbi (che sono gratis)… e dimenticavo… poi non mancheranno porchette e “ochi” a iosa… :-)….. ma di cosa ci lamentiamo!

  3. Bonella Martinozzi scrive:

    Non capisco come mai i Consiglieri dell’opposizione, che più volte hanno chiesto chiarimenti in Consiglio Comunale, devono venire a sapere dalla stampa la situazione del Festival Orizzonti . Non è solo mancanza di rispetto verso le istituzioni ma anche verso i Cittadini. Non possono pensare di essere al di sopra di tutto e tutti . Il Consiglio Comunale non è un “fastidio” che per legge sono tenuti a svolgere .

  4. PMicciche scrive:

    Ha ragione Carlo Sacco, nel microcosmo a Chiusi come nel macrocosmo Italia per le Banche, Alitalia, il Mose a Venezia e le altre centinaia di esempi che potremmo fare di autentiche truffe nei confronti della Comunità. Se la protesta non parte dal basso, non si potrà andare lontano…

  5. pscattoni scrive:

    Si è soliti dire che “il gioco è bello quando dura poco”. Questo è durato decisamente troppo. Si comincia con il bilancio che non viene pubblicato. Poi su richiesta di accesso agli atti arriva. Il consigliere Scaramerlli lo ha con gli stessi tempi lenti del cittadino Scattoni che pubblica subito su questo blog. Nel Consiglio comunale ad una interrogazione di Possiamo si fa seguire una mozione evidentemente preparata prima del consiglio a seguito di un teorico dibattito che non c’è stato e non ci poteva essere perché l’interrogazione non lo prevede. Il sindaco si prende i pieni poteri per il risanamento, lui che è stato uno dei responsabili del dissesto. Poi entrano in scena i giornalisti amici o finti critici. Così si fa filtrare la notizia che il festival non si farà. Poi un secondo giornalista riferisce a Luciano (Fiorani) di una telefonata con il Sindaco sul tema. I cittadini che si sono accollati con le loro tasse questo disastro possono aspettare.

  6. luciano fiorani scrive:

    Vediamo se a voi risponde su che fine farà il Festival Orizzonti, perché so’ più di dieci giorni che gli si chiede ma non c’è verso che gli scappi di dire un semplice monosillabo: si o no.
    Il rispetto per i cittadini non sanno nemmeno dove sta di casa però ci ricordano in continuazione che “amano il loro paese”.
    Questi amano solo la retorica…e le seggiole.

  7. carlo sacco scrive:

    Agnese, io credo come ho cercato di spiegare rispondendo a Miccichè su Primapagina, che il problema vero sia veramente ”culturale e politico”, e credo sia proprio inutile richiamare alla responsabilità quelle persone.Inutile forse nò, ma serve a poco, perchè tolte quelle ce ne sarebbero altre, che farebbero le stesse cose che fanno loro, sostanzialmente avrebbero gli stessi comportamenti poichè l’indirizzo politico al quale soggiacciono è quello che sappiamo, ed il tutto avviene sotto una coltre di totale disinteresse della cittadinanza, che se avesse uno spirito critico li avrebbe già congedati da un bel pezzo.. E’ la gente che dovrebbe fare piazza pulita e finchè soggiacerà ai loro proclami ed ai loro fumi, non sarà questione di nomi,anche se spesso sono anche le persone che fanno le modalità ed anche la sostanza, ma sostanzialmente ogni cosa è predisposta culturalmente perchè tale girone continui a girare così, con qualche incantatore di serpenti in più od in meno, più o meno bravo a vendersi,ma la sostanza non cambia.Richiamare alle responsabilità serve solo a cercar di far vedere al pubblico i loro limiti, ma poi cosa cambia se non cambia da chi ricevono l’imput ?Sento molti che dicono che la prossima volta non andranno a votare ma indiscutibilmente faranno il loro giuoco.Quindi secondo me c’è solo un modo: politicamente e con i numeri toglierli dal potere, a Chiusi come in tutta Italia.

I commenti sono chiusi.