Fondazione Orizzonti: “Faccia come…”

Juri-Bettollini-274x173di Paolo Scattoni

“Faccia come…”. Se ne potrebbe  fare il titolo di un concorso di idee per descrivere ciò che è successo ieri in  Consiglio a seguito della interrogazione di Possiamo sulla Fondazione Orizzonti. Penso valga sicuramente la pena rivedere il video da minuto 29.42 a 1h e 10 minuti. poi ripesa dopo la sospensione (secondo video fino minuto 28). Io ero fra un pubblico, più scarso che mai. Parteciperei al concorso con questa frase: “Faccia come…. se fosse a casa sua“.

Infatti è successo che ieri il consiglio ha votato una mozione che nomina curatore fallimentare dell’impresa uno dei principali titolari dell’impresa stessa.

Vediamo in sintesi cosa è successo. Dopo la risposta all’interrogazione e un breve scambio fra Scaramelli e Bettollini accade il colpo di scena. Il consigliere Agostinelli, ispirato da quel dibattito tira fuori una mozione, che a me è sembrata (ma posso sbagliare) scritta prima con la quale si delega il sindaco anche in deroga agli indirizzi votati a suo tempo votati in Consiglio. In sostanza pieni poteri per rimettere in sesto i conti disastrosi della Fondazione, colpa del bilancio 2014. Ma chi doveva controllare su quei conti? L’assessore al bilancio dell’epoca? Un certo Bettollini? Magari il sindaco? E chi era il sindaco facente funzione nel 2015 e sindaco nel 2016 se non l’attuale “curatore fallimentare” Juri Bettollini? “Faccia come… se fosse a casa sua”, appunto.

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3 risposte a Fondazione Orizzonti: “Faccia come…”

  1. carlo sacco scrive:

    X Agnese. Da” sedicente sinistra” a cespugli del cavaliere…” il passo è breve in fondo. Infatti è col Cavaliere che a livello nazionale stanno vedendo tutti e due che non c’è via d’uscita se non quella della stretta collaborazione a togliersi dai guai l’un con l’altro, e perchè solo in quel modo forse avranno la speranza di continuare a governare. E’ proprio vera la scritta che fotografai in un muro a Rieti: ”da un popolo di lotte ad un popolo di lotterie”…

  2. Agnese Mangiabene scrive:

    Ricordate ne “L’ottavo nano” la parodia che Guzzanti faceva della Casa dele Libertà? “La casa delle libertà, dove ognuno fa un po’ quel cazzo gli pare!”
    Credo che questo sia diventato l’emblema della politica degli ultimi anni, di chi ci ha governati e di chi ci sta governando, risorto dalle ceneri di un berlusconismo che, di fatto, non si è mai spento. Non mi stupisce che questa Amministrazione segua tale filone… e purtroppo, c’è poco da ridere, anche guardando Guzzanti.

  3. Luca Scaramelli scrive:

    se la cantano e se la suonano. se non fosse un dramma ci sarebbe da ridere.

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