Statuto orizzonti: un dibattito inadeguato

Schermata del 2017-02-09 10:59:43di Paolo Scattoni

Ero presente alla seduta del Consiglio Comunale di ieri per la parte che ha riguardato la modifica dello Statuto Orizzonti. Devo dire subito che è stato un dibattito dal quale non si è capito nella maniera migliore la materia. Per non essere accusati di ipercriticismo il consiglio è quello di ascoltare il dibattito. Non si è capito in quale misura il testo dello statuto sia stato sia modificato, ma almeno una lettura dei punti modificati più importanti doveva esserci. Così anche il pubblico poteva capire un po’ di più.   Aspettiamo pazientemente la pubblicazione sull’albo pretorio. Da quello che ho capito è che il presidente sarà il Sindaco e che ci sarà una sorta di direttore generale capace di valutare la gestione e soprattutto i conti.Questo dovrebbe semplificare e rendere più efficace la gestione.

I due gruppi di opposizione hanno lamentato sostanzialmente due punti. Il primo che la presidente dimissionaria in carica dovesse essere ascoltata e soprattutto individuare un percorso partecipativo. Il sindaco e la maggioranza hanno ribadito che questo percorso c’è stato (tavolo della cultura delle conferenze programmatiche). Tutti hanno comunque concordato sulla valorizzazione anche delle risorse locali.

Per quello che ho capito un dibattito reale potrà forse avvenire una volta che sia stato reso pubblico il bilancio 2016.

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12 risposte a Statuto orizzonti: un dibattito inadeguato

  1. PMicciche scrive:

    Questo argomento ha una centralità sia locale che nazionale, essendo il settore dove l’Italia dovrà investire di più in futuro. Tornando a noi, prima vi era una diarchia con il Presidente (che agiva come un Sovrintendente, con piena responsabilità gestionale e un Direttore artistico); ora si prefigura anche un sovrintendente “light”(?). Nelle Fondazioni liriche il Presidente, quasi sempre il Sindaco della città, ha funzione di supervisione politica; qui a Chiusi non saprei. Potrebbe essere così – e allora la differenza rispetto a prima sarebbe poca – oppure il Presidente ha un ruolo più attivo e allora bisognerà vedere in quale modo: se prendendo una quota del lavoro dell’ex Presidente, lasciando al nuovo ruolo solo un compito più amministrativo.
    Fin qui per inquadrare l’appassionante analisi dei ruoli. Essi però sono solo degli strumenti e va capito a cosa dovranno servire. Una siffatta ipertrofia come si relaziona con l’Assessorato alla Cultura? Vedo molte sovrapposizioni, se la Fondazione agirà rispetto a quanto viene dichiarato. Se invece la Fondazione ha una funzione di mero bypass tecnico per gestire le risorse, tutti questi ruoli – a cui aggiungere Consiglio di Indirizzo e Consiglio di Gestione – mi sembrano davvero un’eccessiva burocratizzazione.
    Ammetto un mio peccato, mentre rileggevo lo Statuto della Fondazione; mi sono ritrovato a sorridere, talvolta bonariamente, talvolta storcendo la bocca. Di questo chiedo venia.

  2. pscattoni scrive:

    Lo statuto della Fondazione orizzonti (http://www.fondazioneorizzonti.it/wp-content/uploads/2016/01/Statuto-Fondazione-Orizzonti-dArte.pdf) è composto da 22 articoli. Qualcuno ci può dire quali di questi articoli è stato modificato e come? A me sembra cosa semplice e permetterebbe a tutti noi di confrontarci con maggiore cognizione di causa.

  3. pscattoni scrive:

    Parole, parole, parole….La retorica come qal solito abbonda. L’altro giorno eravamo al 21° posto, oggi fra i primi dieci, magari la prossima settimana superiamo il Festival dei due mondi, se non l’abbiamo già fatto. Io credo che si potrà discutere seriamente dopo che:
    1) Avremo letto il trsto dello statuto modificato:
    2) Avremo letto la relazione di fine mandato di Silva Pompili, soprattutto in relazione alle risorse spese, quelle disponibili e il defcit accumulato da coprire e in che tempi.

  4. PMicciche scrive:

    Certo questa storia della Fondazione di Orizzonti deve smuovere chissà cosa se mi è giunta poco fa una telefonata da parte di una persona insospettabile che, con strani giri di parole, mi ha parlato di questo argomento senza però dire nulla. Perchè a me, che a Chiusi ci sto davvero poco? Oppure cosa voleva sapere, visto che non sono in possesso di notizie da dare e nemmeno ho interessi personali in questa vicenda? Mah!
    Peraltro leggendo oggi le dichiarazioni sula stampa, continuo a non capire, perchè sia le dichiarazioni del Sindaco che dell’Assessore sono assai generiche al netto dei paroloni: “La nostra mission sarà proprio questa ovvero da un lato sognare e crescere …Il nostro obiettivo sarà far crescere la nostra città facendola diventare un punto di riferimento del mondo dell’arte a tutti i livelli…Il nuovo Statuto della Fondazione Orizzonti D’Arte, oltre a riconoscere l’importanza del lavoro e dei programmi finora svolti permetterà un’ottimizzazione generale delle energie coinvolte soprattutto in termini di coordinamento e attuazione dei programmi e degli indirizzi. La nuova impostazione permetterà, quindi, da un lato di continuare il percorso intrapreso nella produzione di arte e cultura a livelli nazionali e internazionali e allo stesso tempo di coinvolgere maggiormente le espressioni artistiche locali del territorio”. Ma perchè, anche prima non erano questi gli obbiettivi? Cosa è cambiato nel frattempo…

  5. roberto donatelli scrive:

    X PMicciche…..concordo, specialmente sul paragone che è precisamente quello che avviene a Chiusi.

  6. Paolo Scattoni scrive:

    Le incertezze interpretative di Paolo (PMiccichè) di quanto si riesca a percepire dal dibattito in consiglio, in un certo senso mi tranquillizzano. Lunedì scorso la commissione cultura ha discusso delle modifiche statutarie. Poi quella discussione è arrivata in consiglio dando per scontato che la si conoscesse. Il pubblico ovviamente non la conosceva e non si sa quindi cosa sia stato esattamente deciso. Aspettiamo fiduciosi la pubblicazione all’albo pretorio.

  7. PMicciche scrive:

    Donatelli, la prego, lasciamo stare il paragone con La Scala ma casomai questo andrebbe fatto con le centinaia di piazze italiane che in estate ospitano eventi spettacolari e che vengono puntualmente chiuse al traffico, incluse le vie limitrofe. Quello, nel caso, è il paragone da fare. Chiusi, le assicuro, è quantomeno nella media. Molte di queste manifestazioni, tra l’altro, sono quanto di più bello il nostro paese possa offrire e rappresentano una grande opportunità per il turismo culturale, oltre che per le popolazioni del territorio. Il discorso è un altro e dipende dalla coerenza con l’obbiettivo che ci si è dati e la sua eventuale bontà. Se ne valesse la pena, si potrebbe fare anche il sacrificio per alcuni giorni, che ne dice? Casomai, quello che va valutato è se davvero ne vale la pena. Vediamo se riesco a spiegarlo con un esempio alla buona: se va a farsi un’elettromiografia vedrà le stelle dal dolore ma lo sopporterà perchè ha bisogno di una diagnosi; se invece qualcuno le infila gli stessi aghi nelle gambe per divertirsi, non credo glielo lascerebbe fare con la stessa sopportazione. Mettiamola così.

  8. roberto donatelli scrive:

    La Pergola – Firenze capienza 1350 posti. Alla Scala, capienza 2030 posti, e silenzio assoluto ( e via dicendo. )
    Piazza Duomo, capienza circa 250 posti e il silenzio non può, semplicemente, essere assoluto non importa cosa uno faccia per cercare di ottenerlo.
    Orizzonti è fra i primi dieci spettacoli di arte in Italia, giustamente, non credete che sarebbe meglio allestirlo in un posto che sia degno del suo livello artistico? Il Teatro è già predisposto per l’aria condizionata, ma necessita di un motore. Forse la spesa potrebbe essere messa alla voce ‘ riqualificazione del Teatro’, rimane la capienza che è di circa 400 posti.
    Vorrei fare alcune domande ad Orizzonti: qual’è stata la percentuale di persone a cui è stato detto ‘ spiacenti-esaurito’ rispetto a coloro che sono venuti allo spettacolo, specialmente il primo anno?
    Perchè un tale spettacolo viene allestito in Piazza Duomo?
    Perchè a Chiusi, un Paese con circa 400 abitanti e circa 300 posti auto?
    Perchè fino alle 1 del mattino in Piazza XX settembre viene emessa ‘musica dal festival’ a tutto volume?
    ‘Musica dal festival’ un corno, è tutta musica da discoteca.
    Il dibattito, secondo me, si dovrebbe svolgere su queste domande.

  9. carlo sacco scrive:

    Paolo Miccichè mi sei piaciuto non poco quando hai parlato che per non sapere girare nè a destra nè a sinistra si sbatta nel centro….ma dirò anche che a volte forse si possa fare una supervalutazione di quello che accade, pensando che sia il risultato di ”roba studiata” con mezzi e modalità sopraffini. Molte volte è proprio la casualità con la quale possono venir determinate certe scelte ed anche certi cambiamenti che non è assoggettata ad alcuna norma che si pensa che possa essere razionalmente pensata ed applicata.Sono gli altri che spesso affibbiano tale figura alle situazioni. In pratica volevo dirti che è come la pasta del pongo che rimaneggiata e qualunque forma assuma , rimane sempre pongo….la stessa storia del babà napoletano.

  10. PMicciche scrive:

    Francamente non saprei, in questo caso il Direttore artistico c’è già e serve un Amministratore che però, se ben capisco, non deve guidare la barca. Il lavoro della Fondazione però non dovrebbe certo coincidere con il solo Festival e quindi va capito il “reale” mandato di Cigni, visto che egli è anche un regista in carriera e potrebbe essere impegnato spesso e in modo imprevedibile, salvo lasciarsi tempo libero per la preparazione del Festival e la sua onerosa gestione sul campo. In tutto questo, diventato il Sindaco Presidente, che funzione avrebbe il suo Assessore alla Cultura in una logica di funzionamento istituzionale? Insomma, se non visto in una modalità “espansiva”, mi sembra piuttosto l’acquisto di una macchina di grossa cilindrata – con i suoi costi aggiuntivi – da usare solo in città.
    Comprendo che una Fondazione permetta la gestione delle risorse con più flessibilità di quella diretta ma, ancora, dipende dal volume di attività che si vuole fare, altrimenti ci sono forme alternative: per organizzare un evento all’anno, magari non si crea una Srl ma un’Associazione oppure ci si appoggia a qualcun altro per le singole occasioni. In questi anni ho provato a capire a dove si mirasse ma non ci sono mai riuscito; magari dipende da me – e lo dico non in senso ironico – perciò se qualcuno me lo spiegasse sarei contento.

  11. pscattoni scrive:

    xPaolo PMiccichè. Non sono un esperto e probabilmente la tua interpretazione è quella corretta. Per questo una lettura dei cambiamenti introdotti poteva aiutare gli ignoranti come me. Spero che qualcuno, che era lunedì in commissione, ci possa inviare qualche chiarimento.

  12. PMicciche scrive:

    Scusa Paolo, mi pare di aver capito che il Sindaco diventerebbe presidente del Consiglio di Indirizzo, come avviene peraltro anche nelle Fondazioni Liriche. Il Sindaco poi, nelle Fondazioni, nomina un Sovrintendente per la gestione e questi un Direttore Artistico. Questa modalità non avrebbe quindi nulla di strano. Semmai è strana la motivazione per cui questa modifica verrebbe fatta. Dice testualmente il Presidente della commissione Cultura: “dare una responsabilità diretta al Sindaco può essere il modo per un riavvicinamento tra il lavoro della Fondazione e la Cittadinanza”. Dice questo dopo aver precisato che il Festival Orizzonti è stato riconosciuto tra i primi dieci in Italia sebbene sembri che i chiusini non l’abbiano notato. Tralasciamo sulle classifiche, perché chiunque del mestiere sa come vengono assegnate le medaglie e preoccupiamoci più del secondo aspetto. Questo è preoccupante perchè potrebbe significare: “Bravo Cigni hai fatto un bel Festival ma siccome io devo pensare ai miei cittadini, da ora in poi esso deve essere da me supervisionato; intendendo così anche chi vi debba partecipare.
    Cigni avrebbe tutte le carte in regola per gestire un Festival di “immagine” esterna, teso a portare acqua ad una strategia di comunicazione in tal senso, potrebbe essere pericoloso invece se dovesse rivolgersi al territorio in senso ruffiano e para-elettoralista. A volte per non sapere se girare a destra o a sinistra si sbatte nel centro…

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