Rifiuti: tra raccolta differenziata e guai giudiziari

rifiutida Anna Duchini*

Nel Consiglio comunale di ieri l’assessore Micheletti e poi il sindaco Bettollini, contestando le affermazioni del consigliere 5Stelle Bonella Martinozzi, riguardo al costo della Tari (tassa sui rifiuti) e ai guai giudiziari di Ato e SeiToscana, hanno detto che i cittadini di Chiusi sono molto soddisfatti del servizio raccolta e smaltimento rifiuti, che siamo arrivati al 70% di raccolta differenziata (benissimo) ma che solo raramente c’è qualche voce che si lamenta delle bollette troppo alte. Solo noi incontriamo cittadini che si lamentano delle bollette troppo care?

Quanto ai problemi giudiziari, secondo il sindaco, i 5Stelle farebbero bene a pensare a quelli che hanno a Roma, facendo finta di non sapere che qui da noi si parla di soldi dei cittadini e non di eventuali procedure non corrette. Non una parola, ovviamente, sulla tempesta giudiziaria che ha investito il nostro sistema dei rifiuti che ha portato ad arresti e sostituzioni in serie ai vertici di Ato e SeiToscana. La Guardia di Finanza di Firenze che segue l’inchiesta ha detto che il costo della corruzione finisce nelle bollette.

I nostri amministratori, tra un selfie e l’altro, hanno sentito queste affermazioni? Hanno inoltre detto che a loro non risulta che le nostre bollette siano tra le più alte d’Italia. Presto ci sarà un Consiglio comunale straordinario sull’argomento richiesto dai due gruppi di opposizione (5Stelle e Possiamo) e sentiremo cosa hanno da dire alle nostre osservazioni. Come sempre la magistratura farà il suo corso ma gli elementi per dare un giudizio su come è stato organizzato l’antieconomico sistema dei rifiuti che ci tocca pagare ci sono già tutti.

E i 5Stelle li avevano visti e portati a conoscenza dei cittadini ben prima che intervenisse la magistratura.

* Meet up Chiusi-Movimento 5Stelle

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Una risposta a Rifiuti: tra raccolta differenziata e guai giudiziari

  1. carlo sacco scrive:

    Finchè la gente voterà questi benefattori la vignetta di Cipputi con l’ombrello che l’operaio ha all’altezza del tergo mentre sente il suo capo che glielo appoggia mentre gli sussurra da dietro :”tranquillo, è nostro”, sarà sempre attuale.

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