Innovazione locale procede (nonostante tutto)

prototipodi Paolo Scattoni

È  iniziato su Primapagina un dibattito sulla utilizzazione del complesso della chiesa di Santo Stefano, affidata senza bando, all’associazione Asservizio. Alcuni degli esclusi rivendicano almeno la possibilità di partecipare all’uso di quello spazio in quanto associazioni culturali meritevoli. Forse modestamente si dovrebbe prevedere lo stesso accesso a un’attività importante come quella che negli ultimi due anni si è sviluppata intorno a Laboratorio Ambiente prima e Innovazione Locale poi. I prodotti sono stati documentati anche in questo blog. Sull’onda di quel successo si dovrebbe cominciare a pensare alla istituzione di un FabLab di supporto ai giovani che sempre più numerosi si avvicinano al mondo dei maker. Anche in questo caso si è persa ‘ultima occasione per un accesso a quegli spazi per attività importanti collegate con la scuola, ma che si possano usufruire di un accesso indipendente. Non importa, ormai ci siamo abituati.
D’altra parte il
Comune sta investendo per la creazione di uno spazio per Start Up, per imprese cioè che vogliano sviluppare produzione innovative. Qui però la cosa è difficilmente spiegabile. Le fasi che caratterizzano lo sviluppo da parte di giovani idee innovative sono molte e progressive. All’inizio il lavoro sul classico salotto di casa, poi magari in garage, successivamente in uno spazio attrezzato magari vicino a un FabLab. Solo dopo si ipotizza lo sviluppo commerciale con una Start Up. Allora non va bene iniziare dalla coda. O ci sono già “clienti” pronti oppure è difficile trovarne. Il problema è quindi quello di creare le condizioni per far maturare un ambiente in cui si possano sviluppare i quattro passaggi di cui abbiamo detto. Altrimenti si rischia non solo di sprecare i 120.000 euro previsti per la ristrutturazione della Casa del Leggere e dello Scrivere, ma anche impegnarsi senza significativi risultati nella costosa gestione di quel progetto.
In questo tripudio di occasioni mancate e di a
ltre assai dubbie e comunque costose Innovazione locale procede per la sua strada. È stato acquistato il dominio da parte dell’associazione e un bel po’ di spazio sul provider Auba. Da ora in poi è possibile accedere al sito semplicemente digitando: innovazionelocale.it
L’attività comunque continua. Il progetto
Aulapulita (monitoraggio dei parametri di schemapossibile inquinamento ambientale negli ambienti scolastici procede: Marco Lombardi sta per chiudere la prima fase del lavoro. In base al prototipo la cui prima fase è ormai completata è possibile calcolare i costi della realizzazione di una postazione stand alone che va da i 110 euro con componenti acquistate in Cina a 150 con componenti certificati. Costi un po’ più alti invece se la postazione deve essere messa in rete ( 122 euro con componenti cinesi e 200 con componenti certificati).

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2 risposte a Innovazione locale procede (nonostante tutto)

  1. pscattoni scrive:

    Uno dei geniali studenti dei progetti di cui abbiamo parlato mi chiede di pubblicare un brevissimo commento, ma non il suo nome (non capisco, ma mi adeguo).
    “Il problema non è il posto dove lavorare bensì avere il materiale necessario per poter lavorare . Riguardo i corsi sarebbe meglio iniziare a spiegare la programmazione di Arduino (linguaggio IDE) al posto di fare lezioni su programmi già fatti da terze persone (per esempio il progetto dei droni, utile per far capire il funzionamento di un Drone ma inutile per capire come funziona un Arduino ecc..)”.

    Quanto richiesto è già presente nella programmazione del prossimo corso. La quarta lezione infatti sarà dedicata alla programmazione IDE che è quella propria di Arduino.

  2. pscattoni scrive:

    Si meglio non farsi distrarre troppo e lavorare. Poi ci sono anche quelli che si barcamenano.

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