Per Chiusi un credibile progetto di sinistra

possiamodi Luca Scaramelli

La lista “Possiamo Sinistra per Chiusi”, è nata con l’intento di ridare vita alla politica fatta di progetti, elaborazione, confronto di idee tra i cittadini, dopo anni in cui la maggioranza che amministra il nostro comune l’ha trasformata in una campagna elettorale permanente, usando esclusivamente slogan e proclami propagandistici.
In queste settimane di campagna elettorale, abbiamo proposto il nostro programma incontrando i cittadini e le diverse associazioni presenti nel territorio, un programma che grazie a questi incontri si è arricchito e ampliato, a riprova del contributo che le molteplici competenze presenti nella nostra comunità possono fornire, se adeguatamente coinvolte, e non considerandole solo soggetti passivi da utilizzare come serbatoio di voti.
Fin dalla nostra costituzione ci siamo dati un metodo di lavoro che privilegiasse la proposta, il nostro programma è stato costruito col tentativo di dare un’identità al nostro comune e un progetto organico per quella che sarà la Chiusi del futuro. Appare chiaro però che era irrinunciabile svolgere anche un’analisi di ciò che negli anni passati è mancato. La precedenti due amministrazioni hanno peccato nell’eccessivo personalismo, isolando innanzitutto il nostro comune rispetto ai comuni vicini, e distinguendosi poi per scelte che hanno privilegiato la grande progettualità, tutte scelte poi dimostratesi inadeguate al nostro paese e fallimentari. Ne è risultato un grande spreco di risorse che di fatto non ha determinato sviluppo dal punto di vista economico, né creato nuovi posti di lavoro, ma che anzi spesso si è rivelato dannoso anche dal punto di vista ambientale. Si pensi all’area che doveva ospitare il centro merci, al mai realizzato nuovo stadio, all’area ex centro carni per la quale a tutt’oggi non esiste un progetto realizzabile e credibile, all’area ex fornace per la quale non c’è stato ancora un intervento forte da parte dell’amministrazione per divenire ad un accordo con la proprietà. Senza dimenticare poi una politica per il commercio fatta di interventi a pioggia, senza un progetto preciso. E infine il mancato sfruttamento di quella che è senza dubbio la nostra principale risorsa: il patrimonio archeologico e il territorio che lo ospita.
Per questi motivi abbiamo voluto dare priorità a tre parole che abbiamo ritenuto fondanti per immaginare il futuro della nostra città: LAVORO, AMBIENTE E CULTURA, abbiamo voluto costruire il nostro programma seguendo la traccia di queste tre parole e lo abbiamo fatto pensando che non dovessero costituire uno slogan o un semplice proclama fine a se stesso. Le abbiamo pensate come riferimento a valori tradizionali della sinistra, ma al tempo stesso le vediamo di grande attualità e imprescindibili per il futuro, perché crediamo che ogni giorno debba essere rinnovata la lotta a difesa del nostro territorio e delle sue risorse messe in pericolo da uno sviluppo sempre più insensibile e selvaggio.

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