Pubblicità progresso

di Luciano Fiorani

Una volta al solo pensiero si sarebbe stati apostrofati con i peggiori epiteti dall’universo femminile di sinistra e da tantissimi compagni.

Oggi, con assoluta nonchalance, si possono ammirare i manifesti affissi per il paese che annunciano: “Miss Italia alla festa de l’Unità di Chiusi scalo”.

Segno dei tempi, ma anche di un partito che pare aver smarrito la bussola.

Qui non si tratta di stabilire il valore e il significato di una discutibile manifestazione ma più semplicemente di buon gusto. Se si pensa di rincorrere forze politiche popolari su questo terreno (miss Padania) perchè non affondare il colpo e, dopo la canonica sgambata, eleggere “miss Chianina”?

Le tante donne che sono impegnate in politica e più segnatamente quelle del Pd , di solito così attente alle “quote rosa” e alle pari opportunità, non hanno nulla da eccepire su un’iniziativa di questo tipo che definire di dubbio gusto, per un partito di centrosinistra, è il meno che si possa dire?

Pare chiaro che i fischi delle donne di Siena rimediati da Livia Turco e Rosy Bindi ancora non bastano.

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17 risposte a Pubblicità progresso

  1. lucianofiorani scrive:

    Berlinguer ti voglio bene: splendida e dissacrante rappresentazione di un mondo.
    Bei tempi, tutto sommato, almeno la speranza di un mondo più giusto era ancora viva.

  2. Nicola Nenci scrive:

    Scusate ma il dibattito mi ha fetto venire in mente lo spezzone di questo film. Lascio a voi il giudizio.

    http://www.youtube.com/watch?v=KPOEIbkqyIA

  3. marco lorenzoni scrive:

    Solo per informazione: Il 28 luglio, mentre a Chiusi si dibatterà con Scaramelli e Bettollini, a Rigaiolo (vocabolo di Sinalunga) interverranno D’Alema e Rosy Bindi. Non è proprio la stessa cosa, con tutto il rispetto.
    P.S. Rigaiolo è località famosa per una fonte di acqua curativa che fa… cacare. Beh, anche D’alema a dir la verità…

  4. marco lorenzoni scrive:

    Ma un po’ di sana “gnocca” vi fa proprio schifo?
    Siete i soliti vetero comunisti bacchettoni…
    E’ vero che una settimana fa a Siena (non a New York) c’è stata una manifestazione nazionale del rinato movimento femminista “Se non ora quando”, e che a quella manifestazione c’erano un sacco di donne del Pd…
    Ma il Pd di Chiusi, ridotto com’è (basta guardare che congresso ha fatto) che volete che sappia della manifestazione senese.? Se ne saranno accorti che l’hanno fatta? Mah… Inutile continuare a stupirsi. Il Pd questo è. Punto. E avanti con Miss Italia… E poi dicono di Berlusconi e delle Olgettine…

  5. clucenti scrive:

    la discussione dello scorso anno era funzionale a creare l’illusione di un dibattito in corso nel partito…non temete quest’anno niente dibattiti o leader nazionali…scommettiamo?

  6. carlo sacco scrive:

    Solo adesso ho letto questo post. Ma scusate, di cosa vi meravigliate ? Per l’8 Marzo alla Casa del Popolo di Moiano sono anni che fanno lo spogliarello maschile davanti uno stuolo di donne supercaricate con gli uomini che si smutandano……..Qualche anno addietro scrissi ad uno dei massimi dirigenti provinciali se fosse stato decoroso il tutto anche se fatto in una sala affittata a terzi ma pur sempre dentro la Casa del Popolo per la quale intere generazioni di militanti si sono sacrificate, tassate ed hanno lavorato con abnegazione per affermare una cultura giusta , umanizzante e democratica ed ancor prima hanno preso le botte, l’olio di ricino,galera e miseria ” a fette”.Mi risposero che non potevano farci nulla,l’avevano affittata e quindi gli affittuari ci facevano quello che pareva loro più conveniente.Questo è il partito che si propone a governare l’Italia, senza cultura, senza radici, in preda ad una ottenebrata e vergognosa crisi morale, economica, sia delle dirigenze ma anche dei militanti, perchè è anche a quest’ultimi che tutto questo sembra ”normale”.Questa è la sottocultura che i Vs. dirigenti sapevano bene che si sarebbe affermata.Non c’è futuro signori e sono e saranno ca… amari per i Vs. figli.Tale è la logica delle cose e ci stiamo arrivando a passi veloci….

  7. lucianofiorani scrive:

    Sono d’accordo con Paolo Scattoni ma i dibattiti (se ci saranno) verranno annunciati, come al solito, all’ultimo minuto e con qualche volantino all’interno della festa.
    Per le miss invece si è tappezzato il paese.
    Evidentemente gli interessano più le belle gambe che le discussioni.
    Come dargli torto (con l’aria che tira nel Pd chiusino)?

  8. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo che si debba boicottare l’iniziativa. Non concorderei invece se l’invito al boicottaggio fosse esteso all’intera festa. L’anno scorso i dibattiti della festa furono una delle poche occasioni per il confronto. Non conosco il programma, ma spero che anche quest’anno si possa partecipare a qualche interessante inziativa politica.

  9. anna duchini scrive:

    non avevo mai sentito che una sergretaria politica si fosse dimessa perchè riconosciuta in un film porno.
    E’ quanto è successo a quella del circolo del PD di S. Miniato.
    Ma ci sono molte altre donne che difendono la propria dignità nel più completo oscuramento dei media.
    Donne disertiamo questa festa maschilista.

  10. Una tornata di Miss Italia alla Festa dell’Unità (sig) a Chiusi? Ma scusate, c’è da stupirsi? No! Rientra tutto nel rincoglionimento generale estivo (e non) al quale siamo sottoposti. In casa a quelo televisivo e fuori con tutte le sagre e sagrette del nulla e di più. Quindi l’edizione 2011 della fu Festa dell’Unità di Chiusi
    non poteva essare da meno!! Un misero luna park di bassa lega e basta e con una pizza nemmeno troppo
    buona. Da molti anni, purtroppo. Tutto normale.
    Un salutone a tutti.

  11. Mentre a Siena c’è stato il “Se non ora quando” (con pochissima pubblicità, tra l’altro), a Chiusi si farà Miss Italia…. direi che la nostra cittadina è sempre al passo con quanto succede intorno… Mi chiedo: ma ci rendiamo conto di dove stiamo sprofondando? Dove abbiamo messo la nostra dignità? Cosa ne pensano le donne del PD chiusino?

  12. luca scaramelli scrive:

    non si parli più di deriva verso la peggiore sottocultura, si parli semmai di un processo ormai compiuto, per laurearsi in berlusconismo a pieni voti ci mancavano solo le miss scoscianti, peggiore espressione dei tempi di merda che stiamo vivendo, adesso non manca più niente, il peggio è che credo non siano più in grado neppure di provare un po’ di vergogna. Ma in che mani siamo finiti.

  13. clucenti scrive:

    che il concetto di cultura a Chiusi sia bizzarro lo si vedeva già dagli insopportabili “Zelig”. Si deve finanziare per forza Mediaset (che gestisce direttamente gli artisti e il marchio) per avere uno sconosciuto e poco divertente battutaro a Chiusi?non so ma di certo so che l’albero si riconosce dai frutti…..

  14. lucianofiorani scrive:

    Anche qui la seconda che hai detto: l’ultima campagna elettorale chiusina.
    E posso parlare con cognizione di causa avendo “battuto” le varie frazioni del comune.

  15. Nicola Nenci scrive:

    Credo che Francesco (Storelli) riguardo al modus operandi dell’approccio con le frazioni, abbia accennato ad alcuni argomenti di estremo interesse.
    Una tecnica (che fa riferimento allo studio dei fenomeni antropologici) ben studiata e molto in voga fra i pescecani che operano nel business della consulenza politica è quella di far leva su alcuni espedienti finalizzati a compattare il corpo sociale, concentrandosi su questioni di comune sentire, come la provenienza geografica circoscritta a determinate aree, o o la comunanza di tradizioni storiche – spesso fittizie e create ad hoc – e di religione o ancora l’individuazione di un comune nemico. Queste strategie hanno spesso lo scopo di manipolare la volontà delle masse a partire da un senso comune, per indirizzarle verso il consenso nei confronti di coloro che si ergono a garanti dei localismi, in contrapposizione contro gli estranei usurpatori che fanno da padroni a casa delgi altri.
    Questa descrizione ricorda più le strategie politiche della Lega Nord, o alcuni fenomeni dell’ultima campagna elettorale chiusina?

  16. Nicola Nenci scrive:

    Già quando ero nel PDS, poi DS ci furono alcune resistenze (che sfioravano il perbenismo più retrogrado) ai concorsi di bellezza per l’organizzazione di quella che un tempo si chiamava La Festa de “L’Unità” e ricordo che un anno, il più importante concorso del capitalismo estetico non venne ospitato a Chiusi. Vorrei che non si leggesse nessun accento moralista in ciò che scrivo, perché credo che ogni donna (come ogni uomo) debba essere libera di usare il proprio corpo come meglio crede. C’è da dire, infatti (e senza intento giustificazionista) che spesso non tutti hanno le possibilità per eccellere in merito e quindi spesso si ripara sull’aspetto estetico, che di certo ripaga meglio e più in fretta. Con categorie diverse, invece, rifletterei su coloro che incentivano il commercio delle doti estetiche come segni di distinzione.
    Per quello che mi riguarda non ho nessun pregiudizio nei confronti della festa (che non ricordo nemmeno come si chiama), perché è una cosa che non mi riguarda più, ormai. Solo per far capire il mio punto di vista: negli ultimi anni ho cercato di scoraggiare mio padre dall’aiutare nella cucina del ristorante, perché mi sembra assai illogico lavorare gratuitamente per i servi dei padroni, ovvero gli stessi che poi usano le risorse della festa per finanziarsi campagne elettorali a sfavore di coloro che hanno contribuito a quei finanziamenti. Per concludere, trovo nei concorsi di bellezza un così scarso interesse che l’ultima volta che ho messo piede ai giardini durante la fine di Luglio fu per partecipare al concorso di poesia che Paolo Giglioni organizzava alla libreria, puntualmente in concomitanza con le selezioni delle Miss.

  17. Molti anni fa ci ribellammo solo alla voce che alla festa dell’unità si facesse una serata con la lotta femminile nel fango e la cosa rientró subito. Ora sembra che il “renzismo”=”berlusconismo” imperante non sia arginabile e dobbiamo limitarci a dolerci e prendere le dovute distanze.
    So di diventare impopolare affermando quanto segue, ma avevo letto qualcosa di simile nella propaganda di una inizistiva a montallese. Forse tutto rientra in un progetto più ampio di “montallesizzazione” del territorio. Si sa la cultura dominante è quella adesso. Credo che le frazioni abbiano i loro diritti, ma di qui a farne il riferimento estetico mi sembra una operazione azzardata.
    Le miss “coscialunga” le vedo bene per una festa al campo sportivo dopo una corsa di biciclette, ma non alla festa democratica tra le più importanti della zona. (Per decoro non la chiamo festa de l’unità). A quando miss maglietta bagnata? Ora mi sono sfogato! La parola ai difensori del regime!

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