Quanto ci vuole per sapere se le opere dello stadio sono state collaudate?

le-tribune-del-nuovo-stadiodi Paolo Scattoni

Quella dello stadio è una storia lunga. Inizia ufficialmente con il sindaco Ceccobao. La squadra di calcio aveva avuto qualche successo che nell’idea degli amministratori di allora doveva tradursi in un’opera pubblica prestigiosa. In realtà la squadra era soltanto un pretesto. L’idea sottostante era che il settore delle costruzioni potesse ancora una volta rilanciare un’economia che cominciva a dare segnali di crisi. In questa logica si debbono inquadrare opere sostanzialmnte inutili (e di dubbia qualità estetica) come la pensilona e le esagerate previsioni di nuova edilizia residenziale. Come al solito chi si azzardava a mettere in dubbio questo assunto da keinesiani “de noantri” veniva ignorato o nel migliore dei casi criticato.

Si va dunque avanti con lo stadio. L’appalto viene vinto da un’impresa di Forlì, la Lamone Moreda.

Iniziano i lavori per lo stadio di Chiusi e diventano un punto di merito per la campagna elettorale delle amministrativa del 2011. A quanto è dato di capire il primo stralcio viene consegnato in ritardo e poi tutto si ferma. La tanto invocata necessità per un nuovo stadio non c’è più. Non si sente neppure la necessità di un minimo di autocritica. Ma tant’è.

Questa impresa comunque deve portare sfiga. Infatti c’è un altro blocco delle opere nel vicentino dovuto alla stessa ditta. Un altro blocco dei lavori e revoca dell’appalto a Spiazzo nel Trentino. Infine l’ultimo dopo che la Lamone Moreda si era resa inadempiente per un lavoro ottenuto dopo il fallimento di una ditta (la Elle Due fallita e poi inquisita per infiltrazioni mafiose) per lavori di ampliamento dell’aeroporto Marconi di Bologna. 

Per quanto riguarda Chiusi, le opere sono ormai sostanzialment ferme da alcuni anni. La consegna del primo stralcio completato, a quanto se ne sa, è di un anno fa. C’è stato un collaudo? Personalmente non lo so. Mi sono rivolto a un paio di consiglieri ormai da diverse settimane ma non me l’hanno saputo dire. La consigliera Fiorini ha presentato un’interrogazione, ma poi non era presente in Consiglio e se ne riparlerà alla prossima puntata. Così mentre si favoleggia di un palazzetto bis non si sa neppure che cosa abbiano detto i collaudatori, se pure hanno detto qualcosa. Il consigliere Cioncoloni mi ha assicurato di aver fatto una domanda di accesso agli atti. Ma che problema c’è? A un consigliere si può dare l’informazione entro pochi minuti.

Il compito del Consiglio è quello di indirizzare, ma anche controllare Sindaco e Giunta. Di questi tempi in cui tanto si parla di “mafia capitale” e numerose vicissitudini poco edificanti su e giù per l’Italia, chiediamo soltanto di essere rassicurati.

 

 

 

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8 risposte a Quanto ci vuole per sapere se le opere dello stadio sono state collaudate?

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Oggi si celebra l’anniversario della morte di Napoleone. I napoleoni locali sono sempre vivi e vegeti e auguriamo loro lunghissima vita. Se però imparassero a essere un po’ meno arroganti non sarebbe male. Ad oggi la risposta scritta all’interrogazione Fiorini sul collaudo delle opere non è stata fatta pervenire all’interessta. In teopria doveva essere pronta per il consiglio del 1° di aprile. Non fu discussa per l’assenza della consigliera Fiorini, ma comunque, essendo scritta, doveva esserci. Nel consiglio del 29 il sindaco ha citato il testo scritto, che però ad oggi (5 maggio ore 13) non le è stato recapitato.

  2. carlo sacco scrive:

    No, quale acqua, è la Toscana che in forme diverse è così Roberto, che ha una concezione stabile e permanente di se stessa al di sopra di quella degli altri, che in ogni comunità diversa, dove vengano a contatto fasce sociali diverse questo si avverte.La Toscana è portatrice sì del suo grande patrimonio storico e culturale e della qualità di vita ma anche accanto a tali livelli,permane la crassa ignoranza della sua gente rispetto a problematiche sociali come la politica,dove si scontrano interessi, e non si fa altro che evidenziare il livello di arretratezza culturale della classe politica che dirige ed ancor più di come la gente comune possa reagire. Il trasformismo qui la fa da padrone e la gente per cultura e per necesità molto più ben mascherata che nel sud italia, batte le mano. Il concetto di sinistra da queste parti riguarda pochi, tantomeno i nostri governanti locali, e se questo è quanto, ciò che ne esce è lo spettacolo indegno che vediamo intorno. Un territorio unico al mondo, un contenitore di grande bellezza e di grande cultura,ma il cemento che la tiene insieme e che la lega è l’ignoranza. C’è chi sta peggio senz’altro, ma fa incazzare il fatto che se tanti altri luoghi avessero quello che abbiamo noi dentro il contenitore forse i cittadini camperebbero un po’ meglio.Non voglio essere scurrile ma ricordati come disse la vecchina.

  3. Paolo Scattoni scrive:

    Ieri mercoledì 29 aprile in consiglio comunale il sindaco ha risposto alla interrogazione della Consigliera Fiorini. Il collaudo ancora non c’è. Sarà interessante ritornare su questo argomento perché la risposta apre a considerazioni significative…. al di là della propaganda sul secondo palazzetto.

  4. roberto donatelli scrive:

    Se al tempo del fascismo c’era un ‘ povero diavolo’, oggi si sono moltiplicati esponenzialmente! Io rimango convinto che ci sia qualcosa nell’acqua!!

  5. carlo sacco scrive:

    Roberto, durante il fascismo, in un paese a 6 km da Chiusi e precisamente Moiano, c’era un povero diavolo che più poveri di lui non si poteva essere.Lo sai qual’era il suo slogan gridato ad alta voce ?:”abbasso i poveri !!!. Morale:chi è povero non solo è povero perchè non ha denaro sufficiente per campare ma è soprattutto povero -a Chiusi si dice -di gnegnero e quindi è un fatto culturale il pensare col cervello degli altri, perchè come a quell’epoca di tal povero diavolo c’era quella del regime di propaganda oggi ce n’è una molto più subdola,giornaliera che parecchi hanno assunto come normalità, e tutte queste sono persone ”normali”od almeno reputate tali. Questo cosa vuol dire?Che fondamentalmente,seppur con livelli diversi dell’istruzione,della comunicazione,della consapevolezza, permangono nelle persone stati di totale dipendenza utilizzati dalla politica massificata che tiene le corde dei media e che fa loro indirizzare le idee verso direzioni univoche,allontanandone una seppur minimo senso critico di ciò che si vada a raggiungere.Ed allora Roberto se l’Italia è questa,sai per quanti anni assisteremo al fatto di quanti sindaci dopo aver fatto propaganda al posto dei fatti reali e dopo aver messo luci alle scalette e fatto marciapiedi si candidino alla Regione ? La colpa-se colpa si può chiamare-alla fine non è la loro, ma della gente.

  6. roberto donatelli scrive:

    …purtroppo il punto é proprio quello: “…che ci siano tanti ad essere felici di essere stati presi in giro.” E se invece di essere felici fossero contenti, cioè gli facesse comodo?

  7. pscattoni scrive:

    Ma come si fa a fare tutta la grancassa sulla riutilizzazione delle opere realizzate se il collaudo non è stato fatto? Ci avevano detto che speravano di riprendere i lavori per la trasformazione di quanto realizzato nel secondo Palazzetto dello sport entro maggio. E come farebbero se non si è ancora verificato dopo più di un anno se le opere del primo stralcio rispondono a quanto previsto dall’appalto?
    La verità è che si è discusso sul nulla. Tutte le manfrine sul progetto, sulle banche cattive che non vogliono assumersi il rischio, che comuque sarebbe stato il Comune a metterci i soldi per realizzare la nuova opera riutilizzando l’incompiuto sarebbero state una gigantesca presa in giro.
    E mi pare che siano tanti ad essere felici di essere stati presi in giro. Contenti loro……

  8. luciano fiorani scrive:

    A quel che ne so il collaudo ancora non è stato fatto. Che tipo di problemi ci siano non è dato sapere (almeno ai comuni cittadini).
    Con questo biglietto da visita il sindaco precedente è andato (per un po’ di tempo) a fare l’assessore regionale e quello attuale sta dando l’assalto al seggio da consigliere regionale.
    Ulteriori commenti mi paiono inutili.

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