Cosa c’è dietro una propaganda fuori misura?

scara manifestodi Paolo Scattoni

Sono testardo e poi alla mia età è difficile dire che la politica non serve a niente dopo che per una vita hai pensato e agito in maniera diversa. Certo quello che di questi tempi si legge sui giornali non aiuta, ma io insisto.

Se si fa politica, però, la si deve fare bene. La politica è comunicazione, confronto e non propaganda.  La propaganda non aiuta e purtroppo  i primi segnali della campagna elettorale non fanno sperare bene.

A Chiusi c’è un manifesto del sindaco-candidato che ringrazia i 1472 che hanno sostenuto la sua candidatura. Ma che senso ha? I 1472 li conosce perché ha chiesto loro una firma bastava allora un semplice mail o per quei pochi che ancora non la usano una semplice telefonata. Si è preferito invece la propaganda.

C’è poi il mistero dei 1472 che sono diventati 372 così come certifica il sito provinciale del PD. Cosa può essere successo? Probabilmente l’aspirante candidato Scaramelli non  ha raccolto le firme soltanto fra gli iscritti così come prevede lo statuto del partito. Il che non deporrebbe a favore dell’aspirante candidato.

Non è un caso che il regolamento che si è dato il PD toscano per le candidature preveda un minimo del 4% degli iscritti ed un massimo del 6% (tra le 270 e le 430 firme). Il significato del limite massimo è proprio quello di non creare pressioni sugli organi provinciali e regionali chiamati a scegliere fra tutti coloro che si sono candidati.

Perché non tornare a uno stile più sobrio e cercare il confronto affinché vengano eletti davvero i migliori.?

Per quanto riguarda il PD fra qualche giorno la direzione provinciale deciderà i tre candidati uomini su quattro che hanno raccolto le firme. Per le donne non ci dovrebbero essere problemi essendo solo due quelle che hanno raccolto le firme necessarie.

Come ho già avuto modo di dire chiusiblog  sarà felice, per il poco che può, di favorire un dibattito basato sulla conoscenza di tutti i candidati di tutte le liste. Basta inviare un breve testo di non più di 3000 battute dove comunicare agli elettori:

cosa fa per vivere, come ha operato nella politica e nel sociale, infine dichiarare come intende operare se eletto.

 

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5 risposte a Cosa c’è dietro una propaganda fuori misura?

  1. pscattoni scrive:

    xCioncoloni e xFiorani. Secondo me si può tentare di impostare un dibattito che costringa i candidati a confrontarsi. Si potrebbe partire dai problemi della provincia di Siena e capire quale dei candidati è più adatto a contribuire come consigliere regionale.

  2. carlo sacco scrive:

    Condivido pienamente ciò che dice Cioncoloni ma le ragioni per cui l’andazzo è questo sono un fatto culturale di una fascia generazionale ormai molto larga che non ha vissuto la storia da dove veniva, non l’ha compresa,e che si rifiuta tendenzialmente di esaminanrne le ragioni e che bolla di vecchiume tutto il resto.Per tale fascia l’importante è arrivare alla meta agognata intesa come successo personale, lo scopo sociale è intrinseco e viene dopo, come seconda finalità. Sono come i nuovi talebani che nella loro ”furia iconoclasta” hanno capito che è più facile con gli strumenti di oggi arrivare alla meta distruggendo i simboli di quello che li ha preceduti perchè tale azione comporta visibilità e falsa sostanza, accompagnando il tutto da analisi pressappochistiche. Il raccolto credo che non tardi ad arrivare, per tutti e per tutta la società, mentre permane il consenso politico di milioni di persone, che magari affondano economicamente ma restano convinti che sia quella che viene loro prospettata l’unica via d’uscita. Non li sfiora nemmeno lontanamente il dubbio che siano l’espressione di una classe politica attraverso la quale si ripropone il solito dominio di classe sulla società( Jobs act di cui la Confindustria ha accolto a braccia aperte i provvedimenti)”Cambiare” per loro è un verbo che non esiste.Subalternità
    è normalità.

  3. Come disse Cetto Laqualunque, riferendosi però alle tasse: “La propaganda è come la droga, se ci entri non ne esci più”.
    Io penso che per i politici-amministratori il sistema di disintossicazione esista: rimandarli a fare il proprio lavoro, ammesso che ne abbiano uno.
    Il problema è trovare qualcuno che ce li rimandi dal momento che gli amministratori si sono impossessati di tutti gli organismi decisionali, alla faccia della tanto conclamata democrazia costituzionale.

  4. luciano fiorani scrive:

    C’è poco da fare è più forte di lui.
    La propaganda, ammoniscono i saggi, può essere spiritosa e perfino interessante bisogna però non dimenticare mai che è fatta quasi esclusivamente di esagerazioni e falsità.

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