Quando si fa passare materia marrone per cioccolata

di Paolo Scattoni


Molti sicuramente ricorderanno che in campagna elettorale qualcuno promise, fra le tante belle favole, un utilizzo innovativo per l’area dell’ex centro carni: produzione di energie alternative.

Si guardarono bene dal dirci quale produzione. Noi allora abbiamo fantasticato: chissà, sarà la produzione di qualche modello innovativo di pannelli, qualche brevetto rivoluzionario per il solare a concentrazione o magari per nuovi materiali per il fotovoltaico….

Sono bastate poche settimane per scoprire la verità (già per altro da tempo conosciuta da chi quelle promesse faceva) che cancellava le nostre illusioni da mulino bianco. Si trattava infatti dell’insediamento di un impianto insalubre di prima classe per la produzione di pellet da ricavare dai residui del depuratore. E cosa depura il depuratore? materiali che non vengono prodotti a Chiusi o nei dintorni ma rifiuti che provengono da diverse parti d’Italia.Si veda al riguardo l’articolo di Giampaolo (Tomassoni). Chissà poi perché in quelle parti non si dotano di impianti come questo. Il tempo di fare una veloce meditazione e poi ripartiamo senza prima dire che recentemente politici felici ci hanno fatto balenare la possibilità della futura costruzione di un termovalizzatore per bruciare i pellet. Suvvia vogliamo proprio ignorare i vantaggi di una produzione di energia a chilometri zero?

La storia di quel depuratore è già stata raccontata, in passato; richiamò la curiosità della magistratura e se non ricordo male ci furono anche arresti.

Ma non lasciamoci distrarre e continuiamo. Oltre un anno fa, senza che a Chiusi i cittadini fossero informati, la Provincia convoca una conferenza dei servizi per approvare il progetto della società Bio-Ecologia, proprietaria dell’impianto di depurazione, proprio per l’impianto insalubre di prima classe per la produzione dei pellet. La conferenza si interrompe perché occorre una variante al PRG per la nuova destinazione. Il comune si guarda bene di informare i cittadini e subito dopo le elezioni, nella prima seduta utile (prima delibera della seduta) porta la “variante”. E qui c’è il volteggio immaginifico del nostro Consiglio comunale: questa non è proprio una variante non verrà pubblicata secondo le procedure della legge urbanistica.

E come è possibile? Il Comune utilizza la stessa legge utilizzata dalla provincia per la conferenza dei servizi (il decreto legislativo 152/2006) che però non può utilizzare.

Capisco che a questo punto chi legge si è perso. Posso riassumere: questo crostino dell’impianto insalubre viene approvato senza che a Chiusi lo si possa dibattere o almeno “osservare” da parte di chiunque interessato. Tali osservazioni richiederebbero le controdeduzioni deliberate dal Consiglio comunale per poi passare il tutto alla Regione per la definitiva approvazione.

SOLO A QUEL PUNTO LA PRATICA RITORNA IN CONFERENZA PERCHE’ ANCHE LO SPECIFICO PROGETTO VENGA APPROVATO.

Allora si capisce perché c’è tanta ritrosia nel far vedere le carte. Addirittura si pretenderebbe che nella domanda di visione della documentazione si specificasse quale sia l’interesse del richiedente a prendere visione della documentazione. Evidentemente non si sa (ma molto più probabilmente si fa finta di non sapere) che la visione degli atti che si riferiscono a procedure e dati ambientali ricadono sotto specifiche norme. Sembra che la loro ignoranza si applichi anche alla convenzione di Aarhus, sottoscritta dall’Italia che prevede la visione della documentazione ambientale “senza che il pubblico debba far valere un interesse al riguardo”. Insomma anche noi sappiamo leggere.

Cerchiamo allora di capirci, noi sappiamo distinguere la roba marrone dalla cioccolata.

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3 risposte a Quando si fa passare materia marrone per cioccolata

  1. anche io baratterei volentieri uno scivolo per bambini in meno con una azienda insalubre di prima classe in meno…… e credo che me ne sarebbero grati i miei figli e quelli degli altri.
    Sindaco…. perchè vuoi rischiare di avvelenare i nostri figli??
    Se sei un padre di famiglia anche tu, sindaco, ripensaci… te ne saranno grate le generazioni future… fai qualcosa che ti faccia passare davvero alla storia!

  2. luca scaramelli scrive:

    appena eletto il sindaco facendo anche lo spiritoso si vantò di aver mantenuto la prima promessa elettorale comprando lo scivolo nuovo che aveva promesso alla figlia in caso di vittoria, mi sembra che gli riesca più difficile mantenere le promesse serie, una è quella della trasparenza e della comunicazione coi cittadini, nelle quali è bravo nelle cerimonie con fascia tricolore un po’ meno nelle questioni importanti come questa sulla bioecologia per la quale si è ben guardato di indossare la fascia e andare a parlarne ai cittadini, c’è un’altra questione sulla quale ha fatto promesse non mantenute (si veda anche il filmato su youtube della presentazione della sua candidatura al minuto 12.20 circa) ed è il piano strutturale che furbescamente pur sapendo di riferirsi all’estate 2012 annunciò in uscita per questa estate, salvo affermare, come fa berlusconi che era stato male interpretato.
    Per chiudere sull’argomento bioecologia, visto che in campagna elettorale e nei primi mesi di amministrazione il sindaco ha molto usato l’immagine della propria figlia spesso anche in maniera strumentale (vedi 2 giugno consegna della costituzione), vorrei ricordargli, anche se non sono uno specialista in pneumologia che la merda che fuoriesce dalle aziende insalubri di prima classe, ai polmoni dei bambini non fa lo stesso effetto dell’aria di montagna, questo anche perchè non essendo al centro di cronache mondane due bambini ce li ho anche io e mi piacerebbe crescessero in un paese sano.

  3. lucianofiorani scrive:

    L’ingarbugliamento procedurale (la variante fa parte del progetto e non è più variante) che andrà comunque dipanato non può nascondere la grave scorrettezza politica che la maggioranza ha messo in atto in questa vicenda.
    Stefano Scaramelli in campagna elettorale ha ripetutamente parlato di trasparenza e partecipazione, poi alla prima occasione si fa tutto alla “mutina” (come al solito).
    Davvero si ritiene che la questione non meritava di essere discussa prima con i cittadini? E se non questa, quali questioni porteranno in discussione prima di essere approvate? L’immissione o meno di qualche chilo di boccaloni nel lago?

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