Fiorini interroga sulla stazione: il sindaco pensi anche al presente

di Rita Fiorini Vagnetti

Interrogazione circa i collegamenti ferroviari nel nostro territorio

PREMESSO

Che la costruzione negli anni ’60 della Direttissima Roma-Firenze, voluta dai governi di allora per accorciare le distanze da Milano a Roma e soprattutto per dimezzare i tempi di percorrenza del tratto Firenze-Roma divenne più agevole e corto di oltre 45 Km)

Che risultarono così in esercizio due linee: la vecchia e lenta, destinata ai treni regionali e la nuova destinata ai treni veloci (intercity)

Che per quasi trent’anni la nostra storica stazione, utilizzando le sue interconnessioni ha potuto beneficiare, insieme ad Arezzo e Orvieto, dei servizi veloci (intercity) con enorme vantaggio socio-economico delle zone limitrofe e per quanto ci riguarda dell’area senese

CONSIDERATO CHE

Con l’avvento dell’Alta velocità, Trenitalia e Ntv, le società concessionarie, senza il benestare del governo e della Regione hanno di fatto espropriato i diritti acquisiti di tutti i cittadini toscani residenti a sud di Firenze,dirottando i treni intercity nella LINEA LENTA riservando solo ai loro clienti VIP il diritto di correre velocemente

CONSTATATO CHE

I nostri sindaci di Chiusi mai preoccupati di questo disagio, non presentando formali osservazioni o proteste, hanno lasciato declassare la nostra stazione ridotta a gestire soltanto i treni regionali.

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE

Le connessioni ferroviarie veloci sono una ricchezza e un valore aggiunto dal punto di vista sociale ed economico per le popolazioni delle nostre zone

La nostra utenza richiede un collegamento ferroviario veloce per gli spostamenti da e per la capitale, proprio la stazione di Chiusi, già esistente come MEDIO-Etruria, andrebbe semplicemente favorita di instradamenti ottimali per incanalarsi, più agevolmente, nella Direttissima. Si lascino perdere Montallese, Ponticelli o altre fantasiose e costosissime ipotesi.

Che l’esclusione dalle fermate delle linee veloci ha provocato e sta provocando danni ingenti a tutta l’economia e disagi alla popolazione, specialmente alle zone di Chiusi, Chianciano, Amiata, Valdichiana e Siena stessa. Che i cittadini per recarsi a Firenze, Roma Milano o Napoli sono talvolta costretti a ritornare all’uso dell’auto privata

INTERROGA IL SIG. SINDACO

Per conoscere le proprie considerazioni al riguardo

Se ha chiesto a Rete ferroviaria italiana e Trenitalia almeno due fermate delle frecce rosse o simili utilizzando le attuali interconnessioni, come ha fatto Arezzo

Se non sia opportuno, in alternativa, ripristinare gli intercity con la connessione veloce con le stazioni di Firenze e Roma

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3 risposte a Fiorini interroga sulla stazione: il sindaco pensi anche al presente

  1. pscattoni scrive:

    …. o al posto della stazione.

  2. luciano fiorani scrive:

    La discussione intorno alla nuova stazione ha avuto un merito (involontario): quello di far tornare a discutere del problema dei collegamenti ferroviari nella nostra zona.
    Negli anni solo i ferrovieri e i pendolari hanno posto il problema ma è rimasto circoscritto in quegli ambiti. Ora, pare, che anche le forze politiche, sociali ed economiche se stiano rendendo conto.
    Certo, la prima risposta (costruiamo una nuova stazione sopra l’ex centro carni) è deprimente ma speriamo che a forza di ragionarci se ne rendano conto tutti; a meno che non ci siano altri giochini “sotto la stazione”.

  3. carlo sacco scrive:

    Sig,ra Fiorini, oltre alle Sue domande che condivido poste al Sig.Sindaco,doveva farne forse un altra ancora e che è quella del perchè una somma così ingente possa essere preventi- vata con una nonchalanche approssimativa che ha dell’inverosimile,invece di dirottarne una senz’altro minore sul rafforzamento dei moduli esistenti con particolare riguardo all’utenza periodica di bacino esistente sul pendolarismo, sulle strutture del materiale rotabile che sono da terzo mondo.Forse anche nel Suo partito Sig.ra Fiorini sembra che le attenzioni siano rivolte a tutti dal momento che anche lei nomina il pendolarismo e che Lei stessa dice che sia disastrato,ma nella realtà poi sono solo quelle rivolte al risparmio di manciate di minuti delle quali possa fruire una utenza di fascia sociale diversa da quella giornaliera dei pendolari ?
    Anche Lei mi sembra di capire che individui come necessità assoluta,che poi -diciamocelo francamente-fà reddito e qualità di vita delle persone,il ripristino delle connessioni intercity che comprenderebbe le ragioni della 3°domanda che manca.Peccato solo che la strategia che Trenitalia ha messo in campo non coincida con certe idee prospettate.Ed allora a chi viene tirata la volata? Mica per Lei Sig.ra,ma sarei stato curioso dell’analisi seguita dal Sindaco nella risposta.

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