Stazione in linea: prima delle bandiere politiche una seria analisi tecnica

di Paolo Scattoni

E’ passato più o meno mezzo secolo da un’iniziativa sulla possibilità di costruire a Chiusi un centro carni per l’intera Italia centrale. Questa iniziativa avrebbe dovuto portare sviluppo a Chiusi e rilanciare il settore agricolo. Il teatro Mascagni era pieno all’inverosimile perché l’ospite d’onore Amintore Fanfani, non ricordo se allora fosse presidente del consiglio o ministro.

Il progetto era stato pensato da tre personaggi locali di spicco: l’onorevole Loris Scricciolo, il segretario della Democrazia Cristiana locale e il presidente della delegazione locale della Confcommercio. I comunisti invece non parteciparono più per spirito di competizione che non per convinzione.

Ricordo che fra i numerosissimi interventi di appoggio ed elogio per l’iniziativa ve ne fu uno in dissenso: quello dell’allora presidente dell’Ente Maremma Tommaso Morlino, che in seguito diventerà senatore democristiano. Ebbene Morlino disse chiaramente che il progetto prospettava un investimento del tutto fuori scala che non avrebbe conseguito i risultati sperati.

Nessuno riprese quell’intervento che rimase del tutto isolato. Il grande centro carni si fece ed è poi finito come tutti sappiamo.

Certamente si può legittimamente affermare che se quell’impianto fosse stato gestito in maniera efficiente poteva andare in tutt’altra maniera. Forse, però, come riconoscimento postumo a Tommaso Morlino si può anche dire che un minimo di approfondimento sui dati che probabilmente Morlino possedeva andava fatto.

Io credo che la richiesta di un approfondimento tecnico il più possibile oggettivo e neutrale debba essere fatto prima di fare della bandiera di MediaEtruria un elemento di aggregazione politica. L’ironia della storia sembra in questo caso dispiegarsi in pieno. Dopo mezzo secolo sulla stessa area poteremmo andare incontro a un fallimento molto simile a quello di mezzo secolo fa.

Chi ha letto i miei interventi sa come io la pensi su questo progetto. Da ora in poi cercherò di evitare giudizi di valore e invece portare elementi di conoscenza, per quanto so e posso. Spero che molti altri facciano lo stesso.

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