La sorpresa per uno spettacolo di qualità

 

Pubblico volentieri questa nota di un villeggiante, che si firma “Critico musicale in pensione”. Lo ringrazio. (P.S.).

di Mario Paris

Mi trovavo in vacanza a San Casciano e una piccola locandina a colori, molto accattivante nella sua fattura, attira la mia attenzione: PIETRO MASCAGNI – L’AMICO FRITZ.

La mia reazione è un misto tra lo stupore e la gioia: l’ultima volta che vidi in teatro quest’opera fu nel 1973 al Teatro Bellini di Catania con voci che allora andavano per la maggiore. Ammetto di non conoscere nessun artista di questa produzione ma la curiosità è così tanta di rivedere quest’opera raramente eseguita che prendo la macchina e mi dirigo a Sarteano.

Il mio stupore si accresce quando vengo messo al corrente che anche le eredi del Maestro Pietro Mascagni sono presenti ad ascoltare questa Compagnia di giovani voci. Il mio stupore si accresce quando le luci si abbassano e incominciano a sentirsi le voci: serietà, impegno, professionalità e davvero belle, belle voci.

Tralasciando i ruoli minori, Beppe lo zingaro (interpretato dal mezzosoprano Paola Cacciatori) sfodera una bella voce brunita e accattivante. Scenicamente il catalizzatore della serata, un po’ il grillo parlante della storia, il baritono Allan Rizzetti che, oltre alla ineccepibile resa scenica, ha sfoderato una voce pastosa e morbida, non risparmiandosi però in momenti da pelle d’oca quale la frase “non attende che te” nella scena della bibbia. Suzel era il giovane soprano Caterina Rufo.

Voce calda e sensuale multicolore. L’avrei voluta forse un po’ più spigliata ma la giovane età sicuramente gioca a sfavore . Capace di note in pianissimo, ha lanciato un bell’acuto nel duetto “imparadisa il cor” che, insieme al tenore, ha fatto esplodere incessanti battimano nel pubblico. Il tenore Gabriele Barinotto è una voce di tenore lirico leggero, corretta e piacevole.

Ineccepibili il maestro al pianoforte e il violino solista che hanno commosso durante tutta l’esecuzione e sopratutto durante il celebre intermezzo. Maestro concertatore era un giovane direttore che ha diretto l’intera opera seguendo passo passo i cantanti in ogni singolo istante.

Alla fine dell’opera applausi scroscianti seguiti dal bis della scena finale dell’opera dedicata alla famiglia Mascagni e un breve discorso di ringraziamento da parte del baritono. Alla fine dell’opera un breve rinfresco nel foyer del teatro. Arrivano gli artisti e ci si accorge, nel sentirli parlare, che sono persone umili e affabili, oltre ad essere giovani e belli, il che non guasta mai, sia in scena sia fuori scena.

Peccato che, lo dico con una nota amara, iniziative di questo livello artistico vengano raramente prese in considerazione dai teatri e dai comuni, preferendo ai teatri pieni di persone entusiaste, ragnatele e sipari pieni di polvere. 

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4 risposte a La sorpresa per uno spettacolo di qualità

  1. pscattoni scrive:

    Maestro Rizzetti, spero di potervi riascoltare anche prima. Siete riusciti a contattare il Comune di Chiusi e la Fondazione Orizzonti? Da queste parti c’è attenzione per la lirica. Sarebbe davvero un peccato che non si riesca a mettere in scena L’amico Fritz al Mascagni. Basta davvero poco. Sono sicuro che l’amministrazione e in particolare l’assessore alla cultura risponderanno positivamente.

  2. Allan Rizzetti scrive:

    Buongiorno e grazie per il Vostro entusiasmo. Grazie anche per la gentile ospitalità su queste pagine. È vero. A dicembre saremo ancora in queste stupende zone per alcune recite della Cenerentola di Rossini, alla quale seguirà in estate ancora un’opera buffa Rossiniana. Vi aspettiamo numerosi per una bella serata di musica insieme. M. Allan Rizzetti

  3. pscattoni scrive:

    Sì, l’intenzione della compagnia è quella di mettere in scena La Cenerentola di Rossini.
    Ormai le caratteristiche di queste rappresentazioni sono chiare: spettacoli a basso costo e di buona qualità. L’unica richiesta che la compagnia coordinata da Allan Rizzetti fa è la disponibilità gratuita dei teatri. C’è qualche teatro di questa zona pronto a raccogliere la proposta?

  4. luciano fiorani scrive:

    Sorpresa è la parola giusta. Sorpresa ad esempio che queste esibizioni si ripetono nelle nostre zone da quattro anni senza che nessuno, finora, ne abbia fatto menzione.
    Il prossimo anno sembra che verrà messa in scena un’opera di Rossini.

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