L’informazione che non c’è

di Paolo Scattoni

Che l’informazione sia potere lo sanno anche i bambini. Come sia distribuito questo potere è meno facile comprenderlo. Chi possiede le televisioni e i grandi giornali comanda, ce lo dicono le cronache politiche, soprattutto quelle degli ultimi venti anni. Meno chiaro è capire con quali meccanismi. A livello locale poi è ancora più difficile. Per un sovrapporsi di impegni, ma anche per scelta, non ho scritto su chiusiblog per capire se questa necessità di informazione in forma partecipata e volontaria avesse ancora un senso.

Secondo me ce l’ha. Quello che manca, però, è la volontà di partecipare. Anche i social network locali sembrano essere carenti da questo punto di vista. Farò qualche esempio, non è ovviamente una trattazione esaustiva. Solo un piccolo assaggio.

1) Inquinamento da nichel. La questione era stata sollevata da Primapagina, poi trattata anche qui. Un gruppo di cittadini aveva presentato un esposto anche alla magistratura. A quel punto si sono mossi (almeno così si dice) i comuni interessati, l’ARPAT, la Forestale,… mancava soltanto l’aviazione e la marina. Dopo alcune settimane è arrivato un comunicato (che è stato pubblicato anche su Chiusiblog) da parte del consigliere della lista Primavera Cioncoloni che rassicura sulla pericolosità di quella fonte inquinante. Dei motivi non si sa nulla. La rassicurazione di Cioncoloni è basata su un rapporto scritto frutto di tutto quel dispiegare di forze? Sicuramente esiste, altrimenti come avrebbe fatto il consigliere Cioncoloni ad informarci? Lo si può leggere da qualche parte?

2)  Lo stadio di Pania. la vicenda è stata molto dibattuta. Come noto la decisione è stata presa dalla giunta Ceccobao della quale il sindaco attuale era autorevole membro. E’ stato acceso un mutuo che paghiamo da anni. A un certo punto ci è stato detto che quello stadio non poteva più essere costruito. Non sarebbero stati soldi persi perché sarebbe stato trasformato in un centro sportivo con piscina. Anzi poteva essere il nuovo palazzetto dello sport. Poi si è detto ce potevano essere i privati a finire l’opera. E’ stato fatto un bando per una prima espressione di interesse. Si sono fatti vivi due imprenditori che però non hanno dato seguito nel successivo bando, quello vero. Che succederà dunque al nostro (di contribuenti) investimento? Rimarrà un non finito come tanti che costellano il Sud Italia? E’ possibile leggere questi elaborati e dove?

3) A proposito di opere di dubbia utilità. Era stato posto il problema del famoso centro merci. Anche in questo caso si sono spesi un bel po’ di soldi (soprattutto fondi europei). Ora c’è una strada che non porta a niente. Non si capisce come possa funzionare il centro merci. Ci sarà stato, immaginiamo, un collaudo in cui si sarà sicuramente fatta una verifica fra il realizzato e il progetto. C’è stato un controllo da parte degli uffici dell’Unione Europea? Anche su questo la domanda del cittadino curioso potrebbe essere: dove posso leggere i risultati? ?

4)  Urbanistica. Come noto il piano del 1974 ancora in vigore sarà sostituito quando si arriverà all’approvazione del Regolamento Urbanistico. Per ora c’è il Piano Strutturale. C’è anche un incarico per il Regolamento Urbanistico. Sarò stato distratto, ma a me non risulta che ci sia stata una consultazione dei cittadini. Ora poi con l’obbligo della Valutazione Ambientale Strategica questa consultazione deve essere fatta sin dall’inizio. E’ possibile leggere qualcosa?

5) Il palazzo delle Logge. Il pezzo più pregevole del patrimonio comunale, come noto, è stato concesso in locazione a una società privata. Ci fu detto allora che era un grande vantaggio per la città e soprattutto per il suo centro storico perché avrebbe portato 50 (51?) nuove famiglie. Alcuni dicono che in quello stabile vi lavorano una ventina di addetti. Una parte di questi sono pendolari e pochissimi si sono invece trasferiti affittando casa nei comuni di Città della Pieve e Chiusi. Vero, falso? Forse è arrivato il momento di fare un primo bilancio.

Solo alcuni esempi che però dimostrano come il cittadino comune non riesce a trovare le informazioni che riguardano la vita della città. Gaber cantava che la democrazia è partecipazione. Senza, però, un’adeguata informazione la partecipazione non è agevole. C’è chi è stato eletto per fornirla e per controllare che venga fornita.

 

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Una risposta a L’informazione che non c’è

  1. carlo sacco scrive:

    A primo sentire rintuzzo la mia prolissità perchè sò bene che è stancante.Credo che la tua storia personale sia costellata di interventi e spinte magari giudicate dagli altri come testarde e quasi al limite dela fissazione su certi argomenti con i quali hai incalzato il Comune in termini se non altro di richiesta di trasparenza.Per direzioni diverse e talvolta parallele,magari la tendenza sia mia sia tua a disquisire sugli argomenti potrebbe essere interpretata con similitudini di parellelismo quasi ”border line”, la tua o le tue più mirate su argomenti precisi, le mie su atrgomenti più generali.La risposta al quesito che poni, anche se a te non sembrerà in tema e tenderai a dire che siano due cose separate, l’ho data nell’ultima risposta a Battilana di oggi, della quale ti ho pregato se la ritrovi negli spam di pubblicarla anche se ho sforato di poco le 1400 battute.A te sembrerà fornita quasi da un dissociato,a me che l’ho scritta invece no,poichè la ragione di quelle risposte che tu rilevi come non fornite, sono la diretta dipendenza di ciò che io dico all’amico comune Battilana.

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