Il labirinto di Poggio Gaiella in un recente libro di Roberto Sanchini

di Paolo Scattoni

Con i graditi auguri di Pasqua Roberto Sanchini mi ha segnalato la pubblicazione del suo ultimo libro “Dialoghi con Plutone. Il labirinto di Poggio Gaiella e non solo”. L’ho ordinato tramite Amazon   e ho scoperto un libro gradevole anche se essenziale nella veste tipografica. E’ un viaggio fra i tanti contributi che dal XIX secolo ad oggi si sono confrontati con i misteri di questo complesso.

Non sono certo io che posso scrivere una recensione su un’opera come questa. Spero che anche Chiusiblog possa ospitarne una adeguata.

Vorrei, però, fare un paio di riflessioni su quanto scritto nella presentazione del volume che dice molto dello stato d’animo dell’autore. Prima di tutto una testimonianza dell’amore per il patrimonio artistico della nostra città troppo spesso maltrattato. Questo l’incipit della presentazione:

“Per il complesso sepolcrale che in Etruria doveva aver avuto pochi uguali la rigogliosa cintura di ginestre che ad ogni primavera rifiorisce su Poggio Gaiella è una corona di spine, reazione selvaggia della natura alla cupidigia e all’incuria degli antichi violatori e dei moderni(…). Sottrarre un monumento del genere a un destino irreversibile d’ingiurie minute – si pensi ai graffiti di tanti visitatori ignoranti- sembra a tutt’oggi un’impresa ciclopica come l’opera di chi lo eresse e scavò nel banco sabbioso le tante stanze delle tombe ed i cunicoli del suo labirinto”.

Nella stessa presentazione si comprende, però, che i “dialoghi” non riguardano solo lo scritto, ma il recente percorso nella malattia del suo autore, che coglie l’occasione per ringraziare familiari e amici “che hanno atteso con angoscia nell’ombra” e che dedica il libro ” a due compagni di riabilitazione che non ce l’hanno fatta”.

Ieri ho chiesto  a un professore italo-americano di archeologia che cura i corsi dell’Arizona University a Orvietose conoscesse il libro. Mi ha detto che il libro non l’aveva letto, ma che conosce Roberto come uno studioso serio. Il professore non è uno di quegli archeologi da salotto che imperversano su riviste alla moda, ma uno di quelli, invece, che si misurano con gli scavi. Mi ha fatto molto piacere che avesse avuto avuto modo di conoscere e apprezzare il lavoro di Roberto. E’ una conferma che la ricerca in archeologica (ma anche in molte altre discipline)si può fare ad alti livelli anche al di fuori dalle paludate aule universitarie e dalle sovrintendenze. Allora oltre ai nostri monumenti cerchiamo di valorizzare gli studiosi come Roberto che generosamente e disinteressatamente ci offrono il loro prezioso lavoro.

 

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2 risposte a Il labirinto di Poggio Gaiella in un recente libro di Roberto Sanchini

  1. luciano fiorani scrive:

    Vedrò di esserci, e comunque complimenti all’autore.

  2. Ringrazio Paolo per la stima e soprattutto per aver colto lo spirito che mi ha mosso nello scrivere. Per gli appassionati e i curiosi, oltre che a lui personalmente, ricordo che presenterò in anteprima il volume sabato prossimo 10 maggio alle 17,30 presso la sede del Gruppo Archeologico, in Via S. Stefano a Chiusi Città, “al di fuori delle paludate aule” ovviamente….

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