Abbiamo il nostro nuovo vescovo

di Marco Fè

Con la solenne liturgia celebrata nella Cattedrale di Montepulciano alle ore 16 di domenica 13 Aprile, nella diocesi di Montepulciano, Chiusi, Pienza è iniziato il ministero pastorale del novello Vescovo Mons. Stefano Manetti. Molte le autorità civili e militari presenti, tra le quali l’ On. Rosy Bindi, il Prefetto di Siena Renato Saccone e molti sindaci dei comuni della Diocesi. Ma soprattutto c’era il popolo di Dio della diocesi con la ricchezza delle sue associazioni e movimenti.

Non sono mancati alcuni fedeli, parrocchiani e seminaristi che in precedenza hanno beneficiato dell’azione pastorale di Mons. Stefano Manetti. Hanno concelebrato molti vescovi della Toscana. Il gruppo di motociclisti diocesani è andato ad incontrare il Vescovo al casello autostradale di Valdichiana e lo ha scortato fino in Piazza Grande dove lo ha accolto una folla festante.

Nel sagrato della Cattedrale, il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, a nome degli altri sindaci, ha salutato il novello vescovo, ricordato la bella e positiva esperienza con il Vescovo Rodolfo e sottolineata l’opportunità della collaborazione tra Chiesa e comuni.

Breve ma esaustiva la risposta di Mons. Manetti: “cercherò di essere per voi un buon compagno di viaggio!”. Accolto del canto “Ecce sacerdos magnus”, insieme ad uno stuolo di vescovi, sacerdoti, seminaristi e ministranti, Mons. Manetti ha fatto il suo ingresso in Cattedrale.

Dopo la lettura della lettera apostolica con la quale Papa Francesco lo ha nominato Vescovo della nostra diocesi Mons. Manetti ha ricevuto il pastorale, commentato e descritto in tutta la sua variegata e bella simbologia, ed è salito sulla cattedra.

Il Vescovo uscente Mon. Rodolfo Cetoloni gli ha rivolto un saluto commosso e affettuoso nel quale ha sottolineato il fatto che questo evento di avvicendamento si sia svolto tra la solennità dell’ Annunciazione, in cui Mons. Manetti è stato ordinato Vescovo, e la Domenica delle Palme in cui è iniziato il suo ministero. Ovvero tra il “sì” di Maria e l’inizio della Passione e quindi del mistero pasquale.

Nell’ omelia il Vescovo ha iniziato ringraziando il Sindaco Andrea di cui ha apprezzato la “sincera volontà di dialogo e di collaborazione” ma “nella consapevolezza dei ruoli distinti ma uniti nel servizio del bene comune”; i vescovi presenti, le amministrazioni comunali e tutti coloro che si sono adoperati per l’organizzazione di questa accoglienza. Particolarmente significativo è stato il saluto al Vescovo Rodolfo che ha reso palese la sua profonda commozione nel parlare della Chiesa diocesana. “Questa (commozione) – ha detto Mons. Manetti – è la più bella consegna che potevi farmi, non tanto delle cose logistiche e burocratiche, pur necessarie, ma la consegna dell’amore con cui amare questa nostra cara Chiesa”. Il saluto più grande però è andato al “popolo santo di Dio, il più bel dono che il Signore mi fa in questo giorno”. Dopo i ringraziamenti sembra aver voluto delineare i suoi intendimenti pastorali incentrati sull’ umiltà del servizio. In un passo particolarmente efficace ha infatti detto: “ … lasciate che io stenda il mio mantello, cioè la mia vita, la mia persona, davanti a voi e canti il mio osanna a Gesù, che è qui presente ed il cui corpo è ben visibile, perché il suo corpo siete voi, carissimi figli e figlie, voi che per il battesimo siete diventati membra di Cristo! Il battesimo fa questo, ci fa corpo di Cristo”. Ed è apparso potentemente il battesimo: “tra una settimana celebreremo solennemente nella veglia pasquale la memoria del nostro battesimo …. Renderemo grazie per i doni che in questo sacramento ci sono stati fatti: la figliolanza divina … l’essere uniti a Cristo … Pensate a quante benefiche conseguenze ha questa grazia quando è vissuta realmente nella vita delle famiglie, nella formazione dei giovani, nella solidarietà sociale. Grazia che ci permette di vivere il dono di sé e di sfuggire alla trappola dell’egoismo. Vogliamo attingere a questa grazia, che è in noi per il battesimo ma che sempre attende di essere risvegliata e coltivata”. Conclude poi dicendo che “Il primo servizio della Chiesa a favore dell’uomo … è infatti l’evangelizzazione, perché ogni persona ha diritto di conoscere quanto è amata da Dio …”.

Hanno partecipato alla processione offertoriale anche i sindaci che hanno offerto il vino, nobile orgoglio delle colline poliziane; il cacio pecorino, squisito prodotto dell’aspra terra della Val d’Orcia e l’olio, frutto prezioso delle colline della nostra terra. Sempre in questo momento quanto è stato raccolto dalla generosità delle varie parrocchie è stato offerto a Mons. Nazzaro, vicario apostolico in Siria.

La Parola e i gesti liturgici hanno propiziato la mensa imbandita e il tutto è pronto per la grande festa dell’ Eucaristia, momento culmine di comunione tra gli uomini e con Dio. E’ iniziato così il ministero pastorale di Mons Stefano Manetti nella Diocesi di Montepulciano, Chiusi, Pienza.

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