Il senso delle cose

di Roberto Donatelli

Sul Blog si parla, ovviamente, di questioni politiche, sociali, economiche, e non soltanto per ciò che riguarda Chiusi. Tutti argomenti validi e che suscitano commenti altrettanto validi, insomma si vede che la voglia per cambiare lo stato attuale delle cose, c’è.

Forse sbaglio, ma gli articoli, ed i commenti danno l’impressione che esista una specie di pessimismo riguardo al cambiamento dello stato delle cose cioè, più che dare risalto a ciò che non va, non si può fare. Sono convinto che si possa fare molto di più, e questo riguarda ciascuno di noi al di sopra di credo, colore o razza.

Che senso ha parlare di uguaglianza quando non esiste alcuna cosa al mondo che sia uguale all’altra, compreso i gemelli siamesi ed escluso gli embrioni nel loro periodo iniziale di sviluppo? Non sarebbe meglio parlare di differenze, tutte ugualmente importanti?

Che senso ha discutere sulla possibilità di dare il porto d’armi ai ciechi (America), perché anche loro hanno diritto a difendersi?

Che senso ha costruire un treno che dimezza un viaggio di 3 ore, senza un bagno a bordo (Olanda), tanto il percorso è diventato veloce?

Che senso ha portare “70 persone cieche in volo sulle colline (Chiusdino), portarle ad un museo tattile no eh?

Che senso ha parlare di altruismo quando la società è basata sull’individuo?

Che senso ha accusare le grandi corporazioni di ingordigia economica quando ognuno di noi è impegnato a cercare il meglio del meglio, cioè non a cercare di mantenere il proprio stato di benessere attuale il più a lungo possibile, ma ad aumentarlo continuamente?

Che senso ha attaccare un tappo di scolo di una vasca pubblica ad una catenella bella lucente, e poi attaccare la catenella alla ringhiera della suddetta vasca (Chiusi Città), si pensava che nessuno avrebbe tirato su la catenella?

Questo, brevemente, è lo stato delle cose.

Cose che non hanno senso sono assurde, ne consegue che viviamo in un mondo assurdo che esiste soltanto nell’immaginazione collettiva che ci fa ignorare le realtà naturali che ciascuno di noi sa che sono e saranno sempre cosi’.

Che senso ha scervellarsi sulla domanda ‘ chi è venuto prima l’uovo o la gallina? ‘ quando la domanda dovrebbe essere – da dove sono venute le galline con le loro uova ed i galli con i loro spermatozoi? – Tutti sappiamo che un qualsiasi uovo deve essere fecondato prima di essere in grado di svilupparsi eppure la domanda resta, cosi’ come resterà lo stato attuale delle cose se ci ‘ limitiamo ‘ soltanto a denunciare ciò che non va.

Sono convinto che una riflessione sui punti espressi nell’articolo non potrebbe far altro che

portare ‘ a galla ‘ quelle cose che al momento sono tenute nascoste ( vedi l’uovo e la gallina )dal sistema di vita che ci viene detto è quello che porta alla sopravvivenza e prosperità. Potrà, cosi’, iniziare una rivoluzione mentale. L’unica cosa che potrà veramente portare cambiamenti benefici, al di sopra di credo, colore o razza.

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12 risposte a Il senso delle cose

  1. Le immagini del Sig. Sacco sono rappresentazioni di una particolare realtà a cui il Sig. Sacco stesso ha dato una sua impronta usando gli angoli, la luce e via dicendo. Le macchine fotografiche moderne possono aggiungere, levare e modificare qualsiasi elemento della foto, senza un apparente indizio che ciò sia avvenuto, cioè non sappiamo se le foto moderne sono una rappresentazione di una particolare realtà, o di una realtà fittizia, che non esiste, creata dal fotografo. Il riconoscere che gli occhi sono l’obbiettivo, ed il cervello è quel meccanismo capace di aggiungere, levare o modificare qualsiasi particolare della realtà sarebbe un buon punto di partenza per una discussione sui punti dell’articolo.

  2. …Ed é per questo che i parecchi DEVONO cominciare a scrollarsi di dosso i pochi. Credo che questo non potrà succedere fino a che il concetto di ciò che fa andare avanti la vita accomuna sia i parecchi che i pochi..

  3. carlo sacco scrive:

    Donatelli, ha toccato il punto nodale di oggi : la conoscenza! Che l’abbiano tutti sarebbe impossibile,pochi ce ne hanno poca,parecchi non ne vogliono nemmeno sentir parlare.E fra questi parecchi non c’è solo il popolo che per sua condizione sociale sarebbe anche giustificato.Pochi di questi parecchi che non ne hanno e nemmeno la ricercano,oggi decidono anche per i parecchi.Ecco una parziale spiegazione del perchè si navighi male.E fino a quando i parecchi non si scrolleranno di dosso quei pochi sarà vita grama per parecchi….non è uno scioglilingua….

  4. Tra parentesi. Il grande Darwin stesso aveva espresso dubbi che il processo naturale di evoluzione biologica da lui capito potesse essere quello alle origini delle specie.
    Se non si vuole discutere su queste cose, bene, ma se si vuol discutere un minimo di conoscenza di quello di cui si parla credo sarebbe una buona cosa.

  5. Be’ Tomasso’, a noi ci viene detto che le quercie fanno limoni, ed il bello è che ci crediamo e non facciamo alcun sforzo per vedere se é vero o no. Ci limitiamo a fare battute ed a negare a priori tutto ciò che va contro l’insegnamento generale. Vorrei ricordare che non tanto tempo fa si credeva che la terra fosse ferma al centro dell’Universo. Questo per dire che i cosiddetti esperti non è che vedano sempre giusto. E poi c’è la questione dell’intelligenza e l’assurdo. Forse una sbirciatina a gente come Hobbs – Shelling – Camus eviterebbe di dire cazz…

  6. Potrei contribuire affermando che le querce non fanno limoni, Donate’…

  7. Farina ed acqua sono gli ingredienti base per fare il pane. Con questi ingredienti ciascuno di noi farà il pane che più preferisce, con o senza sale, uvetta e via dicendo, ma sempre pane sarà. Ci viene detto che gli ingredienti base per ‘ fare ‘ la vita sono quelli racchiusi nel concetto di evoluzione e di intelligenza E’ l’equivalente del dire che il pane si fa senza farina o acqua. Per quanti sforzi uno faccia non si potrà mai fare il pane e la vita se gli ingredienti base non sono quelli necessari per fare appunto il pane e la vita. Sono convinto che solo una discussione generale su questi punti potrebbe dare una svolta positiva al nostro presente e futuro.

  8. Sull’ingordigia economica dell’individuo e delle multinazionali (penso che Donatelli intenda “corporations” nel suo articolo).

    Mi pare che una differenza piuttosto palese ci sia, ed è di scala: un individuo ingordo generalmente causa “danni” su scala locale ed è facilmente isolabile dal resto della società, mentre questa riesce a controllare molto meno facilmente una multinazionale, l’organizzazione della quale è in genere per dimensioni ed efficienza più vicina ad uno stato che ad un individuo.

  9. carlo sacco scrive:

    Scusa Luciano,ma quando dicono che al vecchio e cristallizzato sistema che non funziona più debba essere sostituito l’apparire anzichè l’essere perchè in ogni manifestazione è questo che brilla, che debba valere il pragmatismo per far funzionare le cose e farle essere meno burocratiche diversamente siamo superati dalla concorrenza internazionale, cosa è questo se non il risultato di un partito politco che non ha più immesso nella gente la voglia di vivere,la spinta a cambiare il mondo come invece prima succedeva?Adesso sembra che sia una compagine al 30% delle preferenze ma il suo programma è quello di far funzionare il sistema così com’è perchè ha perso la spinta propulsiva,ha perso la cultura e quando perdi la cultura sei fottuto.E’ forse Renzi la cultura? Sono i Letta od i d’Alema,è la cultura Veltroni ?
    Questa è la restaurazione,a barba di chi dà loro l’assenso perchè o sono stati illusi o per scopi personali.Se questi avessero un minimo di discernimento di quali valori gli vengano proposti li abbandonerebbero.Invece trovano tutti i contorcimenti per validarli.E’ la fine del nostro sistema, ma si vede!Edallora si preparino e con loro l’Italia ad essere ancora spolpati e morire di stenti sotto l’egida della ricca europa del nord.

  10. Cercherò di essere più chiaro. Ogni organismo cercherà di soppravvivere il puù a lungo possibile ed il meglio possibile, ne consegue che noi esseri umani metteremo in pratica ciò che noi crediamo sia necessario per ottenere la sopravvivenza e la prosperità, anche quando i nostri sensi ci dicono che la ‘ strada ‘ è quella sbagliata. Ne consegue che nel contrasto fra ciò che ci viene detto e ciò che noi istintivamente sappiamo i sensi si assopiscono . Come si fà ad andare contro l’intelligenza? E’ ora che si risveglino, partendo dal punto che ciò che viene chiamato intelligente é di fatto assurdo, vedi l’uovo e la gallina.

  11. Esatto, perdita di senso che riguarda tutti noi, chi nel suo piccolo, chi nel più grande. Le grandi corporazioni accusate di ingordigia economica ne sono un esempio….forse che tutti noi non siamo impegnati nel fare la stessa cosa, cioè migliorare continuamente il nostro stato attuale delle cose, al di sopra di quanto sia buono, quindi accusare le grandi aziende mi sembra senza senso, assurdo, o accettiamo che le cosi stanno cosi e pace, o cerchiamo di capire il perchè stiamo vivendo in un mondo sensa senso, assurdo. Non tanto tempo fa non era cosi’.

  12. luciano fiorani scrive:

    Penso di aver capito (almeno in parte) dove voglia andare a parare Donatelli con questo pezzo.
    E su un aspetto concordo completamente: la perdita di senso.
    Perdita di senso che riscontriamo sempre più frequentemente, nelle piccole come nelle grandi cose.
    Dalla nuova stazione in direttissima alla decina di volumi, dal costo di svariate centinaia di euro, che una famiglia è costratta ad acquistare per far studiare al figlio “storia della letteratura italiana” in tre anni di scuola superiore, dal piano strutturale che prevede oltre un milione di nuovi metri cubi da edificare all’incapacità di usare centinaia di case e negozi vuoti, alle tante (troppe!) iniziative che sanno parlare ormai soltanto agli occhi e lasciano indifferenti le coscienze…

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