Impegno dei giovani: Chiusi non fa testo perché è morta

di Giorgio Cioncoloni

Ho l’impressione che si cerchi di affrontare un argomento complesso come l’impegno dei giovani ragionando per luoghi comuni, basati soprattutto sulla realtà locale che non fa più testo perché Chiusi è ormai una città morta sotto tutti i punti di vista, senza conoscerne il mondo, variegato e complesso, e facendo confronti con una realtà che in quarant’anni ha subito profondi cambiamenti.

In fin dei conti quarant’anni fa c’erano giovani che scendevano in piazza per reclamare i propri diritti e altri che se ne stavano tranquillamente al bar a giocare a carte e a guardare le partite di calcio. Io conosco giovani dei paesi vicini, dai trenta ai quaranta anni, che sono attivamente impegnati anche in politica, sono dirigenti di circoli politici, amministratori pubblici, promuovono manifestazioni e dibattiti. Sulla rete ci sono tante stupidaggini ma ci sono anche blog e siti di impegno sociale e politico gestiti da giovani.

Al di là del giudizio sul valore, gli amministratori di maggioranza di Chiusi sono tutti giovani. I politici attaccati alle poltrone c’entrano nel momento in cui pensano solo alla loro carriera invece di promuovere momenti di dibattito e di confronto anche per i giovani a cui tutti dicono di voler pensare ma di cui pochi sentono il bisogno di conoscere l’opinione diretta.

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8 risposte a Impegno dei giovani: Chiusi non fa testo perché è morta

  1. Sono quasi vent’anni che sto ‘rompendo’ a diverse organizzazioni e singole persone, senza alcun risultato.
    La discussione, arrivata al punto di decidere si’ o no si ferma, sempre. Sarebbe più facile se cercarsi di convincere le persone, ma sarebbe controproducente, si devono convincersi da sole, se non lo vogliono fare, non ci posso fare niente, se non continuare a ‘rompere’.

  2. pmicciche scrive:

    Evito di pronunciare quelle parole svianti che sono destra e sinistra e parlerò solo di idee guida. Nell’entropia in cui siamo immersi, senza un’idea di senso che illumini il cammino e soverchiati invece dal senso di impotenza – amplificato dalla globalizzazione – perché esprimersi se poi si ha l’impressione che nessuno ascolti e che niente potrà cambiare? Si rinuncia e basta.
    Anche le singole prese di posizione: parcheggi, stadio, piano regolatore, impulso al turismo, trasporto ferroviario, sono tempo perso se si fermano allo sfogo individuale o di ristretti gruppi di opinione, dove si condividono si alcune idee ma spesso non la stessa visione del mondo. Tutto ciò dovrebbe invece essere inscritto in un pensiero forte, in una visione del mondo per i cui intenti, tutti fortemente solidali a quella visione, si combatte. Altrimenti tutto diventa una chiacchierata tra amici dove l’ultimo prima di uscire, per favore, è pregato di spegnere la luce…..

  3. D’accordo con Stefano, ma ho la sensazione che l’immensa energia giovanile si sia indirizzata verso cose fine a se stesse per quanto ben fatte, vedi il Tria Turris, etc., manca la ‘voglia’ di cambiare il mondo, cosa che una volta era prerogativa dei giovani, e questo credo sia imputabile all’ndazzo che il mondo ha preso negli ultimo, diciamo, 40 anni.

  4. In quanto a interesse dei giovani nei confronti della politica non credo che Chiusi sia messa molto peggio delle altre realtà italiane se per politica si intende la mera attività tipica dei partiti e delle liste. Colpa dei giovani ? Non credo. Guardate cosa sta succedendo con la Giunta per le elezioni. Diversamente penso che si possa annoverare come attività politica anche l’associazionismo e in questo senso mi sembra che Chiusi non abbia niente da invidiare a nessuno. I ragazzi di Chiusi durante quest’ultima estate hanno movimentato molto il paese con vari eventi e manifestazioni, più o meno riuscite ma anche il pasticciere più avveduto ogni tanto sforna ciambelle “intere”. Penso a Chiusi nella Danza, l’Art Rock Festival, le Contrade, il Tria Turris, festival Orizzonti e altre cose “minori”. Giro molto i paesi limitrofi per lavoro e la percezione di Chiusi all’esterno non è così pessima come all’interno. Ovvio, c’è tantissimo da fare, soprattutto sotto l’aspetto dell’ attrazione turistica, però mi sembra che qualcosa si stia muovendo. Sti ragazzi mi hanno fatto tornar la voglia di darmi da fare e io sono notoriamente pigro.

  5. …..Forse perché, oggi, siamo costantemente bombardati da una marea di notizie, prima o dopo si ‘stacca’, aggiungiamoci gli I-Pad, i telefonini, la cosiddetta politica, e via dicendo ed il quadro è quasi completo. Io non darei la colpa ne ai giovani ne ai genitori, ma ad un mondo che impone uno stile di vita in cui non c’è più tempo per riflettere e che impone stili di vita che sono all’opposto della vita stessa….se dai uno scappellotto ad un giovane lo rovini per il resto della vita! ( ed è solo un esempio).

  6. luca scaramelli scrive:

    L’ha scritto anche qualcun altro a commento dell’articolo di luciano su questo argomento, sopra i 25 anni non si può più definire un soggetto giovane, per lo meno nel contesto di questa discussione, i nostri amministratori hanno minimo credo 35 anni, definirli giovani mi sembra ardito, e dimostra a mio avviso il fatto che i ventenni siano ancora considerati all’interno della famiglia delle creature a cui rimboccare le coperte la sera.

  7. pmicciche scrive:

    Giorgio, non entro nel merito perchè credo servirebbe a poco e sbatterei contro le certezze granitiche dei depositari della chiusinità….Sono peraltro d’accordo sul definire Chiusi “città morta” benchè il livello vitale si sia abbassato in tutta Italia e temo rappresenti un male comune di questa civiltà, dove il senso di impotenza verso qualcosa che è percepito troppo grande e complesso, blocca anche chi ha mantenuto quote di vitalità, figuriamoci i giovani da noi preservati amorevolmente nella cuccia, oltre ogni limite ragionevole . Permettimi però di scherzare su una tua frase, che in altri paese farebbe strabuzzare gli occhi: “Io conosco giovani dei paesi vicini, dai trenta ai quaranta anni, che…..”

  8. luciano fiorani scrive:

    Vedo con piacere che sul tema si susseguono riflessioni e spunti che però non ci fanno fare nessun passo avanti.
    Invece di perderci nel buco nero dell’impegno politico perchè non si prova a ragionare su un argomento più circoscritto?
    Perchè i giovani di Chiusi si disinteressano dei problemi della città?
    Non c’è bisogno di tessere o di militare in un partito politico o in un’associazione più o meno culturale per dire come la si pensa su certe questioni o su certi fatti.
    Vedo che molti lo fanno su questo blog e in altri siti ma generalmente sono persone attempate (che non militano in nessun partito!).
    Com’è che di giovani non se ne vede neppure l’ombra?
    Tempo fa si discusse di costruire case nell’attuale campo sportivo. C’è stato un giovane delle contrade o che fa sport che ha fatto sentire la sua voce per dire “mi va bene” oppure “non sono d’accordo”?
    Che centra l’impegno politico col pronunciarsi sulle questioni della città.
    Per chiuderla qui, visto che si svicola e non si vuole entrare nel merito: Ma Roberto Donatelli (per fare un nome che tanti conoscono) in che partito milita, dove si svolge il suo impegno politico? Da nessuna parte a quel che mi risulta, ma che vorrebbe più parcheggi a Chiusi città l’ha detto ripetutamente e anche su altre questioni dice come la pensa.
    Perchè non c’è un giovane così?

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