Teatro in Val d’Orcia: l’ossessione di Caino

 di Chiara Pugnalini

Il 3-4-5 settembre presso la “Dimora Buon Riposo” a Contignano, Marco Filiberti ed Antimo Verrone hanno ospitato la rappresentazione messa in scena dalla fondazione “Le vie del Teatro in Terra di Siena” (www.leviedelteatro.it).

La rappresentazione “Conversation Pieces” di Marco Filiberti, che ha adattato sotto forma di frammenti di conversazione, Manfred e Cain entrambi di Lord Byron, in un atto unico a due personaggi, interpretati da David Gallarello e Luigi Pisani.

La reinterpretazione di Filiberti vede un Caino non come il malvagio personaggio biblico ma lo pone come rappresentante dell’uomo ossessionato dalle domande sul male e tormentato dalla consapevolezza proveniente dalla conoscenza, che non si lascia pervadere dalla pace proveniente dall’accettazione dei dogmi e del pensiero. Al suo fianco Lucifero, che viene rappresentato non nella sua veste di maligno tentatore ma alleato dell’uomo tormentato dall’insofferenza della consapevolezza del male.

Successivamente Caino diventa Manfred, un uomo di pensiero e di scienza che continuando la lotta con i suoi demoni interiori, in una contrapposizione con le sue interiori ossessioni.

La rappresentazione, fornisce diversi spunti di riflessioni molto attuali, in una perfetta calibrazione tra contenuti e recitazione, con l’ottimo risultato di una fluida fruizione da parte della spettatore che viene catturato senza rendersi conto dai dialoghi strutturati in maniera eccellente, che conducono passo passo lungo la storia raccontata, arrivando alla fine senza perdere la concentrazione o l’interesse, che potrebbero derivare in rappresentazione con un unico atto.

Affianco alla bravura dell’autore, degli attori e del personale tecnico organizzativo, un grande protagonista è stato senza dubbio il paesaggio delle Val d’Orcia, che ha fatto da padrone di casa fino all’inizio dello spettacolo, sostituito poi, da una scenografia che con il gioco di luci rendeva perfettamente la dimensione metafisica, della storia, andata in scena sulla piscina che ha fatto da palcoscenico.

Un modo notevole per valorizzare la bellezza di queste zone che vedrà il prossimo appuntamento all’Abbazia di Spineto il 31 ottobre- 1novembre con “Le ultime sette parole di Cristo” di Giovanni Scifoni.

 

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4 risposte a Teatro in Val d’Orcia: l’ossessione di Caino

  1. Si condivido che sia un peccato, perchè davvero è un posto fantastico. Purtroppo ho scritto il post tardi e non ho potuto dare notizia per tempo, ma il ciclo si compone di tre rappresentazioni, la prima ( che c’è già stata) e l’ultima che sarà 31 ottobre 1 novembre, sono all’Abbazia di Spineto, quindi ci sarà modo di rendere giustizia anche alle bellezze artistiche di Sarteano 🙂

  2. Perdonami Chiara se con il mio commento non sono entrato nel merito della tua recensione che ritengo molto interessante. Questa volta voglio essere più chiaro, tu dici “Affianco alla bravura dell’autore, degli attori e del personale tecnico organizzativo, un grande protagonista è stato senza dubbio il paesaggio delle Val d’Orcia, che ha fatto da padrone di casa fino all’inizio dello spettacolo”. Bene: Buonriposo si trova nel comune di Sarteano e non a Contignano (comune di Radicofani) a riprova che la Val d’Orcia sarteanese è bellissima ma PURTROPPO!!!! il Comune di Sarteano non fa parte del Parco della Val d’Orcia.

  3. Vero, si trova nel comune di Sarteano in località Contignano http://www.dimorabuonriposo.it

  4. Solo per precisare che il podere Buonriposo, già immortalato nel film “La meglio gioventù” e utilizzato da innumerevoli pubblicità, si trova nel comune di Sarteano sotto i contrafforti di Castiglioncello del Trinoro e non a Contignano.

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