Festa PD mancata per problemi organizzativi e politici. Ma il confronto ci dovrà essere.

 di Simona Cardaioli

In questo periodo si sarebbe dovuta svolgere la Festa Democratica o Festa dell’Unità, se vogliamo usare il suo nome storico, del Pd di Chiusi presso i Giardini pubblici di Chiusi scalo.

E’ con profondo dispiacere che comunico l’impossibilità del partito, per questo anno, di organizzare la “Festa”.

Salta questo importante momento di incontro e confronto fra il partito, i volontari e la cittadinanza per più ragioni, la prima delle quali è di carattere organizzativo.

La nostra Festa, infatti, una fra le più grandi della provincia per estensione e durata, viene completamente “costruita” (non avendo una struttura fissa) dai nostri volontari in circa 20 giorni e grazie a questo prezioso lavoro riusciamo a garantire l’entrata gratuita per tutti gli spettacoli e consentire la partecipazione alle iniziative politiche.

La nuova interpretazione del Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro sono stati di ostacolo al montaggio della struttura nei tempi necessari. Ad onor del vero la normativa è in vigore dal 2011 a seguito del D.Lgs.81/08, il Dm 13 Aprile 2011, ma se negli anni passati l’Ispettorato del lavoro ha applicato in maniera meno restrittiva la normativa, a partire da quest’anno ha annunciato controlli anche per il montaggio di feste e sagre. Il decreto equipara i volontari a lavoratori subordinati oppure a lavoratori autonomi e quindi anche per chi opera all’interno di una festa di volontariato, per determinate situazioni come il montaggio di strutture metalliche che prevedono i lavori in quota, occorre osservare tutte quelle regole previste da T.U. con le conseguenti modalità di lavoro in sicurezza, uso di idonei dispositivi e i relativi iter procedurali anche in termini di formazione.

Chiarimenti su come dovesse essere applicata la normativa sono arrivati tardi rispetto ai tempi necessari per redigere i progetti e chiedere i permessi necessari perché la festa si potesse svolgere nella seconda quindicina di luglio, periodo in cui tradizionalmente si svolge la nostra festa.

La concomitanza dell’organizzazione di altre feste, sia democratiche che di altra natura, nel nostro comune e nei paesi limitrofi, ha inoltre sconsigliato l’allestimento nei periodi successivi e comunque entro metà settembre. I problemi non sarebbero mancati e non avremmo potuto, per ragioni di carattere economico, incaricare una ditta per il montaggio delle strutture.

Non posso però nascondere che le motivazioni non sono solo di carattere organizzativo ma anche il difficile “clima politico” che è seguito alle elezioni primarie per la scelta del leader del centrosinistra e per i più recenti fatti relativi alla scelta del Presidente della Repubblica, ha creato una forte necessità di chiarimento politico.

Spero che il Congresso, che auspico incentrato sulle linee di indirizzo politico, con un progetto vero e serio, indipendentemente da chi sarà chiamato a rappresentarlo, serva a rasserenare gli animi e a consentire un nuovo slancio politico.

Proprio a questo proposito ritengo che il partito non debba, in questo periodo più che mai, allontanarsi dai sui iscritti, elettori e simpatizzanti ma, anzi, ha l’obbligo di creare momenti di confronto politico.

Mentre per un anno si può rinunciare agli aspetti più goliardici dello spettacolo, della cena, della pizza o del ballo, non si può rinunciare al confronto.

Per questo il mio impegno e quello della dirigenza del partito sarà quello di organizzare subito dopo le vacanze estive dibattiti creando momenti di confronto e proposta alla stregua di quanto fatto nelle precedenti edizioni della nostra festa, anche in vista dei congressi.

Credo che tra questi eventi non possa mancare il confronto con l’Amministrazione comunale essendo, tra l’altro, l’occasione per fare il punto di metà mandato.

Augurando a tutti buone vacanze, un arrivederci a presto.

Segretario unione comunale PD Chiusi

Simona Cardaioli.

Questa voce è stata pubblicata in POLITICA. Contrassegna il permalink.