Scaramelli e De Meo incoraggiati a prendere iniziativa pubblica sulle povertà estreme

LETTERA APERTA

 

Ai Sindaci di Chiusi e Cetona loro sedi municipali

E p.c. al Vescovo di Montepulciano Chiusi e Pienza

Gentilissimi Sindaci;

scrivo a voi due perché in forme diverse avete avuto modo di manifestarci sensibilità e interesse per i problemi della povertà estrema, che in forma limitata ma significativa comincia a essere visibile anche nei nostri territori.

Avviene che mentre cresce la giusta attenzione al problema dei rifiuti materiali, per cui si cercano forme di riciclaggio, non altrettanto i nostri Enti locali sono attrezzati per il riciclaggio di rifiuti umani! Scusatemi il linguaggio un po’ forte.

Succede che gli uffici e le disposizioni burocratico/amministrative e sindacali, invece di andare incontro a soluzioni sembrano tarate per la loro complicazione. La colpa, forse, non è di nessuno in particolare, ma sarebbe colpevole non vedere la necessità di un cambiamento di metodi, stili e forme di intervento.

Alcuni esempi: sei persone che, mancanti di reddito proprio, condividono un appartamento, sostenuti dall’ elemosina del vicinato, non solo sono escluse dai sussidi spettanti ad ognuno di loro ma sono addirittura penalizzate nella tariffazione delle utenze in quanto stipulate come non residenziali.

Oppure, per l’ impossibilità di ottenere la residenza in un comune di abituale domicilio, persone cui spetterebbe la pensione non possono ottenerla. Sto parlando di due casi concreti di persone con cui mi sono sentito pochi minuti or sono per telefono. Uno di loro sopravvive in un tugurio abusivo, l’ altro, molto scaltro, sopravvive facendosi ricoverare a turno da tutti gli ospedali della Toscana e dell’ Umbria potendo vantare alcune patologie che richiedono brevi periodi di ricovero (possiamo stimare il costo per la collettività nell’ordine di alcune centinaia di euro al giorno).

Nello stesso tempo assistiamo allo spreco di immani risorse: Alberghi e appartamenti sfitti, supermercati che gettano nei rifiuti enormi quantità di generi alimentari qualitativamente perfetti ma invedibili, insieme a innumerevoli professionalità e forze lavorative inoccupate. E’ possibile cominciare a porsi il problema di mettere in relazione virtuosa queste ricchezze sprecate? Vitto e alloggio in cambio di tre o quattro ore di lavori socialmente utili è una possibilità percorribile? Si può dare un segnale politico incisivo perché queste cose entrino in agenda?

Personalmente abbiamo il mandato da parte del nostro Vescovo a non creare oltre un certo limite, altre strutture assistenziali, ma di far lievitare nella società civile e politica nuove sensibilità e stili di vita. Proprio perché tale consiglio mi sembra cosa buona e giusta , mi rivolgo a voi per chiedervi una forte presa in carico di questi problemi per intraprendere una incisiva iniziativa politico/amministrativa.

Nessun comune da solo può dar vita ad un sistema serio di “riciclaggio umano” senza esporsi al rischio di intasamento! Insieme, però, si possono fare cose meravigliose! Da parte nostra siamo disponibilissimi a percorrere strade nuove e ad assumerci impegni e a suggerire alcuni percorsi. Restando in attesa di qualche cenno di risposta porgo distinti saluti,

Chiusi, 11 marzo 2013 Claudio Provvedi

( presidente di Tavola di René ONLUS- Fraternità René Hagen)

 

Tavola di Renè ONLUS – Fraternità René Hagen – via Lavinia,19 53043 Chiusi tavola.rh@gmail.com tel. 3279912705

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3 risposte a Scaramelli e De Meo incoraggiati a prendere iniziativa pubblica sulle povertà estreme

  1. Sono assolutamente daccordo! Lasciamo l’ iniziativa politica a Fabio De Meo.

  2. pscattoni scrive:

    Avrei volentieri trasformato questo commento in un breve articolo, perché è una risposta sicuramente interessante che sarebbe letta da più visitatori del blog e probabilmente determinato un dibattito interessante. Conosco, però, la ricerca di precisione del sindaco di Cetona e non mi azzardo. Forse sarebbe bene rilanciare la discussione sul tema dopo questo commento. In fondo la funzione di questo bliog è quella di suscitare il contributo di idee più largo possibile.

  3. Fabio Di Meo scrive:

    Mi scuso per il ritardo con il quale rispondo alla lettera aperta, ma non avevo compreso se sarebbe pervenuta presso il Muncipio, oppure se rimasta limitata al blog. Deduco di essere chiamato a rispondere in questa sede. La sollecitazione di Provvedi e’ assolutamente da accogliere con il massimo impegno visto che gia’ in altre occasioni ebbi modo di evidenziare la crescente importanza del fenomeno della “indigenza estrema”. Per questo motivo ho portato questa mattina all’attenzione della assemblea della Societa’ della Salute il tema, ed abbiamo deciso, amministratori e dipendenti presenti, di avviare un lavoro. Primo passo inevitabile un rapido censimento del fenomeno a livello di Valdichiana, sia attuale che nelle sue potenzialita’ future, e una ricognizione delle realta’ private e pubbliche che ad oggi si occupano della questione. Verra’ dunque effettuato questo primo monitoraggio, come atto necessario per poi ragionare sulle possibilita’ e necessita’ di intervento. Capisco che ancora e’ poco, ma occorreva intanto avviare un percorso

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