Sullo stadio davvero inevitabile la novella dello stento?

di Paolo Scattoni

Il dibattito pre e post elettorale ha reso poco visibile e poco dibattuto l’articolo di Luciano Fiorani che ci racconta i contenuti dell’interrogazione della Primavera sullo stato di attuazione dello stadio di Pania.

Non so perché ma questa vicenda mi ricorda la “novella dello stento” che mi raccontava mia nonna che terminava: te l’ha a di’ o te la dirò? E comunque rispondessi la novella ricominciava daccapo. Insomma una storia del tutto inconcludente. Secondo l’appalto la prima fase dei lavori doveva essere completata nell’estate del 2010: Sul poro blog il dibattito fu vivace e grazie all’allora consigliere Martinozzi riuscimmo a sapere che quell’opera sarebbe rimasta sul groppone di noi contribuenti per vent’anni alla modica cifra di circa 200.000 euro all’anno. A cosa sarebbe servita questa opera? A sostituire semplicemente le funzioni ospitate dall’attuale campo sportivo? Un costo di milioni di euro per ospitare una ventina di partite all’anno? Visto che l’opera la paghiamo noi contribuenti la domanda non era peregrina.

La commendevole interrogazione della Primavera ha ricevuto una risposta ancora una volta dilatoria. La struttura potrà essere utilizzata dal 2014 o assisteremo un’ennesima proroga? La novella dello stento appunto. Ma c’è un modo per poterne sapere qualcosa di più?

E’ possibile mettere in atto un sistema in cui le procedure, le proroghe, i pagamenti siano un po’ più tracciabile?

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