SCRITTO PRIMA: “Scians” e non populismo antidemocratico

Questo il primo dei tre articoli che sono pervenuti durante il “silenzio elettorale”

di Massimo Mercanti

Saremo anche circondati ma non ci arrenderemo! E’ questa la risposta che spero arriverà dai milioni di elettori responsabili che domani e lunedì si recheranno alle urne.

E’ questa la risposta da dare a Grillo e a quel “suo popolo arrabbiato” come noi elettori che pensiamo di poter dirigere nei luoghi della democrazia quel disagio e quella protesta che ci vede da tempo soffrire e sentire protagonisti. 800 mila persone a San Giovanni a urlare “tutti a casa” può sembrare lo slogan vincente, ma non lo è verso qualcuno che raccoglie consenso su un progetto e una prassi politica veramente alternativa.

E’ uno slogan che in realtà può consolidare quella sottocultura ventennale del berlusconismo e che oggi è indirizzato verso un atteggiamento fascistoide e antidemocratico. Molti pensano: intanto buttiamo giù il PD con Grillo poi vedremo… Altri ancora si giustificano “se ci fosse stato Renzi gli avrei dato il voto…” Cosa ci sarà da vedere, aldilà delle figure personali che rappresentano un progetto o un’idea quando sarà troppo tardi, è un anonimo e perfetto populismo analfabeta e inesperto della Politica che manderà definitivamente sul lastrico lo stesso popolo arrabbiato.

Sono dell’idea che la nostra insoddisfazione, la rabbia verso il potere politico, la voglia di pulizia morale, abbia gli strumenti democratici per poter agire nonostante il disgusto per le promesse profuse in campagna elettorale. Di certo, questa sarà l’ultima “scians” per il “centro-sinistra” e da persona consapevole che i problemi non possono essere risolti dai “buffoni” di corte, affiderò, con il voto come in passato, tutto quel fiato sul collo che gli eletti a rappresentarci proveranno già da martedì prossimo….Poi ci aspetterà la campagna congressuale del partito e lì questa volta ci faremo sentire…e non per interposta persona.

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17 risposte a SCRITTO PRIMA: “Scians” e non populismo antidemocratico

  1. pscattoni scrive:

    Ma insomma quali sarebbero i loschi figuri dietro a Ambrosoli che gli hanno fatto preferire Maroni?

  2. pmicciche scrive:

    Mah Paolo, mi sembra che ti vuoi arrampicare sugli specchi…io non stavo generalizzando in modo specifico ma GENERALIZZO invece ora, con piacere e convinzione nel riaffermare che il PD è il vero erede della DC – che conoscevo piuttosto bene da vicino – e cioè un partito generalista ed eterogeneo impossibilitato, per questa sua caratteristica, a prendere una posizione stabile e portato invece, sempre per lo stesso motivo, ad una gestione del potere nella sola contingenza, senza una progettualità ben chiara e di lungo periodo. Altrimenti non si spiegano i Piani strutturali di cementificazione, le privatizzazioni dei servizi pubblici, i casi Monte Paschi and so on – se non con un compromesso realistico con la realtà “che conta” senza nessun ponte di idealità nel volerla trasformare. Non è il Partito che ci potrà traghettare in un futuro migliore così come non è stato l’argine al berlusconismo, a cui ha invece permesso di infettare culturalmente questo paese.

  3. pscattoni scrive:

    pmiccichè. A me pare che io tuo ragionamento sia il seguente: siccome dietro a qualsiasi persona per bene si candidati per o appoggiati dal PD vi sono loschi figuri quindi anche Umberto Ambrosoli è uomo di facciata quindi anche l’amministrazione Ambrosoli sarebbe stata determinata dai suddetti loschi figuri. Questa a me sembra una tautologia.

  4. pmicciche scrive:

    Caro Paolo, intendevo dire che il Conservatorismo è una delle caratteristiche del PD a tutte le latitudini (Chiusi inclusa). Tornando però ad Ambrosoli, non può sfuggire che era solo l’uomo di facciata, così come lo è stato in fondo anche Bersani. Dietro di loro vi sono loschi figuri che, purtroppo, rappresentano un numero consistente e quindi, alla fine, invalidante. Così era anche per la vecchia DC, per cui credo che il voto a Grillo rappresenterà uno stimolo importante per il PD per rivalutare l’apporto delle tante brave persone che lo compongono, te incluso . Peraltro il Movimento 5 Stelle non è stato e non sarà solo un collettore di voti di protesta ma un fenomeno che sta solo iniziando il suo cammino, per ora acerbo e un po’ sgraziato nei movimenti ma che rappresenta un nuovo metodo di approccio alla politica e alla democrazia.

  5. pscattoni scrive:

    Scusa Paolo (pmiccichè) ma cosa c’entra Chiusi? Il mio tragionamento era: “perché Ambrosoli ha perso se era un buon candidato e non rispondeva al modello del politico criticato da cinque stelle?”. Tu hai risposto:più o meno: “Come facciamo noi a giudicare un contesto da noi poco conosciuto?”. Mi sono permesso di di rispondere che per quello che so di quel contesto secondo me la scelta di Maroni risponde ad una strategia regressiva (conservatrice era forse imporprio, forse era un complimento).
    In questo ragionamento la situazione politica di Chiusi, sui cui mi sono in questi anni più volte erspresso non c’entra proprio.

  6. pmicciche scrive:

    ….se la mettiamo sul fronte del puro Conservatorismo, il Pd, Siena e Chiusi non accettano lezioni da nessuno…su questo sono eccellenze mondiali…..

  7. carlo sacco scrive:

    Paolo scattoni, Lega a parte, c’è poco da fare analisi.Berlusconi e Maroni hanno parlato alla pancia della gente, gente comune, piccoli imprenditori, padroncini, popolo delle partite iva,piccoli commercianti la cui natura non volendo offendere nessuno è sempre stata per cultura coltivata da decenni perchè rispondesse in primo luogo alle pulsioni della pancia, dello stomaco, delle budella.Questo caratterizza quella composizione eterogenea di milioni di persone avvezze a muoversi in tali direzioni.Il tutto facilitato dalla crisi economica che colpisce duro.Non c’è bisogno di tante e raffinate spiegazioni.Altra cosa che ti domando: ho spedito adesso un articolo di risposta a Mercanti dentro le 1400 battute ma non lo vedo. Perchè ?

  8. carlo sacco scrive:

    Mercanti, permettimi, mi sembra che tu abbia fornito una risposta stizzosa ed anche molto qualunquista. Nei tempi ai quali tu fai riferimento delle due italie-sebbene sia d’accordo con te sull’analisi di quanto detto della prima Italia che è sempre esistita anche se non si chiamava PDL ma nella sostanza quella era, la seconda Italia la cui stagione politica rigogliosa e poi involutiva ho vissuto direttamente, era caratterizzata da una cosa che ogg è scomparsa: La riflessione politica sertia e l’autocritica !Non c’è bisogno dell’elenco che io credo di ciò che sia mancato al PD ed abbia portato a tali risultati, ma se vuoi gli errori ed i limiti dell’azione del PD te li elenco separatamente per questioni di spazio poichè tanti sono, ed allora se Grillo intercetta lo scontento e la protesta che soprattutto voi come vertici e conseguentemente come elettorato che ha dato fiducia a quei vertici non avete intercettato perchè sia i vertici per finire alla base compromessi col sistema della spartizione della torta fino nei piccoli paesi , non puoi tuonare contro il populismo ed il qualunquismo di chi gli ha dat:o il voto perchè rischi scambiare lucciole per lanterne.Se chi è deputato ad assumere le sorti dei meno abbienti abdica alla sua prerogativa principale e non fa autocritica perchè non ascolta quello che avviene intorno è bene che si batta il petto e forse un altra volta non sbaglia ed anch’io spero che non sbagli perchè sò bene che per cambiare davvero c’è bisogno di forza e di peso.Questo in definitiva io penso !

  9. pscattoni scrive:

    Analogamente si potrebbe dire che gli elettori di Siena conoscono meglio di noi la loro città che la guardiamo dal meridione della provincia. C’è la invece la possibilità di studiare e per quanto ho potuto capire preferire Maroni ad Ambrosoli risponde a una strategia di conservazione.

  10. pmicciche scrive:

    Gli elettori della Lombardia conoscono il loro territorio meglio di noi, che lo osserviamo dalla bassa Toscana e forse, molti di loro, staranno chiedendosi in questo momento come mai nel senese il PD prenda ancora così tanti voti, dopo tutto quello che è successo…cosa, peraltro, che mi chiedo anch’io. In ogni caso forse non è bastato il solo Ambrosoli, come non è bastato Bersani e la sua rispettabile persona. A me sembra che il PD, essendo così eterogeneo, abbia posizioni troppo sfumate che non “agganciano” l’elettore, soprattutto in un periodo come questo in qui serve mano ferma ma anche dare al cittadino almeno l’illusione – nutrita anche da una buona dose di entusiasmo – di potercela fare. Il PD ha poi “flirtato” troppo apertamente con Monti, facendo capire che avrebbe sicuramente stretto alleanza con il Centro e questo a molti potenziali elettori, che si ostinano a voler essere di Sinistra, non è andato giù….ma i motivi in realtà sono tanti e qui mi fermo.

  11. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo con Massimo (Mercanti) c’è bisogno di un rinnovamento della politica. E’ vero che gli elettori hanno sempre ragione e quindi bisogna ripartire sempore dai risultati. Ci son0o però elementi che fanno pensare. Prendiamo il caso della regione Lombardia. Con le primarie di centrosinistra è stato scelto Umberto Ambrosoli. Ci poteva essere un candidato migliore? Forse, ma io non lo vedo. Nonostante tutto e tutto quello che era successo in Lombardia non ha ottenuto la maggioranza. Ha invece vinto la demagogia del 75% delle tasse, della macroregione, e così via cantando. Tutti a casa? Direi invece dentro il peggio. L’analisi non può essere licenziata con una battuta.

  12. pmicciche scrive:

    Più Mercanti scrive, più evidenzia perché il PD abbia vinto “perdendo” queste Elezioni oppure, se volete, le abbia perse “vincendo”….continuate così, sia voi che SEL e…. buona fortuna!

  13. C’è mezza Italia, che tra voto di protesta e di non voto se ne sbatte altamente delle conseguenze della ingovernabilità ma con le nostre tasse dobbiamo mantenere anche loro. L’altra mezza Italia si divide tra centro-destra e centro-sinistra. La prima, sebbene si dichiari “moderata” è figlia di quell’italietta di cui c’è da vergognarsi per il solo fatto che sono un grande insulto all’intelligenza dei veri italiani che credono ancora in qualche valore tramandato da coloro che per questa Italia si sono sacrificati. Resta quell’altra parte dell’Italia che crede nelle istituzioni, nella democrazia, nella giustizia, nella solidarietà, nell’etica e nella morale (perché coerente idealmente ed è anche figlia di Berlinguer) e che vorrebbe un’Italia diversa…più giusta, guardandosi prima dentro di se…affinché a Cetona, Chiusi, Siena, Roma e in altri luoghi, la Politica non sia più un mercimonio… o uno scazzo per i blog!

  14. L’essenzialità in cui viviamo è quello che sta succedendo in queste ore a causa di evanescenti elucubrazioni mentali che state facendo. Spiegatemi almeno qual è la via per non restare al palo per almeno altri 30 anni. Facciamo una nuova Resistenza? Mi sembra che i civili Rivoluzionari se ne ritorneranno presto in Guatemala. Fatti loro…ma nel frattempo hanno tolto la sabbia sotto i piedi della Sinistra. Non possiedo azioni, ne bot o altro ciarpame cartaceo per rendite extra stipendio da impiegato in una impresa. La borsa cola a picco e lo spread sale, saranno problemi per coloro che vi hanno investito… a me cosa può fregarmene? Siamo nel sistema Europa e c’è chi vuole uscirne senza neppure pagare i debiti… ma intanto paghiamo sempre più tasse per ripagare interessi.

  15. L’essenzialità in cui viviamo è quello che sta succedendo in queste ore a causa di evanescenti elucubrazioni mentali che state facendo. Spiegatemi almeno qual è la via per non restare al palo per almeno altri 30 anni…(bellissima consolazione…ammirevole la dignità con la quale siete consapevoli di restarci). Facciamo una nuova Resistenza? Mi sembra che i civili Rivoluzionari se ne ritorneranno presto in Guatemala. Fatti loro, ma nel frattempo hanno tolto la sabbia sotto i piedi alla Sinistra. Non possiedo azioni, ne bot o altro ciarpame cartaceo per rendite extra stipendio da impiegato in una impresa. La borsa cola a picco e lo spread sale, saranno problemi per coloro che vi hanno investito… a me cosa può fregarmene? Siamo in Europa e c’è chi vuole uscirne senza neppure pagare i debiti… ma intanto paghiamo sempre più tasse per ripagare interessi. C’è mezza Italia, che tra voto di protesta e di non voto se ne sbatte altamente delle conseguenze della ingovernabilità ma con le nostre tasse dobbiamo mantenere anche loro. L’altra mezza Italia si divide tra centro-destra e centro-sinistra. La prima, sebbene si dichiari “moderata” è figlia di quell’italietta di cui c’è da vergognarsi ma per il fatto che sono un grande insulto all’intelligenza dei veri italiani che credono ancora in qualche valore tramandato da coloro che per questa Italia si sono sacrificati. Resta quell’altra parte dell’Italia che crede nelle istituzioni, nella democrazia, nella giustizia, nella solidarietà, nell’etica e nella morale (perché coerente idealmente ed è anche figlia di Berlinguer) e che vorrebbe un’Italia diversa… guardandosi prima dentro di se, affinché a Cetona, Chiusi, Siena, Roma e in altri luoghi, la Politica non sia più un mercimonio…

  16. carlo sacco scrive:

    Mercanti, io ti posso assicurare che chi scrive è almeno 30 anni che ad ogni elezione perde ed ho perso anche questa volta. I fatti che riporta Miccichè non sono aria fritta o cose evanescenti, sono essenzialità del mond in cui viviamo. La forza di Grillo alle quale tu guardi con denigrazione deriva soprattutto per l’inefficenza di quella politica ventennale alla quale hanno partecipato i due maggiori partiti della seconda repubblica. Perchè questo anche se lo sai non lo tieni presente ? Adesso si affannano a dire che il pericolo sia Grillo, ma dimmi una cosa-la prima che mi viene in mente ma ce ne potrebbero essere anche tantissime altre: perchè per evitare il ”pericolo Grillo” la politica e quindi anche un partito come il PD con il suo peso non ha risolto le questioni, almeno quelle poche ed importanti dell’economia ? Se poi il male va avanti te la prendi col male se hai sbagliato la medicina per curarlo? E l’hai sbagliata Mercanti perchè il mercimonio della politica con l’economia l’ha fatto pesantemente anche il PD,E vuoi che gli italiani ti premino? Certo che siete accerchiati.Era il minimo.ma una volta erano di moda le autocritiche, adesso sono un lontano ricordo e dallo spettacolo televisivo del dopo elezioni s’intuisce non ostante questo che la maggior parte dei dirigenti PD ancora si ostina a pensare a politiche per salvare l’Italia…

  17. pmicciche scrive:

    Lei Mercanti parla di un partito – il PD – che nei fatti non è mai nato e che, per giunta, ha gestito questa campagna elettorale decisiva senza offrire una visione politica organica e alternativa in cui far sperare un popolo che ne aveva un enorme bisogno, parlando quasi sempre di formule politiche. Definire populista Grillo significa continuare a non voler capire che cosa sia successo. Significa non aver letto il programma dei 5 Stelle, la loro tensione verso l’orizzontalità della politica tramite l’innovazione epocale di Internet, che l’esasperazione dei cittadini andava interpretata e non ignorata. La crescita – troppo rapida – dei 5 Stelle è causata anche dalla supponenza del PD che, ancora una volta, rischia di rimetterci nelle mani di Berlusconi di cui, peraltro, ha tenuto lo strascico del mantello tutti questi anni. Dopo aver visto da vicino come è finita Siena, l’inerzia di Chiusi, i Piani regolatori fatti di cementificazione, la privatizzazione delle Ferrovie, le inutili e costose TAV, l’insensibilità verso i temi ecologici, l’insistere ossessivamente su Mercato e Consumo invece che cercare una nuova declinazione per una Sinistra moderna; a causa di tutto questo ecco perchè Grillo ha vinto.

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