Fiorini: reagire all’inverno del nostro scontento

di Rita Fiorini Vagnetti

“Beati coloro che si accontentano”. Dall’ultima intervista su Primapagina proposta al sindaco di Chiusi emerge, a mio parere, senza ombra di dubbio, una sorta di “acquiescenza” ad un sistema antico e forse oggi in disuso che cerca di trovare la bottiglia mezza piena per nascondere la realtà contingente; il distacco dall’affrontare i veri problemi del paese e celarsi dietro un aspetto “del benessere e del va tutto bene”

La colpa non e’ la mia, dice il sindaco, ma e’ di chi mi ha preceduto anche quando si era in sinergia proprio con quelli che hanno amministrato, anzi se ne faceva parte attiva con ruoli di responsabilita’ diretta? Leggi assessorati.

Infatti se ci si dovesse accontentare solo delle parole, delle promesse saremmo davvero utopistici e come oggi va di moda interpreteremmo il ruolo di “pifferaio magico” nel senso che andremmo ad illudere senza fondamenta e senza appoggi se non sulla polvere.

Del resto e’ questo uno dei motivi per i quali ho votato contro la presentazione del bilancio e del piano strutturale al momento in cui con molto sussiego, senza incertezze o possibilita’ di alternative, le proposte sono state sbandierate dalla maggioranza come fiore all’occhiello di una gestione, al contrario, davvero deficitaria e carente di proposte e programmi credibili ed attuabili.

L’assist a cui fa riferimento il giornalista di prima pagina è un mezzo che, forse, serve più che alla mia lista “I cittadini per Chiusi” a quella,”Lista Primavera” che, comunque, rappresenta una sinistra dalla quale io sono molto distante per formazione, per esperienze professionali e per vita vissuta in un mondo dove ancora i valori avevano un significato diverso.

E’ sempre, però, un’occasione per esternare le proprie opinioni anche se riterrei piu’ utile assistere di persona allo svolgimento dei consigli comunali dove con molta fatica l’opposizione cerca di svolgere il suo ruolo limitato nel tempo concesso e spesso in solitudine per avere risposte e certezze su determinate posizioni.

Gli argomenti proposti con le domande al sindaco sono il polso dell’economia del paese, del suo ipotetico sviluppo e di quanto è stato veramente fatto, a prescindere dalle buone intenzioni, che spesso lastricano la strada non oso dire “dell’inferno” (da citazione) ma che confondono le idee e fanno perdere tempo ed energie.

E’ superfluo ri-citare tutti gli argomenti come depuratori, piste ciclabili, ospedale di Nottola, affitti e così via per rilanciare la propria immagine attraverso una visibilità che eè troppo presente, troppo vincolante e rimane solo nell’apparenza e nei…buoni propositi!

Parliamo piuttosto di quanto si sta facendo.

Vogliamo parlare dei “famosi marciapiedi” che dovrebbero sollecitare la rinascia di Chiusi attraverso il collegamento tra Chiusi Citta’ e Chiusi Scalo. Ma ci dobbiamo credere davvero? Non scherziamo: potremmo rischiare di cadere nel ridicolo, nel demagogico.

Parliamo piuttosto di una “remise en forme”, troppo tempo rimandata,che fa bene all’immagine ma che non produce ricchezza o sviluppo, forse , al contrario, andranno ad intralciare, per esempio, il lavoro dei mezzi di trasporto pubblico che hanno, al contrario bisogno di incentivi e di pubblicità. Per non parlare della crisi della viabilità sempre più inceppata e poco scorrevole nonostante l’impegno delle forse dell’ordine che non si risparmiano. Ma e’ il progetto generale che non funziona…anche in linea con il posizionamento dei parcheggi insufficienti e abbastanza curiosi nel loro insieme; la conformazione morfologica non aiuta e pertanto bisognerebbe, a mio avviso, stare molto attenti agli spostamenti vari, alle costruzioni che potrebbero agevolare la decadenza del territorio.

Per continuare: chi apre e chi chiude le attività. Non emergono certo per essere particolarmente interessate a rimanere nelle nostre zone proprio per le incertezze del futuro del nostro paese che a suo “attivo” puo’ vantare in buona sostanza, manifestazioni, attivita’ slegate tra loro, senza una logica di sviluppo e di interazione.

Ho raccolto, a tale riguardo, il parere dei tanti cittadini che condividono la mia visione delle cose e con molta onestà intellettuale affermano:” credo che alla nostra amministrazione non interessi molto delle attività del paese, se i negozi chiudono e se le attività storiche non possono più andare avanti e se qualche esercizio nuovo riesce per strategie di “mercato” a prendere il posto di attività che stanno morendo…”

Cio’ va a spiegare, almeno in parte, il motivo del mio voto contrario, nell’ultimo consiglio comunale, al bando emanato dall’amministrazione per la locazione eventuale dell’immobile denominato “Palazzo delle Logge di Chiusi citta’, senza una chiara e precisa destinazione se non quella di “lucrare”. Ma allora siamo ridotti proprio male se andiamo a “svendere” uno dei gioielli di “famiglia” magari a persone non interessate a Chiusi e alla sua dignità di cittadina dalle antiche tradizioni.

E’ “l’inverno del nostro scontento” da qualcuno e’ stato affermato. E’ vero oltre a quello atmosferico c’è quello economico, della mancanza di lavoro per i giovani in particolare che sembrano avere, per fortuna, la forza morale di non abbattersi, di non abbandonare il campo e che ancora vorrebbero credere in coloro che possono determinare il loro futuro sia a livello politico, sia a quello amministrativo e vorrei sottolineare a quello scolastico.

Sarebbe a tale riguardo interessante e doveroso poggiare un occhio con grande attenzione allo sviluppo delle nostre scuole sia numerico sia di offerte formative!!!

E alle famiglie che hanno serie difficoltà ad “arrivare” alla famosa fine del mese? Ma ne vogliamo parlare in trasparenza o preferiamo bearsi dei propri consensi elettorali senza guardare in faccia la realtà e continuare ad ignorare le posizioni dell’opposizione in forma prioristica, senza un leale confronto e senza la volontà di una condivisione democratica?

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6 risposte a Fiorini: reagire all’inverno del nostro scontento

  1. marco lorenzoni scrive:

    La signrora Fiorini dice la sua e sembra non creder troppo a ciò che dice il sindaco nelle sue risposte alle domande poste da Primapagina. Però anche lei evita di entrare nel merito delle questioni e, almeno in questa sede, non risponde. Anzi definisce l’assist fornito da Primapagina “diretto più alla Primavera che alla sua lista”. Francamente non capisco perché. Le domande riguardavano questioni amministrative, la vita culturale, l’economia della città, la qualità della vita… Domande a cui si può riposndere da sinistra e non solo da sinistra. Forse qualcuno ha perso semplicemnete un’occasione…

  2. Un’altra convincente spiegazione. Un’ultima domanda; cosa è successo al mio Paese? L’ho lasciato che avevamo appena finito di costruire l’Autostrada del Sole, secondo me l’ottava meraviglia del Mondo, e sono tornato trovando un Paese che paragonarlo al terzo mondo, sarebbe un affronto al cosiddetto terzo mondo.

  3. carlo sacco scrive:

    Bella domanda Donatelli….ma si dia il caso e per nostra sfortuna che chi dirige e decide l’informazione guardi ai propri scopi di bottega.In teoria dovrebbe essere come lei dice ma in pratica l’informazione pubblica rispecchia pari pari la volontà dei grupppi di potere che ne stanno a monte.E quasi mai tali gruppi di potere amano sviluppare e propagandare l’anticonformismo poichè nel conformismo e nell’accettazione ci sguazzano.E spesso per continuare a fare illusione e sembrare più credibili sostengono anche l’anticonformismo.Un esempio tagliato con l’accetta ? Da dove passa il controllo delle giovani generazioni e della loro eventuale(oggi è proprio”eventuale”)protesta’? Musica,Droga, Alienazione,Rifiuto violento della politica,indifferenza.Vuole qualcosa più anticonformista di tutto questo? Si chieda a chi serva tutto questo se ai giovani oppure a chi detiene il potere! Il potere non avrà mai paura di questo,anzi è un frutto suo,evocato quasi sempre per la sua conservazione.Quanto alle ritorsioni del potere esse ci sono sempre a livello personale,ma la vuole più pesante di questa che ha letto adesso la ritorsione ?

  4. Il commento di pmicciche mi sembra rispondere alla domanda, ma ne suscita un’altra. La cosiddetta informazione pubblica non dovrebbe aiutare ad uscire dal conformismo e, secondo me, dalla paura di ‘ ritorsioni?

  5. pmicciche scrive:

    Può darsi che il numero da voi campionato “sul campo” sia una percentuale comunque non significativa. Altra possibilità è quella che, siccome verba volant e scripta manent, molti si lamentino pubblicamente ma poi nella cabina elettorale, facciano altro. Ero piccolo e già sentivo persone dire cose immonde della DC e poi, quando era il momento, votarla disciplinatamente. Un tempo era la paura dei Comunisti, ora quella di Berlusconi domani…chissà, ce ne sarà un’altra di scusa per essere “costretti” a stare nel flusso del conformismo.

  6. “Ho raccolto…… il parere di tanti cittadini che condividono la mia visione di cose….”.
    Anche io, parlando con diversi cittadini, mi sono accorto che i pareri condividono con quelli della Sig. Fiorini e con i miei. La domanda è questa: come mai a Chiusi, nonostante il perere di molti cittadini che sanno che le cose non stanno andando per niente bene, si va avanti come se nulla fosse, come se tutto fosse roseo?
    E’ una domanda a cui non sono riuscito a rispondere, forse qualche contribuente del Blog potrebbe dare la sua opinione.

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