Primarie: vittoria o boomerang?

di Luciano Fiorani

Per chi non si è lasciato incantare dalla retorica martellante (le primarie sono state una festa della democrazia!) è forse utile approfondire alcune questioni che sono emerse in questo prolungato show politico.

La vittoria, ampiamente scontata, di Bersani ha dimostrato che l‘apparato del Pd pur avendo in mano tutto non riesce più a farsi seguire docilmente nemmeno dai suoi elettori. I clamorosi risultati nelle zone più rosse del paese sono il segnale inequivocabile che anche il popolo del centro sinistra ha ormai interiorizzato certi temi: quelli della casta, per capirci. In Toscana, a Siena e in provincia dove comandano da sempre i soliti noti è ovvio che le popolazioni vedessero in certi personaggi (Bindi, Rossi, Ceccuzzi, Ceccobao…tutti schierati con Bersani) l’incarnazione dei “vizi della casta”. E’ su questo dato di fondo che ha potuto agevolmente impostare la sua campagna il sindaco di Firenze.

A Chiusi, l’attivismo del sindaco Scaramelli (e di Bettollini) ha fatto il resto, ma è indubbio che Renzi qui avrebbe vinto comunque (anche se con percentuali minori).

In molti si sono lamentati sostenendo che i consensi di Renzi sono il frutto di una infatuazione giovanilistica “a cambiare” e non il segno di una convinta riflessione politica. Anche su questo aspetto, che senza dubbio ha fondamenti di verità, occorrerebbe riflettere con maggior pacatezza e distacco. La prima considerazione che viene da fare è che dietro tutti i successi politici si nasconde l’insidia insita nel suffragio universale (che è solo un aspetto della democrazia).

Il fatto che tutti votino lo riteniamo ovviamente un fatto giusto ma è ridicolo misurare poi il consenso in base ai programmi e alla statura politica dei vari personaggi. La gran parte della popolazione vota su questioni di cui non ha la più pallida idea e vota in base a sensazioni, simpatie, quando non semplicemente dietro compenso o costrizione. E allora se così è, e nessuno fino ad oggi ha smentito questo fatto, non ci si può attaccare al fatto che la gente non sa cosa vota. Quando il nostro mister 80% mieteva successi, i suoi fan non facevano certo questi discorsi.

Un altro fatto evidente è che con queste primarie si è definitivamente chiusa l’epoca Ceccobao. L’assessore regionale, il più potente politico delle nostre zone (dopo la Bindi) esce clamorosamente sconfitto da questa prova di forza. E’ stata proprio la sua presenza nel comitato Bersani di Chiusi a spingere tanti elettori verso Renzi. Insomma un valore aggiunto… ma per il sindaco fiorentino. Il dopo Ceccobao sarà migliore? Vedremo. Certo, far di peggio è assai difficile.

L’ultimo aspetto che vorrei richiamare riguarda gli strascichi che le primarie lasceranno. All’interno e fuori dal Pd. Se il sindaco Scaramelli scrive di “aver subito minacce, insulti, soprusi, offese, ruberie, attacchi personali…” che opinione può farsi un cittadino di quel partito? Tra gli sconfitti non tira un bella aria, molti sono risentiti e si sentono beffati dalla vecchia nomenclatura di partito. Riporto un commento, il primo che ho trovato:Oggi mi sento triste nonostante i risultati in provincia di Siena e Toscana e sopratutto in tutta Italia…. abbiamo paura del cambiamento e ora avanti con i dinosauri, con le feste della Bindi e di baffo D’alema… che schifo… siamo proprio un paese del quinto mondo”.

Non sarà facile per il centro sinistra a guida Bersani rimotivare i tanti giovani che si erano avvicinati per la prima volta alla politica e si sono visti respingere come degli intrusi.

Ne ho ascoltato più di uno, e indovinate per chi pensa di votare alle prossime elezioni? E tutti quei cittadini, distanti dal Pd, che avevano seguito con interesse le primarie o addirittura partecipato (varcando per la prima volta in vita loro la soglia di una sezione) pensate davvero che andranno a ingrossare i consensi per il “comunista” Bersani?

I più svegli, a cominciare da baffino, queste cose naturalmente le sanno per questo non fanno salti di gioia per una vittoria che sarà pagata a caro prezzo.

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5 risposte a Primarie: vittoria o boomerang?

  1. ….Una guerra fra bande…….forse è l’espressione più adatta, e che vinca il ‘migliore’. Per migliore intendo, purtroppo, la banda che pensa a far quattrini, ma pensa anche un pò a distribuirli, e l’altra banda che se ne frega di tutto e tutti, ma pensa soltanto a far quattrini.

  2. pmicciche scrive:

    Io ho la sensazione che, non essendoci nei fatti un Partito ma solo un’insegna al neon, più che un apparato siano gruppi, formati magari dalle stesse persone ma senza più una logica di Partito….peraltro, gli esempi di frammentazione di quel monolite, anche al suo interno, sono frequenti. Nel recente passato magari uniti nella campagna anti-renziana ma in un’alleanza momentanea oppure ritrovatisi insieme contro un gruppo rivale, sotto l’ombrello renziano per “convenienza”, tanto per rimanere in tema. In ogni caso uno spettacolo deprimente e desolante. Io non riesco a vedere Bersani come il vecchio e il corrotto contro Renzi, il nuovo e il pulito. Al massimo, per essere ottimisti, vedo in ambo i fronti alcuni singoli di buona volontà che cercano di rimettere la barra dritta. Riusciranno i nostri eroi…….?

  3. luciano fiorani scrive:

    XMiccichè. L’apparato del Pd c’è ed è ancora molto consistente (almeno da queste parti). Certo non lo puoi trovare nelle sezioni (o circoli) ma nei consigli comunali, provinciali, regionali, nel sindacato, nella Cna, nella Coop, nelle banche e via dicendo.
    Questa massa di persone sono, nella stragrande maggioranza, fedeli alla linea e continuano a esercitare la funzione che un tempo svolgevano gli organismi di partito.
    Perchè i partiti e il Pd in particolare (essendo l’erede di una tradizione pluridecennale) hanno occupato non solo le istituzioni ma anche larga parte delle articolazioni della società. E la battaglia, ovviamente, non è più sulle idee ma sui posti da occupare o da mantenere.

  4. “E tutti quei cittadini, distanti dal Pd, che avevano seguito con interesse le primarie o addirittura partecipato (varcando per la prima volta in vita loro la soglia di una sezione) pensate davvero che andranno a ingrossare i consensi per il “comunista” Bersani?”. Questo aspetto delle primarie è quello che più mi interessa. Molti cittadini sono andati a votare, assolutamente disinteressati dalla politica e dal PD; senza neppure avere l’idea di quale politica, il partito, avrebbe portato avanti con Bersani o con Renzi. Ma perchè noi italiani siamo così? Ma un minimo di senso civico; queste erano primarie vere, MOLTO POLITICHE; a me è sembrato che molte persone( non tutte, naturalmente) sono andate nei circoli, pensando di votare per chi eliminare a X Factor. Per quanto riguarda il ragionamento sui politici dinosauri, che non vogliono lasciare , vorrei ricordare a tutti che, al di là del sistema elettorale, per scegliere i propri parlamentari, il PD farà delle primarie; quindi se la Bindi vuole tornare in parlamento, chiede la deroga e si presenta ai cittadini; se poi la votano………..!!!!

  5. pmicciche scrive:

    …per quello, tanti giovani avevano seguito il pifferaio magico Berlusconi; così come ognuno di noi conosce elettori di destra, prima infatuati del Grande Timoniere, che hanno votato per Renzi dicendo: “Se Renzi vince, alle elezioni lo voterò, anche se è di Sinistra”. Di Sinistra???? Certo siamo ormai alle parole in libertà…io vedo solo una Grande Confusione, molta superficialità e posizioni politiche che scaturiscono soprattutto dall’emotività. Prima Di Pietro, poi Grillo, poi Renzi….avanti il prossimo tribuno incantatore. Ma i fatti? E, prima ancora, un’idea di Italia da proporre al di là degli slogan, si potrà sentire? Io ancora non l’ho capita nè da uno nè dall’altro degli ex-contendenti. Forse mi sarà sfuggita. Se poi guardiamo al nostro recinto chiusino, il nuovo non sarà mica questo tribalismo che procede con il massimo orizzonte dell’amministrazione corrente? Questo piccolo cabotaggio sarebbe la spinta rinnovatrice? E, soprattutto, lo dobbiamo prendere come un esempio di Renzismo applicato? Tu Luciano parli del PD e dell’apparato come se ci fosse ancora il vecchio PCI…..ma perchè, se mai il PD fosse nato, da quanto tempo se ne sono perse le tracce? E SEL? Avesse fatto uno straccio di campagna pro Vendola, marcando almeno una sfumatura politica diversa. A me, francamente, questa sembra piuttosto una guerra fra bande…….

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