Quando si inventa per non chiedere

di Paolo Scattoni

Dopo il solito mese di ritardo (in passato anche un mese e mezzo) è stato pubblicato sul sito del Comune il file del consiglio comunale del 27 settembre. Vi si può ascoltare, in una risposta ad interrogazione, che praticamente la rilevazione delle case non utilizzate si farà quando ci saranno associazioni che si accolleranno gli oneri (e quando mai), ma su questo occorrerà ritornare. Vi si può anche ascoltare la scortese reprimenda del sindaco alla consigliera Fiorini, di cui la stessa consigliera ha avuto modo di scrivere su questo blog.

Quello su cui invece vorrei discutere qui è il sistematico ritardo con il quale vengono accompagnate le pubblicazioni e la loro qualità.

E’ stato già sottolineato che la pubblicazione del file per intero e non per punti all’ordine del giorno, scoraggia l’ascolto da parte dei cittadini. Basterebbe interrompere la registrazione alla fine di ogni punto e farla ripartire all’inizio del seguente per ovviare al disagio.

C’è poi la questione grave del ritardo. Tempo fa ho chiesto a un consigliere e mi ha detto che non lo sapeva (magari potrebbe informarsi). Ha fatto due ipotesi: il file audio viene reso pubblico solo dopo che il sindaco ha autorizzato la pubblicazione dei verbali sull’albo pretorio. C’è però da dire che in quei comuni dove le sedute del consiglio vengono trasmesse in diretta (anche in video) rendono disponibile il file da subito. Seguono una procedura illegale? Vorrà dire che a essere nella legittimità siamo solo noi. Bravi, bravissimi.

Lo stesso consigliere ha poi ipotizzato che il ritardo sia dovuto a problemi tecnici. Ho così chiesto al funzionario comunale che carica questo file sul sito del comune che mi ha risposto

“In genere, tra quando consegnano il file audio e quando viene messo in pubblicazione passano dai 45 minuti alle 2 ore (dipende dalle dimensioni del file, visto che utilizzo il protocollo FTP per poter “caricare” materialmente il file sul server). Se proprio sono messo male per gli ingolfamenti che mi capita spesso di avere, rinvio la pubblicazione al giorno dopo. Viene quindi esplicitato il link al file e a quel punto lo stesso è disponibile per il grande pubblico”.

Possiamo allora concludere che per molti vale la massima “meno siamo a conoscere e meglio è”. Chi tanto si sciacqua la bocca di trasparenza come al solito predica bene e razzola alquanto male.

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3 risposte a Quando si inventa per non chiedere

  1. pscattoni scrive:

    Enzo (Sorbera) grazie per la precisazione, ma vorrei ulteriormente puntualizzare perché non nel mio post non c’è alcun retropensiero, ma soltanto rilievi oggettivi:
    1) I file sono pubblicati per intero, quando un semplice “spezzettamento” per punti all’ordine del giorno li renderebbe assai più accessibili.
    2) La regola della disponibilità dopo la pubblicazione all’albo pretorio non mi piace e per quanto mi concerne,da cittadino, come dici tu cercherò di farla cambiare. Ma dopo la pubblicazione non significa dopo la “uscita” dei verbali dall’albo pretorio. Se la lettura è questa la trovo sbagliata (come vedi non scrivo pretestuosa :-))
    Lo so la battaglia per la trasparenza è difficile. A Chiusi, più che altrove.

  2. enzo sorbera scrive:

    Mi pare che si confondano un po’ di piani che credo dovrebbero essere tenuti distinti. Intanto, l’idea che il file debba essere disponibile immediatamente è un desideratum che non trova riscontro regolamentare: i files della seduta del CC possono venir resi disponibili solo dopo la pubblicazione dei verbali di quella seduta. Se non piace la regola, ci si batte per poterla cambiare ma non si ipotizzino, per favore, manovre oscure, che non ci sono. Se si volessero fare “furbate” basterebbe pubblicare un file rovinato e dire che quello è il prodotto finale: non è mai successo. L’unica volta che è successo di pubblicare un file troncato, è dipeso da un problema di disallineamento tra client e server che abbiamo risolto con qualche fatica e di cui ci siamo scusati. Anche qui, la furberia, pur possibile, non è stata praticata. In sostanza, l’invito è a ragionare con un po’ più di pacatezza e, se si ritiene da correggere, battersi perché venga cambiato il regolamento che disciplina la pubblicazione.

  3. carlo sacco scrive:

    Mi chiedo molto ingenuamente, e lo ribadisco- ”ingenuamente”-se ai consiglieri di maggioranza stia bene che venga messa a verbale una dichiarazione in tal senso che la rilevazione delle case non utilizzate si farà solo se ci saranno Associazioni che vorranno prendersi la briga di farlo ? Ma a loro stessi ed ai cittadini di Chiusi appare normale una tale dichiarazione?Nessuno ha nulla da dire ?Voi mi direte ma sono loro che l’hanno determinato che sia così e quindi cosa si vuole di più ?Ok, ma poi non mi si venga a parlare di etica da parte di nessuno perchè l’etica e la ragionevolezza si sono perse per la strada.Osservo una cosa e rifletto su quanto sia facile ritornare su i propri passi rispetto al problema dell’esistenza delle cubature vecchie esistenti che pesavano su quelle ipotizzate dell’approvando PS.Via via che ci si avvicinava alla approvazione aumentava la difficoltà a rilevarle e le cubature delle possibili ristrutturazioni diminuivano di considerazione.Fu detto infatti che sarebbe stato difficoltoso a comprendere quali quantità fossero le esistenti e che sarebbe stato difficile determinarle.Adesso la necessità è proprio scomparsa,dicendo che chi lo voglia fare lo demandi alle Associazioni.Tutti zitti ?Vuol dire che va bene così.

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