Il mito delle grandi migrazioni verso Città della Pieve

di Paolo Scattoni

Riparliamo dei dati del Piano Strutturale.  In un precedente articolo abbiamo visto come l’aumento di ben 750 abitanti in un decennio non ci sia stato proprio. Abbiamo visto come quasi 500 di quegli abitanti sia stato ottenuto utilizzando un dato di censimento 2001 errato.

Se questo errore sia dipeso da una cattiva  trascrizione o da altro non lo sappiamo. Magari ci spiegheranno. L’errore è però certo e quell’errore si riverbera sulle esagerate previsioni di fabbisogno. Ma non è finita perché dopo aver enfatizzato questa massiccia crescita (che non c’è) così prosegue il  testo introdotto nella Relazione Generale:

“Questo positivo andamento crescente della popolazione e dei nuclei familiari va anche valutato in un contesto demografico più complesso e connesso con la vicina realtà economica di Po’ Bandino nel Comune di Città della Pieve , che rappresenta una naturale prosecuzione del tessuto urbano chiusino e che ha rappresentato nell’ultimo decennio un’importante attrazione per la popolazione chiusina dal punto di vista residenziale.

Nonostante il trend in cescita della popolazione chiusina, infatti, va registrato un dato costante di migrazione della popolazione dal Comune di Chiusi al Comune di Città della Pieve nella misura di circa 50 persone (…)”.

Mi sono però chiesto: ma possibile che ci sia una domanda unidirezionale e nessuno venga da Città della Pieve a Chiusi? Questa volta potevo evitare di “disturbare” gli uffici di Chiusi e mi sono rivolto a quelli di Città della Pieve. Ho fatto una domanda e dopo pochi giorni mi è arrivata la risposta via posta certificata. Si tratta delle statistiche di quasi 11 anni (dal 2002 fino al 18 ottobre- dati freschi dunque).

La tabella che mi hanno inviato la riporto qui sotto:

Ebbene con mia grande sorpresa ho visto che il flusso in entrata

verso il nostro comune è abbastanza consistente. Così lo sbilancio non è di 50 persone come dichiarato in relazione ma soltanto di meno di 25. Insomma si è esagerato soltanto 😉 di più del doppio.

Ma poi questo sbilancio di 25 persone all’anno dipende dalla insufficiente potenzialità edificatorie di Chiusi? Credo proprio di no, ma se anche così fosse, si tratterebbe di un centinaio di unità residenziali a fronte di molte decine di migliaia metri cubi di potenziale recupero.  (continua)

 

 

 

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3 risposte a Il mito delle grandi migrazioni verso Città della Pieve

  1. marco botarelli scrive:

    bravo paolo scattoni poche chiacchere ma quello che conta sono i numeri.grazie da un cittadino per tutte le
    volte che ci fai capire aalcune situazioni dove i dati
    sono approsimativi molto spesso

  2. Gaetano Gliatta scrive:

    Seguo con molto interesse il prezioso lavoro di Scattoni ed ho avuto modo, in parte, di verificarne la rispondenza con i dati effettivi. Oltre ai complimenti di rito, un invito a proseguire con l’opera e alla applicazione delle argute considerazioni. 🙂

  3. luca scaramelli scrive:

    sicuramente “una svista” valutare a 8100 gli abitanti di chiusi nel 2001 invece che 8600, sicuramente “una svista” sbagliare i conteggi sui flussi da chiusi a città della pieve e viceversa, però basare su dati demografici frutto di sviste l’edificazione di migliaia di metri cubi mi sembra “una svista” non tollerabile.

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