Cancelliamo il profitto dalla nostra bolletta dell’acqua

di Massimo Giulio Benicchi*

Venerdì 19 ottobre alle ore 21:15 nei locali parrocchiali ex cinema Eden si terrà la prima assemblea del Comitato Acqua Pubblica di Chiusi. Lo scopo è quello di applicare la normativa risultante dal Referendum del giugno scorso col quale è stato cancellato il profitto dalla bolletta dell’acqua.

Insomma, le tariffe vanno ridotte!

Dopo oltre un anno dal Referendum, Nuove Acque, che gestisce il servizio idrico per conto del comune di Chiusi e degli altri comuni compresi nell’ ex “ATO 4” non ha ancora provveduto a recepire la volontà della maggioranza degli italiani. E’ il momento, allora, di obbedire alla legge… e autoridurre le bollette del 13,82% attraverso la campagna per la “Obbedienza civile”.

Nel corso dell’assemblea ,alla quale parteciperanno esponenti del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo, verranno mostrate le modalità di autoriduzione e presentando la bolletta dell’acqua sarà possibile iniziare da subito a ridurre i costi della fattura.

Potrà anche essere compilata la domanda di rimborso per il canone di depurazione da parte di tutti quelli che da anni lo pagano senza che le fognature siano allacciate al depuratore!

E’ il caso di gran parte dei cittadini di Chiusi, che oltre al grave danno dovuto all’inquinamento per i liquami smaltiti senza depurazione, subiscono anche la beffa del pagamento di un servizio non fornito.

Possibile che all’ATO 4 ancora non si siano accorti di queste forzature legali ed amministrative e dei conseguenti profitti non consentiti? Secondo l’ex “ATO 4” per applicare il referendum e la conseguente riduzione delle tariffe, occorre attendere la prossima revisione del Piano di Ambito; insomma occorre aspettare qualche anno!

Nuove Acque, poi, sostiene di non applicare la remunerazione del capitale investito e quindi che l’obbedienza civile sarebbe illegittima.

Entrambe le posizioni non sono accettabili, infatti la normativa, dopo una consultazione popolare diretta è immediatamente applicabile appena viene pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica che sancisce la vittoria del referendum abrogativo.

Nello specifico, il decreto del 21/7/11 dispone che “è fatto obbligo a chiunque di rispettarlo”; non occorre quindi attendere “revisioni del piano di ambito”; altrimenti varrebbe di più un atto amministrativo di un qualsiasi ente, rispetto ad una legge dello stato: principio ovviamente assurdo.

La posizione di Nuove Acque, poi, è di una inconsistenza assoluta. Dai dati ufficiali del Piano di Ambito, emerge che dovrebbe incassare dalle tariffe nel 2012 la cifra di 42,9 milioni di euro di cui 5,9 milioni di euro di remunerazione di capitale investito. Dai dati di bilancio di Nuove Acque emerge invece che essa incasserà complessivamente ben 45,4 milioni di euro. Insomma, non solo applicherà per intero la componente della remunerazione del capitale investito ma avrà anche un extra ricavo totalmente ingiustificato.

E allora? Non resta che obbedire alla legge.

*Comitato Acqua Pubblica di Chiusi

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4 risposte a Cancelliamo il profitto dalla nostra bolletta dell’acqua

  1. carlo sacco scrive:

    Siccome si tratta di una questione di giustizia sociale e di regole buona amministrazione che coinvolgono tutti, dovrebbe-secondo me- ancor di più essere oggetto della Primavera una iniziativa simile per le ragioni che ho spiegato. Hanno votato Primavera anche coloro che non hanno mai votato Pd e che non lo avrebbero mai votato. No? Mi sembrerebbe a maggior ragione che una tale battaglia possa essere evocata e portata avanti dall’opposizione.Anzi, sarebbe doveroso.Evocare il problema in Consiglio mi sembra normale,far seguire le iniziative e non lasciar decadere la cosa affinchè si formi un comitato stà forse anche a significare che nell’ambito della politica certe cose non si vogliono prendere di petto come andrebbero prese e lasciarle non risolte, con buonapace e massimo gaudio delle aziende
    dell’acqua che vedono allontanarsi o ritardare i loro impegni.Non mi sembra poco.

  2. anna duchini scrive:

    La Primavera è stata, come al solito, la sola a sollevare la questione in Consiglio comunale con una interrogazione già mesi fa.
    Per domani sera sono stati invitati all’assemblea il sindaco e tutti i consiglieri comunali. Vediamo chi si presenterà.
    Il fatto che sorgano i Comitati su certe questioni è perchè non si tratta di questioni di una parte ma riguardano tutti i cittadini, anche quelli che non hanno votato la Primavera perchè Nuove Acque non fa lo sconto nemmeno a loro.

  3. carlo sacco scrive:

    Non vero,verissimo ! Una cosa però devo osservare e vorrei che mi si rispondesse apertamente: a Chiusi si formano da 30 anni “Comitati” per queste questioni, che comunque sono di interesse pubblico e generale. Perchè invece di aggregare tali persone nel solito “Comitato” la questione non viene affrontata per esempio dalla Primavera? Non vi sembrerebbe più plausibile, più coinvolgente, più di facile comprensione alla cittadinanza? Potrebbe attrare anche ulteriori proseliti e simpatie, no? Ma ci vuole un comitato (che poi è sempre quello) per dire che il comportamento che è seguito al Referendum è il contrario della trasparenza politica da parte delle nostre istituzioni? La gente e gli elettori della maggioranza stanno zitti e non si espongono ma mi sembra che anche la minoranza sia su tale linea. Oppure mi sbaglio? Se non mi sbaglio tutto questo sta a significare che gli intrecci e le commistioni di coloro che ogni tanto sbraitano siano un po’….diciamo… confuse? E’ la parola giusta? Oppure ce ne può essere un’altra…se è un invito che può essere letto anche come malevolo il mio, si approfitti di questo per sgombrare il campo ai sospetti. Sospetti di natura politica, non di altro genere sia ben inteso. No, perchè viviamo in un tempo che si grida al lupo al lupo e poi quando compare il lupo gli si mettono davanti le pecore perchè le mangi e perchè tutto torni ad essere come prima. Perchè a sparare al lupo(anche se è un animale protetto) deve essere un Comitato e non una opposizione politica? E’ politica questa oppure no?

  4. anna duchini scrive:

    Per ottenere il dovuto, dopo un referendum popolare stravinto, bisogna attivarsi da soli.
    Viviamo in aree da sempre governate da sinistra e questi sono i risultati.
    E ancora c’è chi ci vuol far credere che chi governa (regione, provincia, comune) lo fa nell’interesse della parte più debole della popolazione.
    E’ evidente invece che lor signori (di sinistra!) hanno messo le istituzioni a disposizione dei comitati di affari.
    Altro che primarie.

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