A proposito dei laboratori dell’I.I.S. Valdichiana

di Paolo Salvadori

Ho letto quanto riportato nell’articolo di Giorgio Cioncoloni riguardo alle risposte che l’Amministrazione Comunale ha dato alla richiesta di chiarimenti sull’utilizzo del fabbricato denominato “La Villetta” ubicato fra lo stabile ospitante la Scuola Elementare (oggi Primaria) e quello dell’I.I.S. Valdichiana.

Premetto che lavoro come assistente tecnico nei laboratori del Marconi dal 1991 e prima, per 5 anni, li ho frequentati in qualità di alunno, pertanto ritengo di avere una certa esperienza circa l’utilizzo degli stessi e le necessità dei ragazzi che li frequentano.

Tanto per avere un’idea di cosa stiamo parlando faccio presente che fino a non molti anni fa i nostri laboratori erano ospitati proprio nel fabbricato della Villetta, occupando, oltre a quelli esistenti, anche un altro stabile (grande come quello che dovrebbe diventare un auditorium) che attualmente è stato demolito per lasciare posto all’ampliamento del parcheggio.

In seguito, con la ristrutturazione della parte dell’edificio diruto, i laboratori sono stati spostati, in alcuni spazi ricavati all’interno di questo, riducendo a meno di 1/3 lo spazio a disposizione per le esercitazioni.

Chi ha avuto la possibilità, e la voglia, di visitare i laboratori di automazione, esercitazioni pratiche elettriche e meccaniche non ha potuto non notare che i ragazzi sono costretti a operare in spazi angusti e capaci di accogliere in sicurezza pochi ragazzi per volta.

La speranza che avevamo era quella di avere a disposizione uno spazio che ci permettesse di operare con tutti i componenti delle varie classi (che grazie ai vari tagli oggi sono formate anche da 30 ragazzi) in maniera decente.

Lavorare con molti ragazzi all’interno delle classi è già un problema quando si fanno lezioni di matematica, italiano o altre materie teoriche, diventa una vera lotteria quando ci si trova ad operare con situazioni pericolose legate al tipo di esercitazioni che svolgiamo le quali prevedono l’utilizzo di corrente elettrica (per la specializzazione di elettrotecnica) e di macchine utensili (per quanto concerne la specializzazione meccanica).

Riguardo poi ai recenti interventi di adeguamento dei laboratori è necessario informare che questi sono stati effettuati, grazie alla generosità e all’interessamento della Banca Valdichiana, sulle macchine utensili del laboratorio di meccanica e non sulle strutture che sono rimaste le stesse.

Non voglio, e neppure posso, entrare nel merito della necessità di dotare Chiusi di una ulteriore sala convegni ma posso sicuramente affermare che se non verremo messi in condizione di lavorare in maniera un po’ più decente non potremo mai dare un servizio adeguato alle esigenze attuali.

Con la passata Amministrazione mi sembrava si fosse raggiunto un accordo che prevedeva la destinazione di una parte del fabbricato della Villetta a laboratori, la Commissione Consiliare formata per verificare le necessità delle scuole di Chiusi si era fatta carico di segnalare questa necessità, non riesco a capire perché si agisca invece per un altro verso.

Mi auguro solamente che, in questa fase di ristrettezze sotto tutti gli aspetti, si cerchi di ottimizzare le risorse economiche, strutturali e organizzative in maniera da dare risposte sia al nostro Istituto che alla Scuola Elementare, che a mio avviso è stata penalizzata parecchio anche dallo spostamento nella sede attuale.

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20 risposte a A proposito dei laboratori dell’I.I.S. Valdichiana

  1. pscattoni scrive:

    Forse il progetto sarà venuto a conoscena del consigliere Bologni solo ora, Il Comune, nella persona del sindaco certamente sapeva. E’ la solita storia della trasparenza della decisione che mi pare non sia nelle corde dei nostri consiglieri tutti. Comunque ase si stesse un po’ più all’erta di certe decisioni si saprebbe molto prima.

  2. lucianofiorani scrive:

    Nel verbale http://www.mapweb.it/chiusi/albo/albo_dettagli.php?id=2729 relativo alle interpellanze e interrogazioni dei consiglieri si può leggere tra l’altro:
    Il Sindaco risponde che la notizia è vera. Osserva che la proprietà degli immobili interessati è della Provincia ed il progetto è di questo Ente, che lo ha condiviso con i due dirigenti degli Istituti scolastici interessati”.
    E ancora: “Il Consigliere di minoranza Alessandro Bologni osserva che dispiace sapere che il Comune sia venuto a conoscenza del progetto solo ora, in primo luogo evidenzia la mancanza di collaborazione tra Comune e Provincia ed in secondo luogo ritiene che la zona poteva essere destinata ad altri usi, tra cui si poteva prevedere la realizzazione di locali destinati a laboratori per sviluppare quelli già esistenti. Così si sarebbe potuta ampliare la struttura degli attuali ed in parte aumentare la volumetria per realizzare un centro studi di alto livello. Per questi motivi la decisione assunta dalla Provincia non piace al gruppo de “La Primavera di Chiusi”.

  3. Paolo Salvadori scrive:

    Dal numero e dal tenore dei commenti mi sembra di capire che ci sia sensibilità sulle problematiche che ho espresso nel mio intervento. Il mio scopo era solamente far capire che un impoverimento dell’offerta formativa è dannoso in tutti i sensi.
    Vorrei aggiungere infatti che le scuole di Chiusi Città, oltre che a svolgere la loro funzione istituzionale, hanno anche il pregio di far circolare giornalmente centinaia di persone per il centro storico.
    In un periodo di difficoltà del commercio, in particolare di quello di vicinato, non è poca cosa.
    Non abito a Chiusi ma sono un convinto sostenitore che le politiche di area sono quelle che ci possono consentire di mantenere servizi accettabili. Quindi manteniamo le scuole superiori nelle sedi attuali e magari riflettiamo se anche la chiusura del Tribunale di Montepulciano sia positiva per la nostra zona.

  4. pscattoni scrive:

    Carlo (Giulietti) hanno vinto le potenze dell’Asse. Dopo il tuo chiarimento mi pare che possiamo escludere che il Sindaco non sapesse.
    Certo sarebbe utile a questo punto capire quale sia stata la posizione della Dirigente dell’Einaudi/Marconi.
    C’è una considerazione generale da fare: forse sarebbe stato meglio che queste cose fossero state di dominio pubblico. Da questo blog abbiamo tante volte chiesto che si dibattessero i problemi delle nostre scuole.

  5. CARLO GIULIETTI scrive:

    Io non sono stato presente all’incontro tra dirigenti e amministrazione comunale, la DS dirà da sola , se lo riterrà opportuno, come sono andate le cose, posso dire però, per aver partecipato alla redazione, che nel luglio del 2010 è stata fatta una precisa richiesta scritta motivata, indirizzata all’Amministrazione Provinciale e Comunale, nella quale dopo le dovute premesse relative anche alle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, si chiedeva quanto segue: …. “Con la presente, si chiede all’Amministrazione Provinciale e al Comune della città di Chiusi, di destinare a laboratori alcuni locali ricavati dalle vecchie officine dell’I.PS.I.A. “G. Marconi”, site in prossimità dell’Istituto, nel complesso di Via S. Stefano, utilizzati dalla scuola primaria nel trascorso anno scolastico.” A questo, facevano quindi seguito una serie di motivazioni.
    Sulla base di ciò si era attivata la precedente amministrazione per venire incontro alle suddette richieste. Non mi risulta ci siano altre richieste scritte con indicazioni diverse.

  6. Paolo Scattoni scrive:

    Il verbale così recita:
    “Il Sindaco risponde che la notizia è vera. Osserva che la proprietà degli immobili interessati è della Provincia ed il progetto è di questo Ente, che lo ha condiviso con i due dirigenti degli Istituti scolastici interessati.
    Il progetto prevede una palestra ed altri locali, ed è stato già messo a gara, mentre i lavori non sono partiti poiché anche la Provincia ha problemi con il patto di stabilità.
    C’è da segnalare che nel progetto è compreso l’ampliamento del parcheggio e la sistemazione dell’area.
    Relativamente al funzionamento dei laboratori ricorda che di recente è stato fatto un intervento di miglioramento per un importo di € 20.000,00.”

    Io non leggo che il sindaco non ne sapesse niente. Può il sindaco smentire di essersi incontrato con i dirigenti interessati per discutere dell’argomento?

  7. Io non ho capito male! Già dallo stringato verbale pubblicato all’albo si può capire, meglio capirete dalla registrazione

  8. pscattoni scrive:

    Il consigliere Bologni ha probabilmente capito male e se riuscisse ad accelerare i soliti indegni ritardi di pubblicazione dei file audio (in media più di un mese) si capirebbe meglio. Comunque a me risulterebbe che la Provincia la decisione di solito la prende dopo aver sentito le scuole interessare e le autorità municipali. Così mi hanno confermato docenti della scuola che ne sono convinti. Evidentemente sono anche loro stati informati male. Che c’è di meglio nel far ricadere la responsabilità di una decisione sbagliata su un ente che sta per scomparire?

  9. Sono costretto a spiegare a chi non era in consiglio comunale e non ha potuto ascoltare la risposta del sindaco alla interpellanza della Primavera che la proprietà della “villetta” è della Provincia ed il sindaco ha spiegato che la decisione l’ha appresa da poco ed è una decisione presa da Provincia ed istituti senza sentire il comune, questo almeno ho capito io povero inefficiente consigliere

  10. pscattoni scrive:

    Chiedo scusa, ma questo commento l’avevo scritto 8 ore fa, prima del commento di Anna Duchini. L’avevo poi inserito a commento di un altro post.

    x Giorgio Cioncoloni. Per quanto mi riguarda non c’è alcun partito preso. Il mio giudizio negativo sul modo in cui è stata gestita la questione va a TUTTI i consiglieri che dovrebbero rappresentarci.
    C’è una delibera DI CONSIGLIO che evidenzia il problema dei laboratori. C’è poi una decisione del sindaco (non mi pare sia passata dal Consiglio) che di fatto la nega in quanto indica alla provincia un uso diverso da quello indicato dal Consiglio. Come minimo ci sarebbe bisogno di un chiarimento ufficiale che passi dal Consiglio. Da questo punto di vista c’è stato sicuramento un “omesso controllo” da parte dei consiglieri. TUTTI.

  11. anna duchini scrive:

    XCioncoloni. Nessuno credo abbia la sfacciataggine di imputare all’opposizione l’aver deciso in modo difforme dall’indicazioni della commissione.
    Questo però è stato fatto e questo andava sottolineato con maggior forza. Tutto qui.

  12. Dai dibattiti, come questo, che si svolgono sul blog, ho sempre di più l’impressione che si ragioni per punto preso e che quindi tutto sia inutile perché tanto bisogna sempre trovare qualche nemico da combattere, ad ogni costo. Se non ce la possiamo prendere con la maggioranza, perché non risponde, allora prendiamocela con chiunque risponda. In questo caso l’opposizione.
    Che cosa ci stiamo a fare? Ci stiamo per far notare alla maggioranza e per far conoscere ai cittadini gli errori che secondo noi vengono compiuti nella gestione amministrativa e per proporre eventuali soluzioni alternative.
    Nel caso in questione la maggioranza ha giustificato il cambiamento di linea rispetto alla relazione della commissione, approvata dal Consiglio, con una diversa priorità di intervento proposta ed accettata dai dirigenti scolastici. Noi abbiamo manifestato il nostro giudizio negativo rispetto al cambiamento, abbiamo sostenuto la precedente proposta, abbiamo reso pubblico quanto avvenuto, stiamo rispondendo, con molta pazienza, agli attacchi ingiustificati che ci vengono mossi. Penso che abbiamo svolto il nostro compito. Che cosa possiamo fare di più? Forse aspettare il sindaco e gli assessori all’uscita dal comune e prenderli a bastonate?

  13. anna duchini scrive:

    Delle due l’una: o quanto indicato dalla commissione consiliare è stato solo un esrcizio fine a se stesso o effettivamente gli indirizzi della commissione sono stati disattesi.
    Sarà pure legittimo, perchè paga la provincia, ma che sia giusto non credo.

  14. pscattoni scrive:

    xGiorgio Cioncoloni. Questa è evidetentemtne una decisione a capocchia. Sappiamo che il vecchio stabile delle elementari ora ampiamente inutilizzato aveva abbondantio spazi per una ristrutturazione semplice e poco costosa per permettere ore di ginnasticaper le elementari. Alle elementari il gioco deve prevalere sull’esercizio fisico strutturato con attrezzi specifici. Ma proprio sul cuore della scuola professionale/tecnica si doveva operare? C’era soltanto quello spazio?Ce lo spieghino (o meglio spiegatecelo) . Ma poi una deliberaziobne del Consiglio non deve essere ignorata, ma eventualmente si dovrebbe giustificare il cambiamento altrimenti che ci state a fare?

  15. Anche se non serve a cambiare il giudizio sulla priorità dei laboratori, che rimane, non capisco perché nessuno vuole prendere in considerazione che la valutazione che ha fatto prendere la decisione è stata la necessità di una palestra per le scuole elementari e non la sala riunioni, o auditorium, o come si voglia chiamare.

  16. lucianofiorani scrive:

    Ciò che risulta anche da questa vicenda è che una necessità avvertita da tutti venga poi sacrificata senza un perchè.
    Non è che la piccola sala riunioni è destinata (anche questa) alle giovani coppie che risalgono lungo il marciapede fino a Chiusi città?

  17. pscattoni scrive:

    Alla luce di quanto scritto da Cioncoloni la cosa è ancora più incredibile. L’interrogazione della Primavera è stata presentata perché un docente della scuola Carlo Giulietti ha meritevolmente segnalato la notizia su questo blog.
    A giochi fatti, perché si è arrivati all’appalto senza che noi poveri contribuenti (che queste cose le pagano) ne sapessimo niente. La risposta a detta di chi era presente al consiglio è stata una conferma. Ora invece l’auditorium diventa spazio per incontri e riunioni non meglio specificati. La sostanza non cambia: sono stati sacrificati spazi per laboratori, che sono il cuore di una scuola professionale e tecnica. Di questo si deve parlare. A questo punto quello che scrive Tomassoni non è più un’illazione, ma un legittimo dubbio.

  18. Ripeto, a scanso di equivoci, che lo spazio per i laboratori avrebbe dovuto essere la scelta prioritaria però, per chiarezza, devo ricordare che il sindaco ha dichiarato che la maggior parte dello spazio a disposizione nei nuovi locali sarà occupato da una palestra per le scuole elementari.
    Altrimenti, sentendo parlare di audiorium, si potrebbe pensare a chissà quale utilizzo.
    Una piccola parte residua verrà destinata a sala per incontri e riunioni.
    Sempre stando alle dichiarazioni del sindaco. Per maggiore informazione appena possibile cercheremo di chiedere la visione del progetto.

  19. pscattoni scrive:

    Grazie a Paolo Salvadori per il suo post, che finalmente ci racconta un pezzo della sua scuola dall’interno. E’ quello che ho sempre pensato si dovesse fare, perché è importante che la comunità sappia e possa anche discutere dei problemi delle sue scuole.
    La vicenda è davvero incredibile. Si creano laboratori di “emergenza” perché quelli vecchi debbono essere ristrutturati. L’emergenza diventa definitiva perché poi si decide che deve essere costruito un auditorium. Il sindaco dice che la decisione è stata presa con il determinante avallo della dirigente della scuola che doveva riavere i laboratori ristrutturati. Insomma una situazione di grave disagio diventa definitiva. Sembra incredibile. Ma le motivazioni quali sono state? Possiamo saperlo?
    E’ legittimo chiederlo?

  20. Suvvia, che problema c ‘é? Tra un po’ Montepulciano si farà il suo IIS e gli spazi di quello chiusino potranno essere usati per un impellente centro congressi…

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