“Il fondatore dell’archeologia chiusina”

di Severino Mignoni**

Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della XXX edizione della Festa dell’Uva e del Vino, sabato 29 settembre alle ore 18 presso il Chiostro di San Francesco a Chiusi città sarà presentato il volume di Enrico Barni: “Giovan Battista Pasquini (Cortona 1764-1849). Il fondatore dell’archeologia chiusina(Tipografia La Gente – Chiusi, editore).

Il volume riporta anche un’appendice epigrafica curata da Giulio Paolucci, direttore del Museo Civico di Chianciano.

Il libro di Enrico Barni illustra la figura del Pasquini che in gioventù fu un protagonista del giansenismo toscano. A causa dei contrasti tra le fazioni religiose, il Pasquini fuggì da Cortona e si rifugiò a Chiusi, dove divenne collaboratore strettissimo del vescovo Pannilini.

Pur rimanendo assai affezionato a Cortona, la sua terra di origine, divenne il personaggio più rappresentativo dell’ambiente chiusino nella prima metà dell’Ottocento. Fu lui che fondò l’archeologia chiusina divenendo l’interlocutore principale di archeologi e letterati italiani ed europei. Ebbe una fitta corrispondenza con l’archeologo perugino Giovan Battista Vermiglioli. Molte inedite notizie riportate nel volume si basano su quello scambio epistolare.

Il Pasquini educò all’archeologia tutta una generazione di ricercatori, ma non fu un violatore di tombe e donò la sua pregevole collezione di monete antiche ai Gesuiti del Museo Kircheriano di Roma. In veste di priore ebbe importanti incarichi nell’amministrazione comunale e fu socio delle principali accademie, scrivendo anche sulla prestigiosa rivista “L’Antologia” fondata dal Vieusseux.

*L’autore del volume, Enrico Barni, ha al suo attivo circa quindici pubblicazioni. Il 3 luglio, durante i festeggiamenti patronali, ha ricevuto il riconoscimento di “Cittadino Benemerito della Città di Chiusi”, per aver saputo illustrare con le sue ricerche le vicende storiche di Chiusi. Per la locale Banca Valdichiana ha curato il volume celebrativo del centenario della Bcc medesima dal titolo “Un secolo – Una banca. Da Cassa Rurale di Prestiti di Chiusi a Banca Valdichiana”, edito nel 2008. E sempre per la Bcc nel 2011 “Luigi Betti, scultore”. Anche il volume su Giovan Battista Pasquini gode del patrocinio di Banca Valdichiana.

**Libera associazione di documentazione storica

 

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Una risposta a “Il fondatore dell’archeologia chiusina”

  1. enzo sorbera scrive:

    Resistere alla tentazione di “violare la tomba” è sinonimo di grande rispetto per l’oggetto che si studia. L’ esser di Cortona è un altro merito: dimostra che la “lega delle dodici” funziona, anche se in maniera sotterranea, e senza dover cambiare … provincia 🙂

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